Commento al Vangelo del 7 Aprile 2019 – Don Francesco Cristofaro

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Prima Lettura – Is 43, 16-21

Dal libro di profeta Isaia.
Cosรฌ dice il Signore,
che aprรฌ una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti,
che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi a un tempo;
essi giacciono morti, mai piรน si rialzeranno,
si spensero come un lucignolo, sono estinti:
ยซNon ricordate piรน le cose passate,
non pensate piรน alle cose antiche!
Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirรฒ anche nel deserto una strada,
immetterรฒ fiumi nella steppa.
Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perchรฉ avrรฒ fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerร  le mie lodiยป.

Commento

Chi sta parlando รจ Dio. Lo stesso Dio che ha aperto in due il Mar Rosso e ha fatto passare su terra asciutta il popolo e che nello stesso Mare ha travolto cavalli e cavalieri. Impensabile per mente umana tale prodigio. Ancor piรน inimmaginabile รจ pensare una strada o un fiume in un deserto. E bene, Dio fa queste cose. Dio รจ infinitamente oltre. Questa veritร  oggi dobbiamo mettere nel cuore. Lโ€™onnipotenza, lโ€™onniscienza, lโ€™intelligenza, la sapienza del Signore sono sempre nuove. Esse ci servono solo per confermarci e radicarci in questa veritร . Le risorse dellโ€™amore di Dio sono infinite. In Dio lโ€™oggi non รจ mai una ripetizione di ieri. Il nostro Dio รจ novitร  eterna.

Seconda Lettura Fil 3, 8-14

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.
Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimitร  della conoscenza di Cristo Gesรน, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perchรฉ io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
Non ho certo raggiunto la mรจta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perchรฉ anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesรน. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciรฒ che mi sta alle spalle e proteso verso ciรฒ che mi sta di fronte, corro verso la mรจta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassรน, in Cristo Gesรน.

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Commento

Non ho certo raggiunto la mรจta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perchรฉ anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesรน. Quanto sono belle e degne di attento esame di coscienza le parole di San Paolo. Lo sappiamo assai bene. Nessuno รจ perfetto. Nessuno รจ santo. Ma quanto impegno ci mettiamo per raggiungere tale santitร ? Quanto ci adoperiamo per imitare Cristo Signore? Spesso camminiamo a braccetto con il male e pretendiamo di essere benedetti anche da Dio. Un assurdo. Noi pensiamo che vivendo da giusti o da ingiusti sia la stessa cosa. Essere con il vangelo o senza il vangelo, il premio รจ la beatitudine eterna. Non cโ€™รจ nulla di piรน falso e stolto.

Vangelo

Gv 8, 1-11
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Gesรน si avviรฒ verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recรฒ di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: ยซMaestro, questa donna รจ stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosรจ, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?ยป. Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesรน si chinรฒ e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poichรฉ insistevano nell’interrogarlo, si alzรฒ e disse loro: ยซChi di voi รจ senza peccato, getti per primo la pietra contro di leiยป. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciรฒ, se ne andarono uno per uno, cominciando dai piรน anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era lร  in mezzo. Allora Gesรน si alzรฒ e le disse: ยซDonna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?ยป. Ed ella rispose: ยซNessuno, Signoreยป. E Gesรน disse: ยซNeanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare piรนยป.

Commento

Nel Vangelo di questa quinta domenica di quaresima viene presentata una donna colta il flagrante adulterio. La legge di Mosรจ prevede la lapidazione. Sono tutti pronti a farlo. Ma la cattiveria non ha limite. Non solo vogliono lapidare la donna ma vogliono mettere alla prova Gesรน. Cosa avrebbe risposto il Messia, il Re dei Giudei? Loro cercano un pretesto per accusare Gesรน. Gesรน รจ somma prudenza e saggezza. Gesรน conosce bene le prescrizioni antiche. Ma una vita non vale forse piรน di una prescrizione? Diciamo subito che il Signore non ha parlato solo per mezzo di Mosรจ. Ha parlato per mezzo di tutti i profeti. Davide รจ stato perdonato dal suo peccato di adulterio. Non รจ stato lapidato. I profeti hanno annunziato il perdono del Signore. Ma essi insistono. Vogliono una risposta. Eccola: Chi di voi รจ senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei. Puรฒ un peccatore chiedere a Dio che punisca i peccatori? Puรฒ un peccatore punire un altro peccatore? Il giudizio e la punizione da lui chiesta valgono anche per la sua persona. Il Signore tratta noi come noi vogliamo che lui tratti gli altri. Chi รจ senza peccato mai scaglierร  la pietra.

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