Commento al Vangelo del 31 luglio 2016 – mons. Vincenzo Paglia

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19514745932_eaeae50df7_o[ads2]In queste domeniche, che man mano hanno visto non pochi di noi uscire dalle cittร  per le vacanze, il Vangelo di Luca, settimanalmente, ci ha come coinvolti dentro un altro viaggio, quello di Gesรน. Con lui abbiamo attraversato cittร  e villaggi, abbiamo visto lโ€™elogio del centurione pagano che con passione prega per la guarigione del suo servo (non si tratta del figlio o di un familiare, ma โ€“ รจ qui la consolante stranezza โ€“ di un servo!); subito dopo ci รจ apparsa la compassione di Gesรน per la vedova che portava al cimitero il suo unico figlio e glielo restituisce vivo. Eppoi la lode dellโ€™amore di quella nota prostituta che non cessa di baciare e profumare i piedi di Gesรน, con grande scandalo di tutti.

Viene quindi il momento nel quale Gesรน confida ai suoi amici che sarร  messo a morte, ma risorgerร . รˆ lโ€™orizzonte finale presente giร  allโ€™inizio del suo cammino verso Gerusalemme. Un orizzonte segnato dal dramma: ma Gesรน non fugge. Sentiamo anzi lโ€™evangelista dire che โ€œsi diresse decisamenteโ€ verso la cittร  santa. รˆ il cammino indicato ad ogni discepolo: un cammino di pace, ma anche di lotta; una strada ove sconfiggere la solitudine, ove soccorrere chi รจ lasciato mezzo morto lungo la strada, ove fermarsi come Maria, la sorella di Marta e di Lazzaro, ai piedi di Gesรน. Ma Egli ci rende partecipi della sua figliolanza al punto da sconvolgere la tradizione di pietร  ebraica e ci fa chiamare Dio con il nome di Padre. รˆ bene ripercorrere, seppure con brevissimi cenni, i brani evangelici proposti in queste ultime domeniche: fare memoria significa voler bene e comprendere la saggezza che cโ€™รจ nel seguire Gesรน. Il Vangelo di questa diciottesima domenica ci fa piombare dentro uno dei nodi della vita quotidiana. Si apre con la domanda di due fratelli che chiedono a Gesรน di intervenire per una questione di ereditร . In effetti quanti parenti, di fronte ai testamenti, si guardano con ostilitร , pronti a prevaricare lโ€™uno sullโ€™altro per accaparrarsi la parte migliore! Gesรน rifiuta di intervenire a questo livello. Egli non รจ maestro di spartizioni. Egli interviene sui cuori non sullโ€™ereditร . Per quei due fratelli il vero problema non รจ nelle cose, ma nei loro cuori pieni di cupidigia. Gesรน, rivolgendosi a tutti, dice: โ€œguardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perchรฉ anche se uno รจ nellโ€™abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beniโ€. Come dire che la tranquillitร  non dipende dai beni, anche se consistenti. Gesรน non vuole disprezzare i beni della terra; sa bene quanto sono utili.

Ma chi poggia la ricerca della felicitร  solo su di essi, sbaglia di grosso; investe falsamente. La parabola che segue ne รจ lโ€™illustrazione. Il protagonista รจ un ricco proprietario al quale gli affari sono andati benissimo. Deve persino costruire altri fabbricati per mettervi lโ€™ingente raccolto. Il problema non รจ nella produzione della ricchezza, ovviamente, ma nel comportamento del proprietario. Per lui lโ€™accumulo dei beni per sรฉ โ€“ e al massimo per la sua famiglia โ€“ equivale alla tranquillitร  e alla felicitร . Ma cโ€™รจ una stoltezza nei suoi calcoli; ha fatto tutti i conti, ma ha omesso quello piรน importante, lโ€™ora della morte. Ha pensato ai suoi giorni, ma non allโ€™ultimo. E tutti sappiamo bene che con la morte non ci porteremo nulla dietro, se non lโ€™amore e il bene che abbiamo fatto. Dice lโ€™apostolo Paolo, nella Lettera ai Colossesi: โ€œPensate alle cose di lassรน, non a quelle della terraโ€ (3,2). Le cose di lassรน non sono quelle astratte, sono lโ€™amore e le opere buone che facciamo sulla terra. Queste sono le vere ricchezze che non saranno nรฉ consumate nรฉ toccate. I beni della terra possono essere utili per il cielo se sono sottomessi allโ€™amore e alla compassione. Se i nostri beni sono a disposizione dei poveri e dei deboli, essi diventeranno ricchezza vera per il cielo. Si potrebbe dire che dare i beni ai poveri significa metterli in banca al massimo dโ€™interesse. Chi accumula, non per sรฉ ma per gli altri, arricchisce davanti a Dio, assicura Gesรน. Nel nostro mondo, ove accumulare per sรฉ sembra divenuta lโ€™unica vera regola di vita, questo Vangelo suona di scandalo. In veritร  รจ la via piรน saggia per superare divisioni e scontri, e per costruire una vita piรน solidale e piรน felice.

mons. Vincenzo Paglia

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XVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 12, 13-21
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesรน: ยซMaestro, diโ€™ a mio fratello che divida con me lโ€™ereditร ยป. Ma egli rispose: ยซO uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?ยป.
E disse loro: ยซFate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perchรฉ, anche se uno รจ nellโ€™abbondanza, la sua vita non dipende da ciรฒ che egli possiedeยป.
Poi disse loro una parabola: ยซLa campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sรฉ: โ€œChe farรฒ, poichรฉ non ho dove mettere i miei raccolti? Farรฒ cosรฌ – disse -: demolirรฒ i miei magazzini e ne costruirรฒ altri piรน grandi e vi raccoglierรฒ tutto il grano e i miei beni. Poi dirรฒ a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripรฒsati, mangia, bevi e divรจrtiti!โ€. Ma Dio gli disse: โ€œStolto, questa notte stessa ti sarร  richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarร ?โ€. Cosรฌ รจ di chi accumula tesori per sรฉ e non si arricchisce presso Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 31 Luglio – 06 Agosto 2016
  • Tempo Ordinario XVIII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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