Gesรน accetta, attraversa e porta con sรฉ il rifiuto dei suoi concittadini. Scende liberamente da Nazaret a Cafarnao, una discesa di 500 metri, di cui 200 sotto il livello del mare. Oltre al fatto di raggiungere una cittร piรน frequentata โ in quanto di passaggio sulla via che collega Alessandria a Damasco โ egli comincia anche una discesa simbolica: da Nazaret verso il basso, verso ogni forma di male che aggredisce lโessere umano, verso la morte che accetterร , attraverserร per restituire allโumanitร la vera vita.
Gli abitanti di Nazaret si erano fermati allโapparenza e non avevano riconosciuto lโidentitร divina di Gesรน: per loro era semplicemente il figlio di Giuseppe; ora รจ lo spirito di un demonio a gridare che Gesรน รจ il Santo di Dio. In entrambi i casi Gesรน dovrร correggere la lettura fatta su di lui. Se ai primi รจ necessario capire che solo convertendosi potranno accogliere la buona notizia e accedere al dialogo con Dio Padre, al demonio Gesรน imporrร di tacere.
La proclamazione pubblica della santitร di Gesรน rischia di confondere le folle e di presentarlo come un guaritore di successo o come potente Messia liberatore di Israele, immagini cosรฌ lontane da quella dellโumile Agnello di Dio venuto a togliere il peccato del mondo, unicamente per amore.
La parola uscita dalla bocca di Gesรน ha unโefficacia immediata: compie ciรฒ che dice, proprio come quella di Dio allโinizio della creazione (cf. Gen 1,3).
La sinagoga รจ il luogo della particolare protezione di Dio per chi confida in lui, qui affluisce il popolo che esercita la radicale obbedienza alla volontร di Dio. Ora Gesรน stesso รจ colui che incarna la santitร e, grazie a lui, il vero luogo santo diventa il cuore dellโuomo (cf. Gal 2,20).
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Gesรน santifica il giorno di sabato, come richiesto dal decalogo (cf. Es 20,8-11), ma in modo innovativo: libera lโuomo dalla schiavitรน del male, dandogli la possibilitร concreta di partecipare al riposo sabbatico e alle lodi di Dio. Rivela cosรฌ che la gioia del Padre รจ che ognuno di noi, suoi figli e sue figlie, possa vivere in pienezza.
Egli restituisce la libertร e la dignitร a un uomo posseduto da un demonio, svuotando il suo spazio interiore dalla presenza ingombrante dello spirito impuro, fatto di pensieri e giudizi che annebbiano lo sguardo e distorcono la realtร . Questo spirito ha la proprietร di essere plurale e molteplice โ il demonio grida: โChe vuoi da noi โฆ sei venuto a rovinarci?โ โ per confondere lโessere umano e allontanarlo dalla sua identitร unica. Lโessenza di chi siamo veramente รจ strettamente unita a Dio, รจ quellโimmagine e somiglianza, volto luminoso nascosto in ciascuno di noi (cf. Gen 1,27). ย
Un essere umano dominato da altri o da altre voci che lo allontanano da sรฉ e da Dio, รจ come un contenitore vuoto. Una volta liberato dallโospite indesiderato (โlo spirito di un demonioโ), ripartirร dal basso (โcade a terraโ), prenderร contatto con la propria interioritร e sarร rialzato dalla forza dello Spirito santo a nuova creatura.
Dalla terra riparte la giusta considerazione di ciรฒ che siamo: uomini e donne che, capaci di sentire lโumanitร comune, condividiamo con gratitudine il dono dellโesistenza e la promessa della vita eterna che verrร .
Sorella Lara della comunitร monastica di Bose
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Leggi il brano del Vangelo
Lc 4, 31-37
In quel tempoย 31 Gesรน scese a Cafร rnao, cittร della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. 32 Erano stupiti del suo insegnamento perchรฉ la sua parola aveva autoritร . ย 33 Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciรฒ a gridare forte: 34 ยซBasta! Che vuoi da noi, Gesรน Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!ยป. 35 Gesรน gli ordinรฒ severamente: ยซTaci! Esci da lui!ยป. E il demonio lo gettรฒ a terra in mezzo alla gente e uscรฌ da lui, senza fargli alcun male. 36 Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: ยซChe parola รจ mai questa, che comanda con autoritร e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?ยป. 37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
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