Commento al Vangelo del Giorno – 12 Luglio 2020 – don Luigi Maria Epicoco

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Che terra sono io? Questo l’interrogativo bruciante del Vangelo di oggi. Noi sempre preoccupati per il seme (la fede), dimenticandoci che il seme รจ un dono e non รจ una preoccupazione.

Ci preoccupiamo di fare ragionamenti al posto di Dio, e poi ci dimentichiamo che se la terra della nostra umanitร  non รจ buona non porteremo nessun frutto. Possiamo solo lavorrare la terra di ciรฒ che siamo e avere poi l’umiltร  di accogliere il dono del seme come qualcosa che puรฒ portare frutti di cambiamento.

Ma se abbiamo il seme (la fede) ma esso non porta nessun risultato nella nostra vita, il problema non รจ di Dio che non funziona, ma della terra (noi) che soffoca ogni tentativo di vita diversa dalle pietre, rovi e corvi vari che solitamente ospitiamo al posto del seme. Cerchiamo di essere terra buona, perchรฉ terra libera. Libera da tutto ciรฒ che non rende la vita degna di questo nome.

Fate fuori tutto ciรฒ che รจ di intralcio. Buttate via tutto ciรฒ che la inguastisce. Semplifichiamo. Teniamoci ciรฒ che conta e non confondiamolo mai con ciรฒ che ci sembra urgente. La vita รจ troppo breve per essere sprecata con ciรฒ che non รจ davvero importante.

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