Commento al Vangelo del 6 maggio 2018 – mons. Vincenzo Paglia

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mons. Vincenzo Paglia
mons. Vincenzo Paglia

โ€œAmiamoci gli uni gli altriโ€. รˆ lโ€™imperativo che lโ€™apostolo Giovanni non si stanca di rivolgere alla sua comunitร . Egli sa bene quanto lโ€™amore sia centrale nella vita di ogni comunitร  cristiana. Lo ha appreso direttamente da Gesรน. E ne ha fatto esperienza personale. Ne ha gustato la tenerezza, ne ha visto la radicalitร  e lโ€™ampiezza che giungeva sino allโ€™amore per i nemici, anzi sino al dono della stessa vita.

Di questo amore Giovanni รจ stato un testimone privilegiato, un custode attento e un predicatore instancabile. Nella sua prima lettera ne svela la natura e ne indica la fonte: โ€œAmiamoci gli uni gli altri, perchรฉ lโ€™amore รจ da Dio; chiunque ama รจ generato da Dio e conosce Dioโ€ (1 Gv 4,7). Lโ€™apostolo parla qui di un amore diverso da quello che normalmente noi intendiamo con questo termine. Lโ€™amore, per noi, รจ quel complesso di sentimenti che nasce spontaneo dal cuore, fatto di attrazione, simpatia, desiderio, passione, compiacimento e soddisfazione di sรฉ. Nel linguaggio del Nuovo Testamento per parlare non di questo amore ma di quello di Dio si usa la parola agape. รˆ questo lโ€™amore che deve presiedere i rapporti tra i discepoli.

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Per comprendere lโ€™amore di Dio (lโ€™agape), pertanto, non bisogna partire dai nostri sentimenti o dalla nostra psicologia ma, appunto, da Dio. Le Sacre Scritture sono il documento privilegiato per comprendere tale amore; esse infatti non sono altro che la narrazione della storia dellโ€™amore di Dio per gli uomini. Pagina dopo pagina, nelle Sacre Scritture scorgiamo un Dio che sembra non darsi pace finche non trova riposo nel cuore dellโ€™uomo. Potremmo parafrasare per il Signore la nota affermazione che santโ€™Agostino applicava allโ€™uomo: Inquietum est cor meumโ€ฆ Davide Maria Turoldo ha parlato del โ€œcuore inquieto di Dioโ€, sceso sulla terra per cercare e salvare ciรฒ che era perduto, per dare la vita a ciรฒ che non lโ€™aveva piรน. รˆ un Dio che si fa mendicante, mendicante di amore. In veritร , mentre Egli stende la mano per chiedere amore, lo offre agli uomini. Egli รจ lo spirito che scende nella materia, รจ la luce che penetra nelle tenebre, per dare vita, per spiritualizzare, per elevare e salvare.

Questo รจ lโ€™amore cristiano: Dio che scende, gratuitamente, nel basso della vita degli uomini per raggiungere lโ€™amato. Sรฌ, Dio รจ inquieto finchรฉ non trova lโ€™uomo, finchรฉ non gli tocca il cuore. Ed รจ a tal punto inquieto โ€œda dare il suo figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eternaโ€ (Gv 3,16). Lโ€™amore di Dio, potremmo dire, รจ tutto โ€œin discesaโ€, si abbassa fino a giungere nel piรน profondo della vita degli uomini, e con una dedizione totale, โ€œsino a dare la vita per i propri amiciโ€, come Gesรน stesso dice. Medita ancora Giovanni nella sua prima Lettera: โ€œIn questo sta lโ€™amore (cristiano): non siamo stati noi ad amare Dio, ma รจ lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccatiโ€ (1 Gv 4,10). รˆ Dio che ama per primo e ama perfino gli esseri immeritevoli del suo amore. รˆ, in effetti, un amore totalmente gratuito, anzi immotivato. Dio, infatti, non ama i giusti ma i peccatori, i quali non sono degni di essere amati. Paolo dice che Dio ha scelto le cose che non contano perchรฉ contassero; ha scelto le cose che sono abominevoli di fronte agli uomini, per farne oggetto della sua grazia (1 Cor 1,28). Questo รจ il Dio dei Vangeli. รˆ un Dio mosso da un amore che sembra attratto proprio dalla mancanza di vita, dalla negazione dellโ€™amore. Dio รจ un amore che si annienta pur di raggiungere il piรน disgraziato degli uomini e arricchirlo della sua amicizia. La storia stessa di Gesรน รจ tutta racchiusa in tale amore. Dio, infatti, non รจ lโ€™Essere in sรฉ, alla maniera del pensiero aristotelico, ma รจ lโ€™Essere per noi, รจ apertura infinita, รจ amore appassionato per noi.

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Se lโ€™intera Scrittura รจ la storia dellโ€™amore di Dio sulla terra, i Vangeli ne mostrano il culmine. Perciรฒ, se vogliamo balbettare qualcosa dellโ€™amore di Dio, se vogliamo dargli un volto e un nome, possiamo dire che lโ€™amore รจ Gesรน. Lโ€™amore รจ tutto ciรฒ che Gesรน ha detto, vissuto, fatto, amato, patitoโ€ฆ Lโ€™amore รจ cercare i malati, รจ avere come amici noti peccatori e peccatrici, samaritani e samaritane, gente lontana, nemica e rifiutata. Lโ€™amore รจ dare la propria vita per tutti, รจ restare soli per non tradire il Vangelo, รจ avere come primo compagno in paradiso un condannato a morte, il ladro pentitoโ€ฆ Questo รจ lโ€™amore di Dio. Davvero รจ altra cosa dallโ€™amore per se stessi, impastato degli sbalzi della nostra psicologia, dei nostri umori. I legami di affetto tra gli uomini basati sullโ€™attrazione โ€œnaturaleโ€ sono labili, basta poco per rovesciarli e distruggerli. รˆ diventato raro legarsi per la vita e difficile sentire la definitivitร  nei rapporti. Lโ€™amore per sรฉ, che ha nella soddisfazione personale piรน che nella felicitร  altrui la sua ragione dโ€™essere, non รจ cosรฌ forte da resistere alle tempeste e ai problemi della vita. Tante, tantissime sono le vittime che cadono su questo fragile e sdrucciolevole terreno. Solo lโ€™amore di Dio รจ come la roccia salda che ci risparmia dalla distruzione, perchรฉ prima dellโ€™io cโ€™รจ lโ€™altro. Gesรน ce ne ha dato lโ€™esempio anzitutto con la sua stessa vita. Puรฒ dunque dire ai discepoli: โ€œCome il Padre ha amato me, anchโ€™io ho amato voi. Rimanete nel mio amoreโ€ (Gv 15,9).

Il rapporto esistente tra il Padre e il Figlio รจ posto come modello e fonte dellโ€™amore cristiano. Certo, non puรฒ nascere da noi un tale amore; possiamo perรฒ riceverlo da Dio. Se รจ accolto, genera una fraternitร  ampia, universale, che non conosce nemici. Genera insomma una nuova comunitร  di uomini e donne, ove lโ€™amore di Dio si incrocia, quasi sino allโ€™identificazione, con lโ€™amore vicendevole. Lโ€™uno infatti รจ causa dellโ€™altro. Un noto teologo russo amava dire: โ€œNon permettere che la tua anima dimentichi questo motto degli antichi maestri dello spirito: dopo Dio considera ogni uomo come Dio!โ€. Questo tipo di amore รจ il segno distintivo di chi รจ generato da Dio. Ma non รจ proprietร  acquisita una volta per tutte, nรฉ appartiene di diritto a questo o a quel gruppo. Lโ€™amore di Dio non conosce limiti e confini di nessun genere; supera il tempo e lo spazio; infrange ogni barriera di etnia, di cultura, di nazione, persino di fede, come si legge negli Atti degli Apostoli quando lo Spirito riempรฌ anche la casa del pagano Cornelio. Lโ€™agape รจ eterna. Tutto passa, persino la fede e la speranza, ma lโ€™amore resta per sempre. Neppure la morte lo infrange, anzi รจ piรน forte di essa. A ragione Gesรน puรฒ concludere: โ€œVi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia pienaโ€ (Gv 15,11).

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
V DOMENICA DI PASQUA โ€“ ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 Aprile 2018 anche qui.

Gv 15, 1-8
Dal Vangelo secondo Giovanni

1ยซIo sono la vite vera e il Padre mio รจ lโ€™agricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchรฉ porti piรน frutto. 3Voi siete giร  puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perchรฉ senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarร  fatto. 8In questo รจ glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 29 Aprile – 05 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua V
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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