Commento al Vangelo del 31 ottobre 2010 – don Mauro Pozzi

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Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parrocco della Parrocchia S. Giovanni Battista ad Arona, Novara.

DESIDERARE Lโ€™INCONTRO

Il vangelo di oggi ci parla ancora della preghiera descrivendocela come il desiderio di un incontro, la voglia di conoscere il Signore. La storia di Zaccheo รจ una metafora della nostra vita. Gesรน รจ una figura affascinante, anche per gli uomini di oggi. Cโ€™รจ perรฒ una folla che lo sottrae alla vista. La folla delle mille occupazioni che riempiono il nostro quotidiano, le innumerevoli distrazioni, il grande brusio che copre la sua voce. La piccola statura del pubblicano ricorda gli orizzonti limitati di chi non sa piรน alzare lo sguardo verso qualcosa di grande. Abbiamo ancora degli ideali? Molti messaggi suadenti ci suggeriscono che il massimo della vita รจ soddisfare immediatamente ogni desiderio, cercare la comoditร , avere tante cose e volerne sempre di piรน. Questo ci inchioda al presente e ci rende scontenti. Ci sembra di non avere abbastanza. La grande speranza dellโ€™uomo medio รจ vincere al superenalotto cosรฌ da potersi comprare la vita comoda che ci fanno sognare i pubblicitari. Ecco cosa significa essere piccoli di statura, non riuscire a vedere oltre la massa che intruppa, che trascina. La folla non incontra Gesรน, lo cerca come un fenomeno, lo segue finchรฉ moltiplica i pani e guarisce, ma rimane compatta nel suo conformismo. Zaccheo vuole qualcosa di piรน. Vuole un approccio personale, vuole uscire dal gregge dei pecoroni: vuole un ideale per crescere. Allora si arrampica sul sicomoro uscendo dal mucchio impersonale e il Maestro lo nota subito, perchรฉ lui non รจ un numero nella folla, รจ un uomo che desidera incontrarlo. Ecco la chiave. Se ci accontentiamo di guardare Gesรน da lontano, distrattamente, come i tanti personaggi famosi che non sono reali, ma figurine che appaiono in televisione o sui giornali, lui rimane uno sconosciuto. Se invece lo vogliamo incontrare davvero, dobbiamo desiderarlo, salire su un albero perchรฉ ci possa vedere. In altri termini dobbiamo farci trovare. Infatti il Signore bussa discretamente alla porta del nostro cuore, ma noi siamo impegnati a correre dietro al lavoro, ai mille desideri, non abbiamo tempo. E questo ci rende imprendibili. Fermati. Siedi in silenzio nella tranquillitร  della tua stanza, chiudi la porta ai rumori e sentirai. Hai mai chiesto a Gesรน di entrare nella tua vita? Bisogna volerlo e averne il coraggio. Infatti la vita di Zaccheo non รจ piรน la stessa, rinuncia alla sua aviditร , restituisce il maltolto, in una parola si converte, ma รจ pieno di gioia. Lo chiedo a me stesso e lo domando a ciascuno di voi: desideri veramente incontrarlo?

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