Commento al Vangelo del giorno – 2 Agosto 2018 – don Mauro Leonardi

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L’amore di Dio prende tutto e tutti, ma ci lascia la libertà. Solo alla fine del mondo ognuno, in misura dell’amore che ha saputo dare, verrà accolto o meno.

Per questo il giudizio non è cosa che ci compete e anche uno scriba, un pubblicano, un fariseo, un non credente possono diventare figli, perché già lo sono: basta solo che lo riconoscano mettendo insieme la memoria della propria identità con la speranza di divenire ciò che si è sempre stati: appunto, figli.

Poesia

Tutto è prezioso

Alla fine saremo separati.
Alla fine ci saranno i buoni e i cattivi.
Ora no.
Ora siamo tutti nella stessa rete.
Tutti diversi.
Tutti presi.
Tutti nel tuo regno.
Come una rete gettata nel mare.

Quando sarà piena la rete?
Quanto manca che arrivino i pescatori?
Quanto manca alla riva?
Morirò. Ma per vivere.
Fammi buona.
Fammi pesce per il tuo canestro.

Ho un tesoro pieno di tutto.
Fammi tirare fuori tutto.
Senza scegliere.
Perché non è ora.
Perché non tocca a me scegliere.
Ora tutto è tesoro.
Tutto è prezioso.
Il nuovo e l’antico.
Tutto vale.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 13, 47-53
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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