Questi รจ il Figlio mio, lโamato. Ascoltatelo
Lโevento della trasfigurazione รจ uno dei non pochi fatti sui quali i tre vangeli sinottici (Mt, Mc, Lc) sono sostanzialmente dโaccordo. Non mancano perรฒ marginali differenze che ora visitiamo, prima di raccogliere il messaggio globale dellโevento. Ancora una volta Matteo vince per essenzialitร narrativa, sorvolando su accessori notificati dagli altri. Non ci dice, a differenza di Luca, che la trasfigurazione avvenne mentre Gesรน pregava.
La concomitanza non รจ da poco, perchรฉ il terzo evangelista, appassionato alla preghiera di Gesรน, sembra quasi passare la sensazione che il suo pregare avesse qualcosa di trasfigurante: combinazione alquanto suggestiva. Ed รจ abbastanza discreto da non intrufolarsi nella conversazione tra i tre eccelsi per carpirne lโoggetto. Secondo Luca infatti i tre augusti personaggi discettavano della fine che avrebbe fatto Gesรน a Gerusalemme. E tanto meno si lascia andare a ingenuitร descrittive alla Marco, che arriva a dire che nessun lavandaio sulla terra sarebbe riuscito a candeggiare cosรฌ gli indumenti di Gesรน. Come al solito a Matteo, piรน che gli accessori, interessa la sostanza delle cose.
Precisa che Gesรน si fa scortare sul monte dai discepoli delle grandi occasioni โ Pietro, Giacomo e Giovanni (Mc 5,37; Mt 26,37) โ e si trasfigura davanti a loro: ยซIl suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luceยป. Ci saremmo aspettati candide come la neve ma, essendo la trasfigurazione avvenuta in Palestina e non in Lapponia, la neve per i primitivi lettori sarebbe stata poco evocativa. Intervengono a colloquio con Gesรน Mosรจ ed Elia, rappresentanti rispettivamente due storiche istituzioni dellโAntico Testamento: la legge e il profetismo. A questo punto lโesplosione di entusiasmo petrino: ยซSignore, รจ bello per noi essere quiยป. Aveva ben ragione: la fruizione estetica era suprema. Si profila il tema non secondario della bellezza del momento religioso. La religione cristiana non รจ soltanto buona e vera, ma anche bella. Si comprende cosรฌ lo slancio di Manzoni :ยซBella, immortale, benefica fede, ai trionfi avvezzaยป (5 maggio 1821, 97). Ma poi Pietro, come qualche altra volta, va a finire nel cattivo gusto: ยซSe vuoi, farรฒ qui tre tende, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป.
Invece di sguazzare taciturno e riposato in quellโesondazione della divinitร dallโumanitร di Gesรน, รจ assalito da un impeto di protagonismo offrendo miserandi sussidi ambientali. E tutto scompare. Se lโuomo con la sua crassa corpulenza si intrufola in unโatmosfera satura di divinitร , manda tutto a carte quarantotto. La visione รจ assorbita dallโombra di una nube luminosa. Ecco la bellezza dellโassurdo provocato da emozioni soprannaturali: come puรฒ una nube luminosa fare ombra? Il soprannaturale ha il potere di rottamare gli stereotipi naturali, infischiandosene altamente. Nube atmosferica o nube segnaletica della presenza di Dio secondo precedenti anticotestamentari (Es 19,16-19; Is 6,4)? Preferisco evidentemente questa seconda ipotesi.
La voce uscita da quella nube, giร sostanzialmente udita nella circostanza del battesimo, intima: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโamato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป (cfr Mt 3,17). Questo imperativo terminale non era risuonato al battesimo. Ormai, oltre la metร dellโitinerario narrativo, Gesรน ha acquisito sufficiente credibilitร : bisogna ascoltare lui. Mosรจ ed Elia, pur con tutto il rispetto che si meritano, sono ormai obsoleti. In tal modo รจ sancito il superamento del Nuovo sullโAntico Testamento.
Tutto si rinormalizza. I discepoli frastornati ricevono da Gesรน una flebo di incoraggiamento: ยซNon temeteยป. Ebbero la stessa fattispecie di timore che provรฒ Maria allโannuncio dellโangelo (Lc 1,30)? Non sappiamo. Una cosa perรฒ รจ certa: i discepoli, in questa circostanza, hanno sperimentato su di sรฉ la frantumante mano di Dio (cfr 1Pt 5,6).
La vicenda si conclude con una raccomandazione: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dellโuomo non sia risorto dai mortiยป. Questa connessione fra trasfigurazione e risurrezione sembra fondare il sospetto che la prima non sia altro che unโapparizione del risorto, anticipata dagli evangelisti per motivi redazionali, quasi per non tenere troppo il lettore col fiato sospeso, notificandogli attraverso sapienti chiaroscuri narrativi quale sarebbe stato lโesito terminale della vicenda.
L’articolo Trasfigurazione del Signore Mt 13, 44-52 sembra essere il primo su Arcidiocesi di Vercelli.
Mons. Alberto Albertazzi – Responsabile Uff. Catechistico presso CURIA ARCIVESCOVILE – UFFICI PASTORALI (Vercelli).
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Trasfigurazione del Signore – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Dn 7,9-10.13-14; Sal. 96; 2Pt 1,16-19; Mt 17, 1-9
Il suo volto brillรฒ come il sole.
Mt 17, 1-9
In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป. All’udire ciรฒ, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: ยซAlzatevi e non temeteยป. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน solo. Mentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loro: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai mortiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 06 – 12 Agosto 2017
- Tempo Ordinario XVIII, Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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