Commento al Vangelo del 8 aprile 2018 – Don Gian Franco Brusa

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Dobbiamo avere fiducia in Dio

In questa domenica che segue la risurrezione di Cristo, la liturgia ci mantiene nel clima pasquale conservando il tono di gioia e di esultanza. รˆ la domenica della Divina Misericordia.

La pagina evangelica presenta il racconto di due apparizioni che hanno particolare importanza per le rivelazioni fatte dal Risorto. La prima avviene la sera stessa di Pasqua, nella casa in cui i discepoli si sono rintanati a porte chiuse, per timore dei Giudei. Il Signore compare improvvisamente in mezzo a loro suscitando spavento, perchรฉ credono di trovarsi davanti un fantasma. Sono ancora ben lontani dal pensare alla presenza del loro Maestro e non lo riconoscono. Gesรน provvede a rivelarsi e a convincerli che รจ proprio Lui. Si introduce dapprima con lโ€™augurio della pace, poi mostra le mani con il segno dei chiodi e il costato con la ferita causata dalla lancia, suscitando la gioia degli apostoli. Poi ribadisce: ยซPace a voiยป (Gv 20,21). Questa espressione contiene non soltanto un saluto e un augurio, ma il dono della pace vera. Infatti i presenti passano dalla paura alla sicurezza, dalla tristezza alla serenitร ; il cuore dei discepoli รจ inondato da una gioia profonda.

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La pace รจ dono di Dio. La pace tra cielo e terra, sigillata con il sangue di Gesรน, รจ frutto della sua passione. Egli ce lโ€™ha meritata e, non appena risorto, la porta in dono agli apostoli e lโ€™affida loro perchรฉ la trasmettano, con il vangelo, alle generazioni future. Recuperato il clima di serenitร  e di pace, i discepoli sono ben disposti ad accettare gli altri doni che il Risorto vuole affidare alla Chiesa. ยซCome il Padre ha mandato me, io mando voiยป (Gv 20,21). Con la sua morte si รจ compiuta la missione terrena, ma non si รจ conclusa la sua opera di redenzione e di salvezza, che deve continuare ad estendersi a tutto il mondo. Il mandato passa da Cristo alla Chiesa, dunque ad ogni cristiano, che diventa, nel mondo missionario, portatore dellโ€™Amore di Dio.

A questo punto il discorso del Signore si interrompe con un gesto misterioso: si china e soffia sui presenti lo Spirito Santo, realizzando cosรฌ la promessa di non lasciarli soli. La Chiesa, ricevendo lo Spirito divino, trova lโ€™anima che unisce i credenti a Cristo e puรฒ essere il corpo vivo di cui Cristo รจ il capo. Egli conferisce anche il dono di rimettere i peccati e di amministrare la misericordia del Padre.

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Alla prima apparizione manca Tommaso, il quale rimane incredulo di fronte alla testimonianza degli altri apostoli. Otto giorni dopo, il Signore si manifesta nuovamente nel medesimo luogo e, dopo lโ€™augurio di pace, si rivolge a lui, invitandolo a mettere la mano al posto dei chiodi e nel costato aperto e lo esorta a non essere piรน incredulo ma credente. Tommaso, con sincera umiltร , si getta ai piedi del Maestro esclamando: ยซMio Signore e mio Dio!ยป (Gv 20,28). Unโ€™autentica professione di fede e dโ€™amore. Cโ€™รจ per tutti una preziosa lezione nelle parole che Gesรน pronuncia a conclusione del colloquio con il discepolo: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno credutoยป (Gv 20,29). Questa beatitudine รจ diretta a noi che recitiamo con fede il nostro Credo. Tante volte siamo tentati, come lโ€™apostolo, di cred ere solo toccando con mano. La nostra fede, se ben radicata in Cristo, deve farci superare i momenti di debolezza e di sconforto. Essa รจ un dono di Dio e nessuno puรฒ conquistarla se non รจ illuminato dalla grazia.

Chiediamo, allora, il dono della Misericordia del Signore e la grazia di accrescere la nostra fede affinchรฉ, come Tommaso, anche noi, con grande umiltร , possiamo proclamare sempre lโ€™atto di amore verso il Risorto: ยซMio Signore e mio Dio!ยป.

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

II Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 8 Aprile 2018 anche qui.

Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondoย Giovanni

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesรน, stette in mezzo e disse loro: ยซPace a voi!ยป. 20Detto questo, mostrรฒ loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesรน disse loro di nuovo: ยซPace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voiยป. 22Detto questo, soffiรฒ e disse loro: ยซRicevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiยป. 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dรฌdimo, non era con loro quando venne Gesรน. 25Gli dicevano gli altri discepoli: ยซAbbiamo visto il Signore!ยป. Ma egli disse loro: ยซSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credoยป. 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e cโ€™era con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซPace a voi!ยป. 27Poi disse a Tommaso: ยซMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป. 28Gli rispose Tommaso: ยซMio Signore e mio Dio!ยป. 29Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!ยป. 30Gesรน, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio, e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 08 – 14 Aprile 2018
  • Tempo di Pasquaย II
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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