Commento al Vangelo del giorno – 23 luglio 2018 – don Mauro Leonardi

Essere nel Signore Gesù, significa vivere la stessa vita del Figlio nel Padre così che ogni dono fatto è anche ricevuto e trasmesso in modo reciproco e la vita donata dà subito frutto ed è segno di redenzione e resurrezione che sconfigge il dolore e la morte

Poesia

Ma che amore

Tagliata ma non per seccare.
Non per essere gettata via.
L’amore mio è passato per tagliare in me quello che era secco.
Per potare in me quello che non era amore, che non era suo.
Ora sono più viva, più amore, più sua. Più.
Ma che dolore.
Ma che amore.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 15, 1-8
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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