Commento al Vangelo del 31 Maggio 2020 – p. Ermes Ronchi

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Pentecoste, un vento di santitร  nel cosmo

Padre Ermes Ronchi commenta il brano del Vangelo di domenica 31 maggio 2020.

La Pentecoste non si lascia recintare dalle nostre parole. La liturgia stessa moltiplica le lingue per dirla: nella prima Lettura lo Spirito arma e disarma gli Apostoli, li presenta come โ€œubriachiโ€, inebriati da qualcosa che li ha storditi di gioia, come un fuoco, una divina follia che non possono contenere. E questo, dopo il racconto della casa di fiamma, di un vento di coraggio che spalanca le porte e le parole. E la prima Chiesa, arroccata sulla difensiva, viene lanciata fuori e in avanti. La nostra Chiesa tentata, oggi come allora, di arroccarsi e chiudersi, perchรฉ in crisi di numeri, perchรฉ aumentano coloro che si dichiarano indifferenti o risentiti, su questa mia Chiesa, amata e infedele, viene la sua passione mai arresa, la sua energia imprudente e bellissima.

Il Salmo responsoriale guarda lontano: ยซDel tuo Spirito, Signore, รจ piena la terraยป. Una delle affermazioni piรน belle e rivoluzionarie di tutta la Bibbia: tutta la terra รจ gravida, ogni creatura รจ come incinta di Spirito, anche se non รจ evidente, anche se la terra ci appare gravida di ingiustizia, di sangue, di follia, di paura. Ogni piccola creatura รจ riempita dal vento di Dio, che semina santitร  nel cosmo: santitร  della luce e del filo dโ€™erba, santitร  del bambino che nasce, del giovane che ama, dellโ€™anziano che pensa. […]

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FEDELTร€ AL PROPRIO DONO

Ancora e sempre Pentecoste: quando ti senti perdonato e amato, e forse ancora di piรน dopo il tuo errore, รจ lui, lo Spirito. Quando davanti alla prova senti nascere l’umile rete di forza e pace, รจ ancora lui, lo Spirito.
Mentre erano chiuse le porte per paura dei Giudei… ecco qualcosa che ribalta gli apostoli, che rovescia come un guanto quel gruppetto bloccato dietro porte sprangate. Qualcosa ha trasformato uomini barcollanti in persone danzanti di gioia, “ubriache” di coraggio: รจ lo Spirito, fiamma, vento, terremoto su realtร  pericolanti e sbagliate, che lascia in piedi solo ciรฒ che รจ davvero solido.
รˆ accaduta la Pentecoste e si รจ sbloccata la vita! Quando segui le tue paure, la vita si chiude sempre. Paralizzata.
I discepoli hanno paura anche di se stessi e di come lo hanno rinnegato.
Eppure Gesรน viene.
In quel luogo manca l’aria, si respira dolore e una comunitร  si sta ammalando.
Eppure Gesรน viene.
Papa Francesco continua a ripetere che una chiesa chiusa, ripiegata, paurosa, รจ una chiesa malata.
Eppure Gesรน viene.

Perchรฉ il respiro di Dio non sopporta gli schemi e la loro logica matematica. La casa fu piena di un vento che accese il cuore, sposรฒ una libertร , consacrรฒ una diversitร .
Eโ€™ proprio dello Spirito dare ad ogni creatura una genialitร  propria, una santitร  unica, fatta solo per me. Io non devo essere l’opposto di me stesso, per essere santo: mi รจ stata data una manifestazione specifica dello Spirito. Egli fa della mia diversitร  una vera ricchezza.
Com’รจ possibile? Questo accade perchรฉ egli scende singolarmente su ognuno, e ciascuno deve essere fedele al proprio dono!
E se tu fallisci, se non realizzi ciรฒ che puoi essere, ne verrร  una disarmonia nel mondo intero, un rallentamento di tutto il cosmo verso la vita. Siamo perennemente immersi, e in viaggio, verso Dio.
A noi cosa compete? Accogliere quel respiro che ci trasforma, perchรฉ il mio piccolo io deve dilatarsi nell’infinito io divino.
E poi la missione: coloro a cui perdonerete saranno perdonati, coloro a cui non perdonerete non saranno perdonati.

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Il perdono รจ l’impegno dei benedetti dallo Spirito, donne e uomini, grandi e bambini.
Perdonate, che vuol dire: piantate piccole oasi di pace nei deserti di violenza; create strade di avvicinamenti, aprite porte e sentieri, e le paure spariranno. โ€œPerdonare significa de-creare il maleโ€ (Raimon Panikkar).
E infine gioca al rialzo, offre un di piรน: alitรฒ su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo.
In quella stanza chiusa e dallโ€™aria stagnante, entra il grande, ampio e profondo ossigeno del cielo.

Ancora e sempre il respiro di Dio che non sopporta gli schemi.
E come un tempo il Creatore respirava su Adamo, cosรฌ ora Gesรน soffia vita regalandoci il suo modo unico, originale, di amare e spalancare orizzonti, diversi e speciali, per ognuno di noi.

Fonte

AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: AvvenirePAGINA FACEBOOK

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