
Con Gesรน meglio servi oppure amici?
ร piรน facile essere servi o amici?
Il servo รจ colui che deve eseguire gli ordini senza discutere. Il servo non considera il padrone a suo pari, ma si โsottometteโ alla sua volontร sperando in una ricompensa o in una giusta paga, o nei casi di un servo-schiavo di non essere punito. Il servo non condivide necessariamente quello che pensa o progetta il padrone, e non รจ nemmeno necessario, perchรฉ lโunico suo scopo รจ obbedire e basta. In genere un servo รจ in competizione con gli altri servi davanti al suo padrone, per essere il migliore, il piรน lodato e magari elevato nella inevitabile scala gerarchica che si crea tra i molti servi, e poco gli importa degli altri.
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Lโamicizia รจ tutta unโaltra cosaโฆ
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Lโamico non esegue ordini, ma per lโamico รจ pronto a tutto, anche ad abbassarsi e umiliarsi davanti ad altri pur di fare il bene dellโaltro. Lโamico vuole guardare lโamico negli occhi, alla pari e non sopporta di stare nรฉ sotto nรฉ sopra, e con lโamico ogni scala gerarchica e ogni simbolo di ruolo e potere scompaiono. Per lโamico tutto รจ gratis alla pari, in una amichevole โgaraโ di chi dona allโaltro reciprocamente, senza mai pretendere nulla. Lโamico non invidia le altre amicizie anzi, รจ contento se lโamico รจ amato da altri, sapendo che la gelosia corrode, ma il vero amore libera e si espande senza diminuire. Lโamico crede sempre nellโamico e nel legame che li unisce, lo supporta nei suoi progetti e lo corregge se vede che sbaglia, ma mai con giudizio e mai squalificando lโamico. Lโamico si fida totalmente dellโamico sapendo che non farร mai nulla che lo danneggi anche quando non comprende tutte le sue azioni.
Un grande mistico e scrittore cristiano, Aelredo di Rievaulx, monaco cistercense vissuto in Inghilterra nel XII secolo, nel tuo trattato โlโAmicizia Spiritualeโ scrive cosรฌ: โLโamicizia รจ quindi quella virtรน che lega gli animi con una dolce alleanza dโamore e di piรน cose fa unโintima unioneโ, e โQuaggiรน non cโรจ nulla di piรน santo da desiderare, nulla di piรน utile da cercare, nulla piรน difficile da trovare, niente piรน dolce da provare, niente piรน fruttuoso da conservare dellโamiciziaโ.
Aelredo, non tratta dellโamicizia in modo astratto ma proprio unendo due esperienze forti della sua vita, il rapporto con Dio e il legame di amicizia con i suoi confratelli monaci con i quali vive e condivide la vita.
Aelredo impara lโamicizia da Gesรน stesso, da come Gesรน ha vissuto tra gli uomini e soprattutto tra i suoi discepoli.
La domanda โรจ piรน facile essere servi o amiciโ per me ha questa risposta: รจ sicuramente piรน facile essere servi, perchรฉ lโamicizia รจ certamente piรน impegnativa soprattutto per lo spirito, e richiede un grado di fiducia e abbandono allโaltro che non รจ assolutamente facile da avere e fare.
Forse la domanda va modificata in โรจ piรน bello essere amici o servi?โ. Allora la risposta cambia totalmente ed illumina la vita umana e spirituale e persino la fede: รจ piรน bello essere amici!
Lโamicizia esalta la nostra umanitร e ci rende davvero grandi nellโamore indipendentemente da quello che possediamo, dalle nostre capacitร fisiche, dai ruoli che ricopriamo e dal potere che ci viene assegnato.
Gesรน chiama amici i suoi discepoli, e lo dice loro in modo esplicito anche se giร in molti modi, in tutta la sua vita ha vissuto da amico e ha dimostrato lโamicizia. Probabilmente i discepoli corrono continuamente il rischio di accontentarsi di fare da servi del Maestro e di rifiutare la sua continua proposta di amicizia. Gesรน teme che tutto questo accada, sapendo che un legame servile con lui alla fine porta tutta la comunitร dei discepoli a vivere tra loro da servi, in un intricato e svilente gioco di gerarchie, poteri, comandi, paure, ricattiโฆ
Il Vangelo, cioรจ la buona notizia รจ che sono amico di Gesรน e chiamato a vivere con lui un rapporto di amicizia, dove la fiducia reciproca รจ fondamentale. Sono chiamato a non vivere la mia fede da inconsapevole e sottomesso servo, che non condivide ma obbedisce solamente in attesa da Dio di una ricompensa o temendo un castigo.
Forse รจ piรน facile vivere cosรฌ la fede, ma non รจ certamente il modo piรน bello, e sicuramente non รจ quello che Dio stesso vuole.
โNon vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amiciโฆโ
La strada dellโamicizia con Dio รจ aperta da Gesรน stesso per i suoi discepoli di allora e anche per me oggi. Dare la vita per gli amici diventa quindi un progetto di vita per me e diventa il progetto con il quale costruire la Chiesa.
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VI Domenica del Tempo di Pasqua
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 6 Maggio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Bianco
- At 10, 25-27. 34-35. 44-48; Sal.97; 1 Gv 4, 7-10; Gv 15, 9-17
Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondoย Giovanni
9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. 15Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 06 – 12 Maggio 2018
- Tempo di Pasqua VI
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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