Come puรฒ sopportare il mercato che occupa gli spazi del tempio? Come, dopo aver pianto sulla cittร ? Come puรฒ accettare che lโuomo faccia diventare il rapporto con Dio una fiera? Che lโuomo si metta a mercanteggiare con Dio scambiando preghiere e riti e olocausti con favori e piaceri?
Cosa ha a che vedere questa orribile idea di Dio con il volto del Padre che Gesรน ha sperimentato e che continua a raccontare? La delusione diventa rabbia e la rabbia diventa azione, eccesso, follia. Hai ragione, Maestro, troppo spesso trasformiamo la nostra fede in mercato, trattiamo Dio come se dovessimo comprare qualcosa, convincerlo a farci un buon prezzo, convinti che debba, alla fine, darci una mano.
Hai ragione: quanto รจ piccina la nostra idea del Padre, quando anche le nostre chiese diventano dei luoghi di culto senza essere luoghi di incontro fra noi e il Padre. Hai ragione: anche se discepoli, anche se operai che lavorano nella tua vigna, a volte pensiamo che in fondo possiamo ragionevolmente contrattare con te per strappare qualche favore. Ribalta pure i nostri tavoli, scuotici, arrabbiati, richiamaci ancora allโessenziale!
Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog
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Lc 19, 45-48
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: ยซSta scritto: “La mia casa sarร casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladriยป.
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e cosรฌ anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perchรฉ tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
