Prima Lettura
Gs 5, 9. 10-12
Dal libro di Giosuรจ.
In quei giorni, il Signore disse a Giosuรจ: ยซOggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egittoยป.
Gli Israeliti rimasero accampati a Gร lgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.
Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, ร zzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno. E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessรฒ. Gli Israeliti non ebbero piรน manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.
Commento
Il Signore si รจ preso cura del popolo nel deserto. Lo ha guidato, nutrito, protetto. Il popolo non ha sempre ascoltato la voce di Dio eppure il Signore ha mantenuto la sua promessa. La storia si ripete anche oggi. Lโuomo, a volte รจ di dura cervice. Dio lo nutre, lo protegge, lo cura. Lโuomo, spesso non ripaga con la fedeltร questo amore. Lโuomo deve abituarsi a vedere anche i piรน piccoli quotidiani miracoli invisibili. Un filo dโerba che cresce รจ un vero miracolo del Signore e cosรฌ ogni altra legge osservata dalla natura. La luce che ruota attorno alla terra con regolaritร cosรฌ alta รจ un miracolo del Signore. Oggi allโuomo manca questa visione di fede. Pensa che ogni cosa sia frutto di un caos primordiale.
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Seconda Lettura
2 Cor 5, 17-21
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, se uno รจ in Cristo, รจ una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo perรฒ viene da Dio, che ci ha riconciliati con sรฉ mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sรฉ il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro รจ Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perchรฉ in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Commento
La Parola di Dio quotidianamente vissuta ci rende nuove creature, vivificate dallo Spirito. Chi cammina con lo Spirito non puรฒ seguire le cose del passato. Si cammina con Dio giorno dopo giorno. Questo essere creature nuove non รจ per merito nostro ma per grazia di Dio e per i meriti di Cristo. Questo essere creature nuove avviene anche per il mistero della riconciliazione. Cristo Gesรน ha espiato i nostri peccati e cancellato le nostre colpe immolandosi per noi sulla croce. Qual รจ il fine di questa immolazione? La grazia della nostra riconciliazione.
Vangelo
Lc 15, 1-3. 11-32
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”ยป.
Commento
Questo vangelo ci dice tutta la differenza che cโรจ tra il cuore dellโuomo e il cuore di Dio. Il figlio pensa a cosa dire, a come scusarsi, a trovare un motivo per cui il padre lo debba riaccogliere in casa. Il Padre lo perdona. Non fa questo raggionamento. Fa solo festa. Il figlio รจ stato ritrovato. Il Padre lava il suo cuore da ogni ricordo, lo monda. Noi spesso scriviamo con stilo di ferro, come sul bronzo, le colpe dei fratelli e li ricordiamo anche dopo secoli. Il Padre mai ha smesso di essere padre e mai il figlio nel suo cuore non รจ stato figlio. Presto portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโanello al dito e i sandali ai piedi. Il figlio รจ rivestito della dignitร filiale.
Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato. Il padre aveva un figlio morto. Il figlio torna in vita. Si deve fare festa. ร questa la vera gravitร del peccato. Esso conduce nella morte. Se non si ritorna in vita con la conversione, il pentimento, la riconciliazione, si finirร nella morte eterna. Il padre gioisce perchรฉ il figlio suo รจ risorto. ร tornato in vita.
