NATI PER QUALCOSA DI BELLO E DI GRANDE
La liturgia di questa domenica inizia dal colore amaro della sofferenza di Giobbe, e l’angoscia dell’essere umano sulla terra. I suoi sono giorni da mercenario che vive solo per il salario. Un contrasto netto con il Vangelo, in cui Gesù lascia la sinagoga e va a casa di Simone, passaggio simbolico dell’inizio della Chiesa. Nella casa – dopo l’indemoniato della sinagoga – Gesù incontra l’umanità sofferente: la suocera di Simone è malata. Per la preghiera dei suoi, Gesù, mano nella mano, scaccia la febbre di questa donna. Lei è guarita, e le sue mani iniziano a servire. Cosa era quella febbre? Era ciò che teneva questa donna lontana dal servizio. Ossia dall’amore.
Infatti: perché guarire? A che scopo stare bene? La salute per la salute non è niente di notevole. Si guarisce per fare qualcosa di bello; altrimenti cosa?
Il racconto procede, e arriva il tramonto dello Shabbat, e delle sue norme: la gente fiˆnalmente può muoversi liberamente, e si è saputo dell’indemoniato – e forse della donna guarita: una folla si riversa in quella casa. È sempre così: quando nella Chiesa diamo segni di vita nuova, non sappiamo dove mettere le persone, arrivano tutti coloro che soffrono ossessioni e infermità . Questo inizia oltre il sabato, oltre l’impotenza della legge che non sa guarire. È il tempo nuovo di Gesù, il tempo dopo il sabato, quello in cui si risorge. E avvengono tante liberazioni e guarigioni.
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Ma anche qui: guarire perché? Il Signore Gesù si alza prima dell’alba, si nasconde e prega. Gesù nel deserto deve stare con il Padre, per ricevere il segreto di quel che sta succedendo. Tutti lo cercano, ed è ovvio: con tanto esito, ci si dovrebbe godere il successo. Niente affatto, la sua risposta è: «Andiamo altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là ; per questo infatti sono venuto!». Come ci si salva dalla vita da mercenari infelici di cui parlava Giobbe? Nell’intimità con il Padre, lì dove sgorga la nostra vera identità , scopriamo cosa conta veramente, e ci si smarca dalla trappola delle aspettative altrui. A pensarci: se Gesù fosse rimasto lì, a raccogliere il successo, da noi non arrivava. Di villaggio in villaggio è giunto al fondo della sua missione: salvare ogni uomo. Non solo Cafarnao.
UN’OCCASIONE PER AMARE. Installarsi e sopravvivere o andare oltre ed entrare nelle cose grandi? Come Gesù nel Vangelo, siamo stati fatti per ben altro che vivere per quattro carabattole. Siamo nati per fare qualcosa di bello e grande.
Quando un matrimonio diventa solo rassicurazione e sopravvivenza, diventa una cosa grigia. Ci si sposa per darsi la vita, non per tirare a campare. Quando il lavoro diventa solo mezzo per vivacchiare, ci si dimentica che è un’occasione per servire, per amare. E diventa robetta.
Tutto può essere una missione, se si conosce il Padre.
San Massimiliano Kolbe pensò che Auschwitz fosse un luogo dove compiere una missione. E illuminò quell’orrore con l’amore.
C’è sempre qualcuno da amare, qualcuno verso cui andare. C’è sempre. Si tratta di andare oltre.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della V Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 Febbario 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Gb 7, 1-4. 6-7;
- Sal. 146;
- 1 Cor 9, 16-19.22-23;
- Mc 1, 29-39.
Mc 1, 29-39
Dal Vangelo secondo Marco
29E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. 32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là ; per questo infatti sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 – 10 Febbraio 2018 2018
- Tempo Ordinario V
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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