Commento al Vangelo del giorno – 18 luglio 2018 – don Mauro Leonardi

La capacità di stupirsi di fronte alle meraviglie di Dio nelle nostre vite, è propria dei “piccoli” che sono i poveri di spirito: coloro che, consapevoli della propria fragilità, tutto sperano e attendono da Dio e che con Lui hanno un rapporto filiale di gratitudine e riconoscenza che si rinnova ogni giorno e ogni giorno si apre ad un entusiastico riconoscimento della bellezza di sapersi figli amati, figli di adozione attraverso Gesù che ha donato la sua vita per noi

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Poesia

Le cose divine.
Fanno casa nelle cose mie.

I pensieri divini.
Si fanno comprensibili per me.

Le parole divine.
Diventano semplici per me.

Tutto quello che è di Dio.
È della mia misura.

Mi si rivela.
Mi innonda.
Mi viene messo in mano, nel cuore, nella mente, nell’anima, nella vita.
Come un piccolo dono.
Di padre in figlio.
Da amore ad amore.
Perché se è di Dio.
È anche piccolo.
È sempre comprensibile.
È sempre come una casa per me.
È mia.
Ci entro.
Ci vivo.

Se è Dio.
È per me.

Anche io ti rendo lode, Padre.
Uso le parole che mi ha dato Lui per ringraziarti.
Fammi piccola, Padre.
E ti troverò sempre.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 11, 25-27
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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