Commento al Vangelo del giorno – 11 aprile 2017 – don Mauro Leonardi

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In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte». Gv 13,21-33.36-38

Commento al Vangelo

Nella figura di Giuda vediamo non solo la violenza dell’uomo contro l’uomo ma anche tutti i nostri piccoli e grandi errori contro Gesù: quando non compiamo il bene che possiamo compiere; quando ci dividiamo tra di noi; quando giudichiamo il nostro prossimo, quando confidiamo troppo in noi. Potrebbe sembrare una strada senza possibilità di salvezza ma l’amore di Dio va oltre, va incontro alle nostre meschinità: ci chiede solo di accogliere il suo abbraccio di perdono che sempre ci offre come ha fatto con Pietro dopo il suo tradimento.

Poesia

Perché Giovanni non hai denunciato Giuda?
Perché non hai detto quello che ti aveva detto Gesù?
Perché non hai fermato Giuda?
Cosa succede al cuore di un uomo dopo che ha sentito il battito di quello di Gesù?
Cosa succede ad un uomo dopo essersi poggiato sul suo petto?
Succede che si ferma e che la vita va avanti.
Giuda, tu non ti sei fermato perché sei uscito.
Perché lontano da Gesù è notte e la vita diventa un incubo.

Gesù mio.
Parli di gloria.
Ma la tua voce è commossa.
Parli di gioia ma sento arrivare le lacrime.
Io ti seguirò.
E verrò dove sei tu.
Perché mi prendo la tua vita. Non ti voglio dare la mia. È già tua.
Voglio la tua.
Perché tu la dai per me.
Ti prendo.

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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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