“Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati”
Il brano evangelico odierno รจ la continuazione del Vangelo di domenica scorsa (Giov.15,1-8), alla cui introduzione si rimanda per quanto concerne il contesto letterario giovanneo.
La prima parte del cap.15 di Giovanni sviluppa la metafora della vite (Gesรน รจ la vera vite) e dei tralci (paragonati ai discepoli) e insiste sulla necessitร che essi rimangano uniti al Signore, per poter portare frutto.
Il testo di oggi riprende il tema del โrimanereโ in Gesรน, sviluppando soprattutto due motivi: lโamore e il โcomandamentoโ di Gesรน.
โCome il Padre ha amato me, cosรฌ anchโio ho amato voiโ (v.9) Per la prima volta nella Scrittura ci viene detto che la fonte dellโamore รจ Dio Padre, il quale ama totalmente il Figlio e questi, a sua volta, riversa questo amore straordinario sui suoi seguaci. Eโ da notare che la congiunzione greca โkathosโ (=come) puรฒ avere, oltre al valore comparativo, anche quello causale: โpoichรฉโ; e allora si vede ancora meglio la qualitร dellโamore divino: รจ il Padre che lo rende possibile nel Figlio ed รจ il Figlio che lo rende possibile in noi; da soli, non potremmo mai amare come ci chiede Gesรน, anzi come Egli ci โcomandaโ.
Il v.12 dice infatti โQuesto รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voiโ e il termine โcomandareโ, nella forma verbale o nel sostantivo corrispondente, ricorre ben 5 volte nel brano della liturgia odierna.
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Viene spontaneo chiedersi: โEโ mai possibile comandare lโamore? Non devโessere piuttosto questo un sentimento libero e spontaneo?โ
Il termine originale greco โentolรฉโ non corrisponde a โcomandareโ nel senso di imporre e ordinare (gr.โnomosโ); ha piuttosto il significato di โentrare in pienezza nella volontร di Dioโ, derivandone la strada su cui camminare, o anche deducendone un incarico, un compito affidato; questo pare proprio il senso voluto dallโevangelista, mentre anche la nuova traduzione CEI ha preferito โcomandamento/iโ per conservare lโopposizione a quelli dellโantica alleanza, cui si sostituiscono i nuovi โprecettiโ del Nazareno.
Ora, se si tiene presente quanto detto circa โcomandare/mentoโ, il brano assume unโintonazione diversa, in quanto non รจ piรน connotato dalla categoria dellโimposizione, ma presenta unโaltra intonazione: quella esplicitata del resto da Gesรน stesso quando sottolinea che i discepoli non sono piรน per lui dei โserviโ (che appunto si limitano ad eseguire ciรฒ che โcomandaโ il padrone), ma degli โamiciโ, tra i quali corre familiaritร , e cui si puรฒ dire tutto quello che si ha dentro: โTutto ciรฒ che ho udito dal Padre lโho fatto conoscere a voiโ (v.15).
Gesรน per primo ha โosservato i comandamenti del Padreโ (v.10 b), cioรจ ha accettato in pieno lโincarico affidatogli e questo gli consente di โrimanere nel suo amoreโ; la stessa cosa Egli dice ai suoi discepoli: โSe osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amoreโ (v.10 a); e abbiamo giร visto che โilโ โcomandamento-incarico-camminoโ per eccellenza indicato da Gesรน, e ripetuto ancora nel v.17, รจ lโamore reciproco, โcome io vi ho amatiโ, cioรจ totalmente, fino a dare la vita per lโamico.
Si tratta di un impegno davvero molto alto, impossibile ad attuarsi, se il destinatario si trovasse ancora nella situazione dellโantica alleanza. Infatti, come sappiamo da Giov.13,34, questo รจ un โcomandamento โ incaricoโ nuovo, inedito, possibile solo dopo la venuta e lโofferta di sรฉ da parte del Cristo.
Eโ stato il suo libero consegnarsi alle guardie del Tempio (in consonanza col volere del Padre) per essere giudicato e condannato a morte che ha reso possibile, da parte sua, il dono dello Spirito (โE, chinato il capo, emise lo Spiritoโ Giov.19,30) ed รจ solo lo Spirito Santo effuso in ciascuno di noi che ci rende possibile amare, essere Suoi amici e amarci gli uni gli altri, come Lui ci ha amati e come ancora Lui ci richiede.
Gesรน, nuovo Mosรจ, ha promulgato questโunico nuovo โcomandamentoโ, che sostituisce il codice dellโantica alleanza e, come la Legge dava identitร al popolo di Israele, cosรฌ questo precetto la dร alla nuova comunitร umana costituita dal Signore: โDa questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altriโ (Giov.13,35), quello stesso amore โ ricordiamolo! โ con cui Lui ci ha amati.
Proveniente da una fonte trascendente (il Padre), lโamore si rivela il contenuto essenziale dellโesistenza cristiana. E proprio attraverso la comunitร dei discepoli capace di testimoniare tale realtร , il Figlio potrร continuare a rivelarsi lungo il corso della storia.
Negli โAtti degli Apostoliโ leggiamo infatti che la gente riconosceva i cristiani da come si amavano tra loro; e dopo? E oggi? Possiamo affermare la stessa cosa? Le comunitร cristiane sono un โsegnoโ convincente dellโamore di Gesรน?
Purtroppo la riposta non รจ sempre positiva; ma questa constatazione รจ anche un invito a โconvertirciโ dalla nostra vecchia logica egoistica alla perenne novitร dellโamore di Cristo: per vivere tale amore nuovo, bisogna trasformarsi in Cristo, cosรฌ che โ riecheggiando S.Paolo โ โnon sono piรน io che amo, ma Cristo ama in meโ (cfr. Galati 2,20).
Ileana Mortari – Sito Web
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VI Domenica del Tempo di Pasqua
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- Colore liturgico: Bianco
- At 10, 25-27. 34-35. 44-48; Sal.97; 1 Gv 4, 7-10; Gv 15, 9-17
Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondoย Giovanni
9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. 15Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 06 – 12 Maggio 2018
- Tempo di Pasqua VI
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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