Commento al Vangelo del 31 gennaio 2016 – Michele Antonio Corona

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Questa pagina evangelica รจ strettamente congiunta con quella ascoltata e meditata domenica scorsa.
Il comportamento dei nazaretani, prima stupiti, poi stizziti ed infine minacciosi reagisce alle parole di Gesรน pronunciate nella sinagoga e successivamente alle menzioni profetiche evocate in riferimento a se stesso e in risposta alle obiezioni dei compaesani. Il brano รจ talmente connesso con la liturgia della domenica precedente che l’ultimo versetto di quella pericope diventa il primo di questa a forte testimonianza che si sottolinea un’intima congiunzione. Da notare che l’omelia di Gesรน non si รจ limitata alla frase riportata, ma essa ne fu il titolo o l’incipit. Infatti, l’evangelista sottolinea ciรฒ attraverso l’espressione “cominciรฒ a dire”.

Come รจ abitudine per la cultura antica, il titolo รจ il riassunto vivido di ciรฒ che l’oratore ha detto nel suo discorso. Spesso in una frase ripetuta piรน volta o usata come spot si riassumeva l’intero pensiero declinato in varie forme. Pertanto, “Oggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato” รจ il fulcro vitale dell’intera omelia del Maestro. Le parole da lui pronunciate provocano l’uditorio in modo eccezionale, al punto che gli astanti rimangono sbalorditi del modo e del contenuto delle sue parole.

[ads2] Uno degli elementi comuni ai vangeli sinottici รจ la novitร  delle parole di Gesรน, l’autoritร  inedita del suo modo di proclamare e l’efficacia del suo messaggio. Eppure, affianco a questo momento di popolaritร  e di successo si fa avanti il sentimento di curiositร  e sfiducia nei confronti di questo compaesano. รˆ quasi un atteggiamento antropologico comune: chi mi รจ pari non puรฒ ergersi su di me all’improvviso. Sebbene abbia titoli e prerogative per farlo, gli si ricorda l’origine e la sua storia personale.

La menzione di Giuseppe รจ inserita in questo contesto di ridimensionamento della parola di Gesรน. Il riferimento a Cafarnao appare, in una lettura continua del vangelo, piuttosto fuori luogo. Infatti l’episodio della liberazione dell’indemoniato avvenuta nella sinagoga della cittร  รจ narrata dal v. 31 in poi. Luca non commette un errore, ma sceglie di anticipare il rifiuto dei nazaretani rispetto al miracolo per mostrare come questa vicenda nel paese natale sia emblematica della sorte finale del Cristo. Non solo sarร  consegnato alla fine per mano dei suoi, ma in filigrana giร  a Nazareth all’inizio del ministero si puรฒ intravvedere la sorte del Messia. Quindi, sebbene l’episodio di Nazareth sia avvenuto cronologicamente dopo Cafarnao, diviene indicativo per focalizzare l’intera vicenda del Cristo dai primi passi fino a Gerusalemme.

Luca sembra presentare il DNA della vicenda del Messia che dona la sua parola e fa l’esegeta della Scrittura e della storia e, di fronte a ciรฒ, il rifiuto ostinato e violento dei suoi. Al versetto 24 si riporta la frase divenuta alquanto famosa “Nessun profeta รจ bene accetto in patria”. Una piccola variazione puรฒ trasmetterci qualcosa di suggestivo per la comprensione: “Nessun profeta รจ accettabile in patria”, sottolineando il fatto che l’ascolto della parola profetica richiede un superamento degli schemi antropologici e usuali. Proprio come per Elia ed Eliseo che superano i confini di Israele e si rivolgono a stranieri, non essendo stati accettabili per i propri connazionali. La parola di Gesรน diventa “accettabile” solo quando si supera il limite dell’appartenenza escludente.

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Chi pretende di ascoltare una parola di novitร  con la vecchiaia del cuore non riesce a sintonizzarsi con essa. Per dirla in termini moderni, รจ necessario attivare il bluetooth della propria mente, cuore e forze per agganciare il segnale emesso continuamente dalla Parola viva del Signore.

Il drammatico episodio finale richiama due altri racconti della vita di Gesรน: in primo luogo, ciรฒ che accadrร  alla fine della vita di Gesรน con la morte in croce; in seconda battuta, l’appena precedente racconto delle tentazioni. Il ciglio del monte qui e la parte piรน alta del tempio lร  sono i luoghi in cui Gesรน sceglie di abbracciare la sua missione. Una missione che non prevede la straordinarietร  del successo umano e riconosciuto, ma che richiede la capacitร  di dono e di veritร .

รˆ molto interessante la sottolineatura che “passando in mezzo a loro, si mise in cammino”. Gesรน non scappa o sfugge ai suoi attentatori, ma si “mette in cammino”. รˆ l’atteggiamento di chi non si ferma, di chi vuole incontrare nuove realtร , di chi protende verso il domani. Oggi si รจ adempiuta la Scrittura e questo permette di camminare e andare verso il domani. Gesรน non sta fermo, ingenuamente felice dell’evento, ma si muove verso altri lidi umani. La sua scelta di mettersi in cammino non รจ operata in segreto, ma la compie a partire da quelli che lo vogliono lapidare; infatti, passa in mezzo a loro, continua il suo cammino davanti ai loro occhi. Ad essi, a cui รจ stata rivolta la parola di salvezza, Gesรน offre un nuova opportunitร  di rimettersi in cammino con Lui.

Fonte: Qumran

Quarta Settimana del Tempo Ordinario

Lc 4, 21-30
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a dire nella sinagoga: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป.
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: ยซNon รจ costui il figlio di Giuseppe?ยป. Ma egli rispose loro: ยซCertamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafร rnao, fallo anche qui, nella tua patria!”ยป. Poi aggiunse: ยซIn veritร  io vi dico: nessun profeta รจ bene accetto nella sua patria. Anzi, in veritร  io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elรฌa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elรฌa, se non a una vedova a Sarรจpta di Sidรฒne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamร n, il Siroยป.
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della cittร  e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro cittร , per gettarlo giรน. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 31 Gennaio – 06 Febbraio 2016
  • Tempo Ordinario IV, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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