Commento al Vangelo del 8 Settembre 2019 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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Niente sconti e promozioni per Gesรน! Niente โ€œtutto al 50%โ€ o โ€œfuorituttoโ€ o โ€œsaldi di stagioneโ€ per chi vuole acquistare un posto da discepolo accanto a lui.

Davvero troppo esigente il Maestro verso tutti coloro che vorrebbero entrare nel suo entourage? Secondo lโ€™evangelista Luca sono tanti coloro che iniziano a seguirlo, vedendo i miracoli e ascoltando gli insegnamenti. Gesรน รจ indubbiamente un maestro di successo in questa fase in cui sembra davvero capace di cambiare tutto, tiene testa ai farisei e ai capi del popolo. Sembra come in quei concorsi per un posto di lavoro o per entrare in una facoltร  a numero chiuso a cui si presentano in tanti e solo pochi selezionatissimi fortunati riescono a superare la dura selezione.

Lโ€™evangelista Luca ci elenca le condizioni che Gesรน mette per essere suoi discepoli, e sono davvero molto dure ed esigenti, e in ordine crescente. Un discepolo deve amare Gesรน piรน di tutti gli altri amori famigliari e di amicizia. Deve amare Gesรน piรน della propria vita, disposto anche al sacrificio della vita stessa. Il discepolo deve essere pronto anche a rinunciare a fama e onori, e rischiare persino di essere preso per matto e maledetto, come colui che viene condannato a morte e porta il proprio patibolo davanti a tutti (โ€œportare la propria croceโ€). Ma รจ lโ€™ultima delle cose richieste ad essere la piรน difficile, ed รจ quasi provocatoriamente come un โ€œcolpo di graziaโ€: per essere discepoli bisogna rinunciare ai propri averi, in altre parole il discepolo deve essere povero!

Ma Gesรน vuole davvero dei discepoli? Non chiede troppo?

Se al tempo di Gesรน cโ€™erano le folle che lo seguivano e lui forse si poteva permettere di essere cosรฌ tremendamente selettivo, oggi ha ancora senso tutto questo? Non mi pare che ci sia la gara ad essere discepoli di Cristo, anzi lโ€™emorragia di cristiani nei nostri ambienti รจ davvero forte. Non solo ci sono sempre meno preti e suore, ma ci sono sempre meno cristiani, cioรจ coloro che vivono e testimoniano la loro fede quotidianamente con scelte di vita e la pratica religiosa.

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Ma anche i cristiani piรน โ€œattiviโ€ nella Chiesa non sempre sembrano, anzi sembriamo (mi metto dentro anchโ€™io) cosรฌ pronti a vivere da discepoli, e sentiamo la fede spesso come qualcosa di pesante e limitante. Ci limitiamo ad essere discepoli della domenica e in qualche piccola occasione, ma il resto della vita non รจ da discepoli.

Ho riletto queste condizioni per essere discepoli e ho provato a vederle non come โ€œcondizioniโ€ ma come โ€œprogetto di vitaโ€, non come โ€œtestโ€ per essere accettato o meno come discepolo, ma proprio come โ€œmodello di vitaโ€ del discepolo. Ecco allora che le riscopro come una proposta di libertร  incredibile. In questa libertร  vedo che il Vangelo mi propone quello che voglio per davvero per la mia vita. Gesรน mi propone una strada di libertร  che non puรฒ essere che cosรฌ per essere vera, senza finzioni o false promesse.

Essere liberi da legami famigliari e di amicizia non significa odiare e rifiutare la famiglia e gli amici, ma รจ sapere che con il Vangelo al primo posto nulla mi puรฒ davvero distruggere, fosse anche il lutto piรน grande o la delusione dโ€™amore piรน tagliente. E mi vengono in mente la testimonianza di coloro che con la loro fede hanno trovato una forza incredibile di affrontare lutti e separazioni che segnano nel profondo.

Gesรน propone a chi lo segue come discepolo anche la libertร  dallโ€™ansia di successo che spesso ingabbia le persone in una ricerca continua di consensi e onori. Chi รจ discepolo รจ libero perchรฉ solo Gesรน e il Vangelo sono la sua forza. Ma รจ nellโ€™ultima condizione, quella della povertร , che davvero il Vangelo libera in maniera definitiva. Essere discepoli รจ sapere che la propria vita non dipende dai beni e dalla ricchezza economica. Che bello sapere che il discepolo anche se non ha nulla, ha tutto con il Vangelo, ed รจ felice!

Gesรน non fa sconti con la sua proposta, e meno male! La libertร  interiore e la libertร  di vita che Gesรน propone davvero valgono piรน di tutto, e sono in fondo quello che ogni uomo cerca, e che puรฒ attrarre sempre piรน nuovi discepoli anche oggi.

don Giovanni Berti – Sito web

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Letture della
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore?

Dal libro della Sapienza
Sap 9, 13-18
ย 

Quale uomo puรฒ conoscere il volere di Dio?
Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore?
ย 
I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
perchรฉ un corpo corruttibile appesantisce lโ€™anima
e la tenda dโ€™argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.
ย 
A stento immaginiamo le cose della terra,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi ha investigato le cose del cielo?
ย 
Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dallโ€™alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
ย 
Cosรฌ vennero raddrizzati i sentieri di chi รจ sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciรฒ che ti รจ gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 89 (90)

R. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.Tu fai ritornare lโ€™uomo in polvere,
quando dici: ยซRitornate, figli dellโ€™uomoยป.
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che รจ passato,
come un turno di veglia nella notte. R.
ย 
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come lโ€™erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera รจ falciata e secca. R.
ย 
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietร  dei tuoi servi! R.
ย 
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi lโ€™opera delle nostre mani,
lโ€™opera delle nostre mani rendi salda. R.

Seconda Lettura

Accoglilo non piรน come schiavo, ma come fratello carissimo.

Dalla lettera a Filรจmone
Fm 9b-10.12-17

ย 
Carissimo, ti esorto, io, Paolo, cosรฌ come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesรน. Ti prego per Onรจsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
ย 
Avrei voluto tenerlo con me perchรฉ mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perchรฉ il bene che fai non sia forzato, ma volontario.
ย 
Per questo forse รจ stato separato da te per un momento: perchรฉ tu lo riavessi per sempre; non piรน perรฒ come schiavo, ma molto piรน che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora piรน per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.

Parola di Dio

Vangelo

Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepolo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 25-33

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: โ€œCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ€.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโ€™altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.

Parola del Signore

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