
Eโ sempre piรน difficile oggi vedere bene le stelle, e per diversi motivi.
Lโinquinamento luminoso delle nostre cittร unito al crescente inquinamento atmosferico rendono il cielo piรน spento ai nostri occhi. Ricordo bene le volte che mi sono ritrovato di notte in qualche rifugio in alta montagna in una notte limpida, fredda e senza luna, e rimanere incantato per la luminositร della volta celeste con le sue stelle, riuscendo a volte anche a vedere la Via Lattea.
Ma รจ anche la poca abitudine ad alzare gli occhi al cielo per la fretta a non farci trovare piรน il tempo per rimanere con calma a guardare il cielo, abituando pian piano gli occhi al buio della notte.
Lโinquinamento luminoso, atmosferico e del nostro stile di vita, ci fa pian piano dimenticare la bellezza del cielo fisico che sta sopra di noi ma che richiama lo spazio infinito dentro di noi.
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Questi magi, misteriosi personaggi fuori da ogni cornice della storia biblica, entrano nella scena con lo sguardo rivolto in alto, capaci di vedere le stelle e in particolare una, quella di Gesรน. Secondo le tradizioni del tempo, ogni uomo quando veniva al mondo aveva la sua stella in cielo. Ed รจ questa stella, tra le migliaia che ricoprono la volta celeste, che i magi vedono e seguono. I magi rappresentano lโumanitร tutta, senza alcuna distinzione di appartenenza culturale, religiosa, etnica. Rappresentano la capacitร che cโรจ in ogni uomo di guardare in alto, verso Dio e verso lโimmensitร della vita umana.
Sembra davvero che sopra la loro cittร non ci sia quel velo di smog che impedisce di vedere le stelle, e riescono cosรฌ a seguire quella giusta. Una cappa scura di smog aleggia invece pesantemente proprio sulla cittร santa, Gerusalemme, dove nonostante il Tempio e i suoi esperti religiosi, la stella di Gesรน non viene vista. Non si vede ma sembra che nemmeno ci sia la preoccupazione di vederla. Il potere politico e quello religioso (Erode, i capi dei sacerdoti e gli scribi) non vogliono alzare lo guardo per riconoscere la venuta del Messia. E quando viene loro offerta la possibilitร di farlo, con i magi che vengono proprio da loro, essi si chiudono in discussioni e finzioni. La stella di Gesรน infatti non รจ sorta sopra Gerusalemme ma sopra un piccola cittร fuori dalle sacre mura.
Solo i magi proveranno la gioia di guardare il cielo riflesso negli occhi del bambino Gesรน, e sperimentare la gioia di essere chiamati a una relazione speciale con Dio, offerta a tutti gli uomini e non solo a pochi eletti. Lโunica cosa che viene chiesta, e non รจ cosa da poco, รจ saper guardare il alto e lasciarsi guidare dalle stelle, eliminando il piรน possibile lโinquinamento spirituale che ci impedisce di vedere e gioire del cielo che abbiamo dentro.
In questo nuovo anno che si รจ aperto con la violenza di una strage in una discoteca in Turchia, con lโinfinita guerra in Siria, con la paura del terrorismo e la crisi economica che non vuole finire, lo sguardo fiducioso dei magi verso il cielo mi riempie di speranza e mi invita a fare altrettanto.
San Paolo nella lettera ai Colossesi al capitolo terzo scrive: โSe dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassรน, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio;ย pensate alle cose di lassรน, non a quelle della terraโฆโ.
Pensare al cielo non significa estraniarsi dalla vita che viviamo, ma non farsi schiacciare da essa, perdendo slancio e speranza, cadendo poi nella paura.
Alzare lo sguardo significa non perdere di vista la grandezza della vita di Dio che si manifesta (โEpifaniaโ significa proprio โmanifestazioneโ) realmente nel mondo e nella nostra vita. Anche noi come questi uomini venuti da chissร dove possiamo sentire Dio vicino (incenso della preghiera), possiamo far parte del suo Regno di amore (oro dei re) e coltivare una relazione da amanti e non da schiavi (mirra, il profumo della sposa).
Tutto questo รจ possibile per ogni uomo non solo per me. Quindi con ogni uomo, da qualsiasi luogo provenga, di qualsiasi razza e religione sia, posso entrare in relazione e condividere con lui lโincontro con Dio.
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Epifania
- Colore liturgico: bianco
- Is 60, 1-6; Sal 71; Ef 3, 2-3. 5-6; Mt 2, 1-12
Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesรน a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: ยซDov’รจ colui che รจ nato, il re dei Giudei?
Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarloยป. All’udire questo, il re Erode restรฒ turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.
Gli risposero: ยซA Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ รจ scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle cittร principali di Giuda: da te infatti uscirร un capo che sarร il pastore del mio popolo, Israele”ยป.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviรฒ a Betlemme dicendo: ยซAndate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perchรฉ anch’io venga ad adorarloยป.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchรฉ giunse e si fermรฒ sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono.
Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 01 – 07 Gennaio 2017
- Tempo di Natale I, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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