Commento al Vangelo del 30 luglio 2017 – Ass.ne Il Filo

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Si conclude la lettura del c. 13 di Matteo con il terzo discorso di Gesรน, il discorso sul regno di Dio. Le ultime tre parabole sono: il tesoro nascosto, il mercante che trova la perla, la rete da pesca.

Contro le tentazioni ricorrenti nella comunitร  ed esposte nelle parabole precedenti, lโ€™evangelista rimanda alla fedeltร  alla prima beatitudine (Mt 5,3), quella che permette al Regno di essere giร  una realtร  (โ€œdi essi รจ il Regno dei Cieliโ€) e allโ€™uomo di raggiungere la pienezza della felicitร  (โ€œbeatiโ€).

Lโ€™azione di vendere quel che si ha non รจ finalizzata ad una perdita, ma permette lโ€™acquisto di un tesoro nascosto… la perla di grande valore che causa gioia (avpo. th/j cara/j auvtoแฟฆ = per la gioia di luiโ€ฆ v. traduz lett.).

Gesรน non parla mai di sacrifici per il Regno, ma, al contrario, di gioia (mentre il termine sacrificio nel vangelo di Matteo appare solo due volte come atto contrario alla volontร  di Dio, Mt 9,13; 12,7, la gioia ricorre ben sei volte (Mt 2,10; 13,20.44; 25,21.23; 28,8).

Il Regno non diventa realtร  a forza di penosi sforzi da parte degli uomini, ma per un crescendo di gioia per la grandezza della scoperta fatta, che ridimensiona tutto quel che essi credevano che prima avesse valore.

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Nella lettera ai Filippesi, Paolo, dopo aver elencato tutti i motivi che prima di conoscere Gesรน credeva fonte di vanto, come la rigida osservanza religiosa, la fedeltร  alla Legge, cosรฌ conclude: โ€œquello che era per me un guadagno, lโ€™ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimitร  della conoscenza di Cristo Gesรน, mio Signore. Per lui, ho lasciato perdere tutte queste cose che considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in Luiโ€ (Fil 3,7-9).

Mentre lโ€™accoglienza delle beatitudini causa una pienezza di gioia, il rifiuto รจ fonte di tristezza, come nel caso del giovane ricco invitato da Gesรน a raggiungere la piena maturitร  diventando vero padrone dei beni che credeva di possedere ma che in realtร , erano essi a possedere lui.

Rifiutata la proposta di Gesรน, il giovane se ne andรฒ, triste; e la tristezza, sottolinea lโ€™evangelista รจ causata dallโ€™abbondanza dei beni: possedeva infatti molte ricchezzeโ€ (Mt 19,22).

Quando si trova il grande tesoro la gioia fa sรฌ che non si pensi piรน a quel che si รจ lasciato. Il rischio lo corrono coloro che hanno lasciato senza perรฒ trovare nulla come รจ il caso di Pietro che cosรฌ si lamenta: โ€œNoi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito: che cosa dunque ne avremo?โ€ (Mt 19,27).

La gioia non consiste nel lasciare tutto, ma nel trovare tutto.

Pietro e gli altri discepoli hanno lasciato tutto (Mt 4,18-22), ma sono ancora dominati dallโ€™ambizione, dalla supremazia (Mt 18,1) e non hanno ancora compreso la beatitudine della povertร .

Le immagini usate sono simili a quelle della parabola del grano e della zizzania. Anche qui non cโ€™รจ un giudizio, ma una constatazione.

I pesci vengono scartati in quanto marci, putridi perchรฉ senza vita come giร  espresso per lโ€™albero buono e lโ€™albero marcio (sapra. = saprร  = marci; v. anche in Mt 7,17-18 e in 12,33).

La fornace ardente indica la completa distruzione di quel che รจ giร  senza vita (pesci marci).

Pianto e stridore di denti immagini di fallimento e sconfitta totale.

Gesรน ha piรน volte parlato di un amore incondizionato da parte del Padre (Mt 5,43-48), ma questa offerta dโ€™amore diventa operativa ed efficace nellโ€™individuo solo se accolta e trasformata in altrettanto amore per gli altri.

Chi rifiuta dโ€™amare si chiude alla vita e marcisce.

Il sopraggiungere della morte fisica trova un corpo senza vita. รˆ quello che nellโ€™Apocalisse viene definita seconda morte (Ap 20,14; 21,8) e che Giuda nella sua lettera definisce come alberi morti due volte perchรฉ senza frutto e sradicati (Giuda 12).

Al termine delle sette parabole del Regno raccolte e strutturate dallโ€™evangelista, questi giustifica il proprio lavoro.

Nel comportamento di uno scriba divenuto discepolo cโ€™รจ probabilmente il ritratto dellโ€™autore del vangelo (caratteristica del vangelo di Matteo sarร  proprio quella di riferirsi costantemente allโ€™AT per illuminarlo con lโ€™insegnamento di Gesรน).

La dichiarazione di Gesรน รจ sorprendente e ironica. Lo scriba era il maestro per eccellenza, colui che insegnava agli altri.

Se vuol comprendere la nuova realtร  del Regno il maestro deve diventare scolaro e mettersi di nuovo ad apprendere.

Tutta la sua scienza non gli รจ sufficiente per riuscire a comprendere la novitร  portata da Gesรน.

Per questo Gesรน sottolinea che dal tesoro si estraggono prima le cose nuove (kaina. = kainร  = cose nuove) e poi le antiche (palaia, = palaiรก =cose antiche).

Cโ€™รจ la proposta di una prioritร  (prima le cose nuove) tra il messaggio di Gesรน che fonda direttamente la Nuova Alleanza e quello di Mosรจ, mediatore dellโ€™Antica Alleanza.

Il messaggio di Gesรน ha la precedenza sullโ€™antico che ha validitร , per noi cristiani, solo in ciรฒ che รจ conforme allโ€™insegnamento del Cristo.

Riflessioniโ€ฆ

  • Senza similitudini, la ragione segna il passo: la veritร , tutta intera, le sfugge e sposta orizzonti, specie quella Altra, anticipazione di etร  dellโ€™avvenire: del tempo ultimo che sarร  e forse anche di quello penultimo.
  • Il Regno dei Cieli รจ simileโ€ฆ E, oltre lโ€™evidenza abbagliante ed imperiosa, la similitudine diviene appagante, propria dellโ€™uomo che si accosta e dinamico vede e vive la vita del Regno. Per il quale vale la penaโ€ฆ
  • rischiare tutto, vendere tutto per porlo in cima ai valori, per assegnargli il giusto prezzo e porlo alla luce, in vista, nel Campo del mondo, perchรฉ sia ammirato, e alla fine compreso, partecipato, come tesoro, fonte sicura e inesauribile di vita per sรฉ e per i compagni di vita viandanti alla ricerca di beni preziosi e vitali.
  • Va pertanto cercato, scoperto, acquistato, e poi mostrato e vissuto: รจ una situazione di vita che dona significati ad esistenze nel tempo ed oltre il tempo.
  • Anche una perla รจ simileโ€ฆ Una perla di gran valore, che riflette luce di vita.
  • Anche per essa vale la pena vagliare ogni possibilitร , per andare oltre ognuna e sperare solo in essa: รจ il valore del Regno che si propone come unica possibilitร  di autentica umanitร , fondamento e generatore di altri valori: giustizia, eguaglianza, libertร , dignitร .
  • Il dinamismo del Regno va anche verso le fasi penultime ed ultime della sua attuazione. Valutazioni e processi di significazioni, tutto diventa oggetto di stima: gli sforzi di ricerca, gli impegni di adesione, rinunce e conquiste per comprendere, per far parte e vivere del Regno dei Cieli. Incondizionati gli inviti ed accoglienze, totalizzanti le scelte, umanizzanti le adesioni a proposte divine per sperimentare i momenti del Regno.
  • Per rivivere la pienezza della gioia quando si lascia tutto da parte, quando si pone a lato ogni sicurezza. E si veste le vesti della povertร  di Francesco, ormai ricchi di ereditร  duratura, ormai beati per il possesso di tesori e perle di unico valore, sicuri di aver ritrovato e acquisito valori perenni.
  • Tutto appare nuovo, perchรฉ liberante, perchรฉ dono e risposta di Dio e dellโ€™uomo: le similitudini svelano inviti reconditi, eterni desideri divini di salvezza, oltre norme ed antichi precetti.
  • Vaโ€™, vendi quanto possiedi e compra il Nuovo tesoro; vendi e compra la perla, perchรฉ preziosa. Sono le proposte per il Nuovo Regno, che segnerร  la singolare storia di Dio, oltre quella del tempo del grano misto a zizzania, e dei cesti colmi di pesci buoni e cattivi.
  • Un Regno esclusivo รจ il traguardo di percorsi accidentati e tortuosi, superamento di mali intrecciati nella storia degli uomini.

Fonte

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XVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 13, 44-52
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซIl regno dei cieli รจ simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli รจ simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli รจ simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando รจ piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Cosรฌ sarร  alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarร  pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?ยป. Gli risposero: ยซSรฌยป. Ed egli disse loro: ยซPer questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose anticheยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 30 Luglio – 05 Agosto 2017
  • Tempo Ordinario XVII, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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