Commento al Vangelo del 7 Ottobre 2018 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

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LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

In quel tempo, 2. alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie.

In questa XXVII domenica del Tempo ordinario il Vangelo ci propone una riflessione sul matrimonio nelle sue negativitร  (divorzio e adulterio) e sui bambini.

Lโ€™episodio รจ ambientato in Giudea, al di lร  del Giordano, nella zona della Perea. Gesรน parte da Cafarnao e si dirige a Gerusalemme per lโ€™ultima tappa del suo viaggio. Subisce espressamente controversie da parte dei farisei, preludio della sofferenza che incontrerร  successivamente a Gerusalemme.

โ€œPer metterlo alla provaโ€: i farisei pongono a Gesรน volutamente una domanda trabocchetto sulla questione dellโ€™adulterio. รˆ un chiedere per tentare, รจ un atteggiamento che viene dal maligno. Probabilmente il problema dellโ€™adulterio era molto sentito nella comunitร  dellโ€™evangelista Marco, ma posta in questi termini la questione era evidentemente tesa a cogliere in fallo il Maestro.

โ€œSe รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglieโ€: era scontato presso molti popoli che la donna venisse comprata dalla sua famiglia, come si comprava qualsiasi altro bene. Essa diveniva proprietร  dellโ€™uomo, che ne poteva disporre a piacimento e anche disfarsene quando non ne aveva piรน bisogno o non le piaceva piรน. Non era e non รจ questo il disegno di Dio.

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  1. Ma egli rispose loro: โ€œChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?โ€. 4. Dissero: โ€œMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaโ€.

I farisei chiedono se รจ lecito ripudiare la moglie con lโ€™intento di aggirare la legge. Gesรน corregge il discorso ponendo unโ€™altra domanda: โ€œChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?โ€. Cโ€™รจ molta differenza tra chiedere se รจ permesso commettere adulterio oppure stare al comandamento dato da Dio a Mosรฉ: โ€œQuando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perchรฉ egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casaโ€ (Deuteronomio 24,1). Si contrapponevano due correnti di pensiero. Il rabbino Shammaj (rigorista) riteneva che la donna avrebbe commesso peccato di lussuria sposando un altro uomo, dopo essere stata ripudiata. Dichiarava che non si potesse, pertanto, ripudiare. In questo modo tutelava la donna. Il rabbino Hillel, invece, era piรน permissivo ed ammetteva il ripudio da parte del marito, anche per futili mancanze commesse dalla donna nei confronti del consorte (per esempio una minestra bruciata). In questo caso la donna era abbandonata e diveniva oggetto di possesso di un altro uomo.

  1. Gesรน disse loro: โ€œPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa

Gesรน fa riflettere sul fatto che la legge non sempre รจ espressione di una volontร  divina, ma puรฒ essere proiezione di una durezza di cuore. Siamo chiamati, come Gesรน, ad essere infedeli ad una legge che รจ contro lโ€™uomo, per essere fedeli allo spirito della legge, che รจ la salvezza della persona.

Dio non vuole contrapposizione tra il cuore della persona o la legge, vuole lโ€™armonia nella libertร  e nella gioia dei suoi figli.

โ€œPer la durezza del vostro cuoreโ€: in questo versetto viene utilizzato il termine โ€œdurezzaโ€ o sclerocardia. Ha il significato di cuore indurito, segno di una fissitร  che impedisce a sรฉ e agli altri di giungere a Dio. Ne parlano i profeti, che invitano il popolo di Israele ad ascoltare la voce del Signore. Ne parla lโ€™evangelista Marco quando Gesรน fa un miracolo di sabato (cfr. Marco 3,5); quando i suoi discepoli non comprendono ciรฒ che Egli ha fatto nella moltiplicazione dei pani (cfr. Marco 6,52); quando non credono alla risurrezione del Signore (Marco 16,14).

โ€œEgli scrisse per voi questa normaโ€: Mosรฉ aveva regolamentato il divorzio per limitare i danni e non per legittimare una situazione di male.

  1. Ma dall’inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina;

Per comprendere lโ€™importanza della relazione uomo-donna รจ necessario fare riferimento al progetto originario di Dio Creatore, che ha voluto lโ€™uomo come persona sessuata: maschio e femmina (Genesi 1,27), esseri simili e diversi nello stesso tempo. Due esseri che trovano la loro pienezza nella relazione, che li porta ad essere fecondi e a moltiplicarsi. รˆ questo il messaggio che Gesรน trasmette e che fa superare ogni tipo di casistica farisaica.

  1. per questo l’uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. 8. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. 9. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.

I legami naturali con la famiglia di origine (il marito lasciava la sua famiglia e si univa al clan della moglie) sono superati dalla vocazione a diventare una carne sola (Genesi 2,24), che non รจ soltanto lโ€™unione fisica dei corpi, ma anche condivisione della stessa vita, della coabitazione, della progettualitร  comune, dellโ€™educazione dei figli, delle gioie e dei dolori, del sostegno nella malattia: tutti aspetti che iniziano con il patto matrimoniale. Oltre a tutto questo il matrimonio รจ un mistero che si esprime pienamente nellโ€™amore assoluto per Dio, in cui lโ€™uomo realizza se stesso.

โ€œL’uomo lascerร  suo padre e sua madreโ€: (Genesi 2,24). Nel linguaggio mistico, i Padre della Chiesa hanno visto il Cristo che abbandona il Padre, lascia la sua dimora, le sue prerogative, viene sulla terra e assume una carne umana, in condizione di servo. Egli realizza il progetto di Dio dopo il fallimento di Adamo.

โ€œI due diventeranno una carne solaโ€: il riferimento รจ sempre al libro della Genesi. Lโ€™uomo e la donna sono in relazione, si accolgono vicendevolmente. Sono immagine della Trinitร , perchรฉ sono distinti, ma uniti da un unico amore. Dio, nel Figlio, ha sposato la nostra umanitร  e ciascuno di noi. Per questo motivo รจ necessario che il vincolo matrimoniale sia unico e indivisibile, a testimonianza dellโ€™amore indissolubile di Dio che, in Gesรน, รจ fedele fino alla morte di croce.

โ€œDunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoโ€: congiungere significa porre sotto lo stesso giogo (in greco synezeuxen, in latino coniugare). Un giogo รจ una trave di legno che si lega al collo di due buoi unendoli tra di loro e al carico che devono trainare. Per camminare insieme devono avere lo stesso passo e la stessa direzione. Cosรฌ gli sposi cristiani vanno verso Cristo aiutandosi a vicenda, in un comune progetto, in una stessa direzione. Il divieto di divorzio nasce dalla volontร  di Dio che vuole gli sposi in una relazione indissolubile: non si puรฒ camminare da soli nella vita dal momento in cui si รจ contratto un impegno con unโ€™altra persona.

Cosรฌ ogni cristiano deve accettare di porsi sotto il giogo che Cristo, come condivisione della sua stessa sorte e partecipazione alla sua stessa vita.

Non sappiamo la reazione dei farisei alle affermazioni del Maestro. Sappiamo, perรฒ, che anche in seguito cercheranno nuovi capi dโ€™accusa contro di Lui per arrestarlo.

  1. A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11. E disse loro: โ€œChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; 12. e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioโ€.

I discepoli sono persone che desiderano capire bene lโ€™insegnamento del loro Maestro e nellโ€™intimitร  della comunitร  chiedono spiegazioni, come si fa con una persona verso la quale si nutre grande confidenza. La particolaritร  dellโ€™insegnamento di Gesรน sta nel fatto che non solo il marito poteva ripudiare la moglie (mentalitร  ebraica), ma anche la moglie poteva ripudiare il marito (mentalitร  greco-romana). Non รจ possibile, tuttavia, a nessuno dei due ripudiare lโ€™altro coniuge, in quanto, contraendo una nuova unione, si esporrebbe se stessi e lโ€™altro ad una situazione di grave adulterio. Il fatto che lโ€™evangelista Marco ribadisca queste problematiche, significa che la comunitร  cristiana presente in Roma (per la quale egli scriveva) necessitasse di indicazioni su come comportarsi. In questi versetti, tuttavia, si parla di divorziati risposati, pertanto si pensa che nelle prime comunitร  cristiane fosse permesso il divorzio, ma senza la possibilitร  di contrarre nuovo matrimonio successivamente. Lโ€™adulterio si consuma nel prendere un altro coniuge.

  1. Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li

Da questo versetto il brano pone lโ€™attenzione sui bambini, poco considerati nella mentalitร  ebraica: la donna era possesso del marito e il figlio viene dal grembo della donna. Se lei era poco considerata, il bambino lo era ancora meno.

I familiari accompagnano i bambini da Gesรน probabilmente per ricevere una benedizione, non tanto perchรฉ necessitassero di una guarigione. La loro vivacitร  non รจ gradita dai discepoli che rimproverano gli accompagnatori.

โ€œPerchรฉ li toccasseโ€: il toccare รจ la prima forma di conoscenza della realtร  che abbiamo come creature, appena nasciamo. Lโ€™atto del toccare significa amare e apprezzare: non si tocca ciรฒ che si teme e si disprezza, anzi nemmeno ci si avvicina. Gesรน era solito toccare i malati per guarirli. Toccare Lui, come avviene nellโ€™Eucaristia, significa entrare in comunione intima e profonda.

  1. Gesรน, al vedere questo, s’indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di

โ€œS’indignรฒโ€: Marco presenta un Gesรน indignato: non ritiene sconveniente di farlo vedere con tratti troppo umani. Questa reazione avviene di fronte alla sacralitร  dei bambini. Cosa direbbe oggi di fronte a chi subisce violenza di ogni genere? Probabilmente nella comunitร  di Marco non erano accolti i bambini e questo brano vorrebbe presentare come comportarsi nei loro confronti nel momento in cui dovessero partecipare alle riunioni con gli adulti.

โ€œLasciate che i bambini vengano a meโ€: i bambini avvertono immediatamente quando possono fidarsi di una persona e accorrono, comprendendo di essere accolti. Gesรน addita il bambino come esempio di chi vuole porsi alla sua sequela, far parte della sua famiglia e accogliere la sua salvezza.

โ€œA chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dioโ€: si puรฒ leggere in questo versetto la contrapposizione fra Adamo che fugge da Dio, perchรฉ mette al primo posto se stesso, e i bambini che accorrono a Gesรน. Essi non hanno paura di offrirsi poveri e deboli allโ€™amore, mettendo Dio al primo posto. Lโ€™atteggiamento per essere parte del Regno รจ lโ€™umiltร : consegnarsi a Dio, poveri e semplici, bisognosi di tutto, privi di ogni autosufficienza.

โ€œNon glielo impediteโ€: i discepoli impediscono ai piccoli di andare a Gesรน, ma Gesรน impedisce ai discepoli di impedirlo. Non รจ un gioco di parole, ma un diverso atteggiamento: repulsione da una parte, accoglienza dallโ€™altra.

โ€œA chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dioโ€: Gesรน spiega che il Regno รจ Lui: povero, piccolo, umiliato, respinto, disprezzato, tradito, ucciso, ma risorto. Se vogliamo entrare nel suo Regno dobbiamo diventare come Lui, nella certezza della risurrezione, coronamento della fedeltร  nascosta.

  1. In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป.

Il bambino รจ esempio di una persona che ha bisogno di tutto: non puรฒ vivere senza chi lo accudisce, lo nutre, gli dia affetto, lo vesta, lo educhi. Contrariamente ai farisei, Gesรน insegna che nel rapporto con Dio bisogna essere semplici e umili, riconoscendo la propria creaturalitร  e affidandosi alla sua misericordia. Non sono necessari riti, sacrifici, preghiere prolungate per essere graditi a Dio. Occorre offrirgli un cuore bisognoso, un animo fiducioso che si appoggia solo sulla sua misericordia e sulla sua paternitร . Il vero piccolo sa di poter contare solo su Dio e a Lui si affida completamente.

โ€œIn veritร  io vi dicoโ€: questa espressione rende piรน solenne lโ€™affermazione di Gesรน. Parla in prima persona, come Dio.

  1. E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di โ€œPrendendoli tra le bracciaโ€: sembra di vedere il sorriso di Gesรน, ricambiato da quello dei bambini, felici di sentirsi importanti per Lui.

โ€œLi benedicevaโ€: invece di sgridare i bambini e di respingerli, Gesรน di benedice, a suggellare la sua preferenza per i piccoli e i deboli.

โ€œImponendo le mani su di loroโ€: รจ il gesto di trasmissione della propria forza e della propria potenza.

Gesรน accoglie i bambini, non teme di toccarli e di abbracciarli, di far capire loro che lโ€™amore del Padre si riversa soprattutto sugli umili e i bisognosi. In loro accoglie tutti gli scartati, i disprezzati, gli emarginati, i poveri, i deboli di qualsiasi genere.

Chiediamo la grazia di vincere il nostro male, la nostra sclerocardia, la nostra incapacitร  di amare. Diventeremo accoglienti con il nostro prossimo: anziani, malati, deboli, bambini. Nella piccolezza delle nostre azioni quotidiane scopriremo la grandezza dellโ€™amore di Dio, che ci apre il suo Regno.

Suor Emanuela Biasiolo

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 7 Ottobre 2018 anche qui.

L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 2-16
ย 
2Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรฉ?ยป. 4Dissero: ยซMosรฉ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป. 5Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dallโ€™inizio della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo lโ€™uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie 8e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. 9Dunque lโ€™uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป. 10A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa unโ€™altra, commette adulterio verso di lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
13Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14Gesรน, al vedere questo, sโ€™indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป. 16E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 07 – 13 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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