Commento al Vangelo del 4 marzo 2018 – don Giovanni Berti – Gioba

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Commento al Vangelo a cura di don Giovanni Bertiย 

Difensoriย del tempio di Dio, quello vero

Il Tempio di Gerusalemme, luogo dove si svolge oggi il racconto del Vangelo, oggi รจ praticamente scomparso. Lโ€™enorme struttura costruita da Erode il grande, voluta per celebrare piรน la sua grandezza di re-fantoccio dei romani che Dio, รจ stata praticamente rasa al suolo dai romani stessi, al termine delle rivolte โ€œindipendentisteโ€ dei Giudei. Oggi rimane solo un enorme terrapieno che con il tempo รจ stato occupato da importanti edifici islamici come la Moschea dalla Cupola dโ€™oro e la moschea di Al-Aqsa. Tutta lโ€™attuale cittร  antica di Gerusalemme รจ lโ€™icona di guerre e distruzioni continue, di continui cambiamenti lungo la storia di sovranitร  tra ebrei, musulmani e cristiani. La cittร , che รจ la sintesi delle tre grandi Religioni monoteistiche, รจ la sintesi anche di cosa significa la guerra e la distruzione che la accompagna.

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La guerra รจ lโ€™offesa piรน grande che si possa fare alla creazione di Dio, al suo progetto sulla storia dellโ€™uomo. La guerra che รจ sempre motivata da interessi di potere ed economici, arriva a distruggere e annientare ogni cosa e soprattutto lโ€™uomo.

Lโ€™uomo per Dio รจ il vertice della sua creazione, e nellโ€™umanitร  Dio pone la sua stessa faccia. Lโ€™uomo รจ davvero la cosa piรน vicina al Creatore.

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Gesรน nellโ€™episodio del Vangelo di Giovanni entra nel Tempio di Gerusalemme che era stato costruito per essere la dimora di Dio sulla terra ed era segno della sua presenza nella storia umana. Il Tempio era sacro perchรฉ pieno di Dio. Ma con il tempo era stato trasformato in un luogo di scambi economici per esigenze del culto, che prevedeva offerte e compravendite. La โ€œcasa di Dioโ€ era stata trasformata in casa del denaro e della religione di facciata. Anche se rimaneva un luogo magnifico dal punto di vista architettonico (con lunghissimi colonnati, ampie piazze, enormi edifici), per Gesรน era diventato irriconoscibile. Il gesto forte e provocatorio di Gesรน di cacciare tutto quello che deturpava il Tempio, รจ in realtร  un gesto simbolico che vuole andare oltre il Tempio stesso. A Gesรน sta a cuore il luogo dove Dio abita e dove si puรฒ incontrare. Ovviamente non sta pensando ad un edificio, come era nella religione ebraica del suo tempo e nelle religioni pagane. Il Maestro sta pensando proprio allโ€™uomo, allโ€™umanitร . Gesรน come uomo mostra che Dio abita proprio nellโ€™essere umano. รˆ lโ€™uomo, ogni uomo, il vero โ€œtempioโ€ sacro di Dio, a cominciare da lui stesso.

รˆ questo il senso delle parole sulla distruzione del Tempio e della sua ricostruzione in tre giorni. Gesรน, come ci aiuta a capire lโ€™evangelista, parla del Tempio del suo corpo, cioรจ di lui stesso come essere umano, e da lui fino ad ogni altro essere umano in ogni luogo e tempo.

Sembra perรฒ che questa lezione sul vero luogo dove abita Dio non sia stata ancora compresa. Ancora oggi gli esseri umani, specialmente quelli piรน piccoli e poveri (che per Gesรน stesso sono i piรน simili a lui), sono oggetto di offesa, vittime della guerra e trattati come merce di scambio.

Gesรน che si arrabbia vedendo il luogo simbolo di Dio trattato come mercato, anche oggi da questa stessa pagina del vangelo ci urla la sua rabbia nel vedere come trattiamo male la โ€œcasa del Padreโ€, cioรจ lโ€™uomo. Le immagini di questi giorni dei bambini colpiti dalle bombe nella guerra interminabile della Siria e di tutte le altre guerre, non possono lasciarci indifferenti. Come cristiani, cioรจ come rappresentanti di Cristo in terra oggi (noi siamo il suo corpo!), abbiamo il dovere di indignarci e di non tacere. Se anche a noi come per il Maestro, sta a cuore la sacralitร  di Dio, non possiamo che prendere posizione sulla distruzione dellโ€™uomo, sulla violenza verso i piรน piccoli, sulla profanazione dellโ€™umanitร  ad opera di guerre causate da interessi economici e di potere.

Gesรน parla anche di resurrezione dopo la distruzione. รˆ un messaggio di speranza che dobbiamo cogliere insieme alla denuncia della violenza sullโ€™uomo. Lโ€™ultima parola alla fine comunque sarร  la resurrezione e la vita. Quindi non dobbiamo rassegnarci alle guerre e chiudere gli occhi. Se crediamo veramente nel vangelo, allora sappiamo che alla fine di tutto cโ€™รจ la vittoria di Cristo sulla morte. Questo motiva ancora di piรน il nostro โ€œzeloโ€ per difendere e amare la vera casa di Dio: lโ€™essere umano.

Il grande Tempio di Gerusalemme รจ scomparso da secoli e di questo luogo non rimangono che una spianata e poche pietre nelle fondamenta. Ma Dio non abita li. Dio continua ad abitare nellโ€™uomo, nel povero, nel bambino, nellโ€™indifeso. Questo tempio continua a rimanere e siamo chiamati con Gesรน a prendercene cura.

don Giovanni BertiSalv

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Terza Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 Marzo 2018 anche qui.

Gv 2, 13-25
Dal Vangelo secondo Giovanni
13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesรน salรฌ a Gerusalemme. 14Trovรฒ nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, lร  seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciรฒ tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettรฒ a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciรฒ i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป. 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerร . 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: ยซQuale segno ci mostri per fare queste cose?ยป. 19Rispose loro Gesรน: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. 20Gli dissero allora i Giudei: ยซQuesto tempio รจ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?ยป. 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesรน. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesรน, non si fidava di loro, perchรฉ conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sullโ€™uomo. Egli infatti conosceva quello che cโ€™รจ nellโ€™uomo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresimaย III
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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