III Domenica dopo Pasqua
Resta con noi, Signore, si fa sera
Stando al racconto del Vangelo, siamo sempre nella giornata della domenica di Resurrezione, come a ricordarci che quel giorno non ha piรน fine anche per noi.
Ovunque, quel giorno, si parlava di Gesรน, a diritto e a rovescio, come del resto si fa oggi.
Non si riesce a comprendere come tanti non credano nella resurrezione di Gesรน e nella propria.
Vivono nella convinzione che la vita sia un breve passaggio su questa terraโฆ senza un domaniโฆsenza una ragione che giustifichi gioie e tante sofferenze!
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Ma domandiamoci: se non ci fosse la certezza che anche noi un giorno risorgeremo, sperando nella Gloria del Cielo, che senso avrebbe nascere e vivere? Un poco come affaticarsi a fare una squadra che ad un certo punto finisce e si dissolve senza alcuna possibilitร di continuitร .
Che senso avrebbe soffrire o lottare?
ร nella nostra natura โ o cosรฌ dovrebbe essere โ sapere che non stiamo percorrendo la vita senza un traguardo, ma โ anche se non crediamo โ parliamo, lavoriamo, soffriamo, gioiamo sempre con lโocchio teso al domani. Quale domani?
Ci aiuta in questa riflessione il racconto del due discepoli di Emmaus, che stavano allontanandosi da Gerusalemme, delusi, dopo la morte del Maestro, che avevano amato, seguito, in cui avevano creduto. โDue discepoli โ racconta lโevangelista Luca โ โฆ conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesรน in persona si accostรฒ e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.โ
ร quello che capita a tanti di noi, quando siamo in difficoltร , emotivamente turbati, sentendoci tremendamente soli: quella solitudine che รจ il piรน grande dolore che noi uomini possiamo provare.
Non la solitudine, piena di Presenza di Gesรน, capace di infondere unโincredibile serenitร , o di chi vive con lo sguardo al futuro, che รจ nella vita eterna con Dio, trovando la forza, sempre, di dare una ragione alle sue azioni, alle sue fatiche ed alle sue sofferenze, ma una solitudine che รจ isolamento, senso di abbandono, incomunicabilitร
E Gesรน disse loro: โChe sono questi discorsi che state facendo tra voi durante il cammino?โ.
Si fermarono con il volto triste e uno di loro, di nome Cleopa, gli disse: โTu solo sei cosรฌ forestiero in Gerusalemme da non sapere ciรฒ che vi รจ accaduto in questi giorni?โ.
Domandรฒ: โChe cosa?โ. Gli risposero: โTutto ciรฒ che riguarda Gesรน Nazareno, profeta potente in parole ed opere, davanti a Dio e a tutto il popolo: come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi lโhanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele. Con tutto ciรฒ sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne delle nostre ci hanno sconvolti. Recandosi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di avere avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli รจ vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma Lui non lโhanno vistoโ..
Sono due discepoli smarriti, come spesso siamo noi, ma a cui sono giunte voci di qualcosa da loro ritenuto impossibile: la resurrezione, un Evento divino, inconcepibile per il nostro โbuonsensoโ, ma che, se fosse vero โ ed รจ vero! – darebbe alla loro e nostra vita la gioia piena, di chi sa che la vita va oltre il โquiโ ed โoraโ. In questa ridda di emozioni sospese, Gesรน si manifesta, conducendoli per mano nella conoscenza delle Scritture.
E Gesรน disse: โStolti e tardi di cuore nel credere alle parole dei profeti. Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze, per entrare nella gloria?โ. E, cominciando da Mosรจ e da tutti i profeti, spiegรฒ loro le Scritture, in ciรฒ che si riferiva a Luiโฆโ
La Parola di Gesรน ascoltata e accolta, ieri come oggi, puรฒ aprire i cuori e illuminare le menti!
Il racconto รจ commovente, perche ha parole che sono tante volte sulle nostre bocche, espressione della nostra necessitร di essere certi che Lui รจ con noi, il Vivente.
Quante volte questa preghiera sale spontanea alle nostre labbra, quando ci sentiamo soli o smarriti!
โQuando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare piรน lontano. Ma essi insistettero:
โResta con noi, Signore, perchรฉ si fa sera e il giorno giร volge al declinoโ.
Ma la gioia puรฒ essere piena solo con la rivelazione di Chi Lui รจ per noi, con cui il Vangelo chiude questo incontro: โGesรน entrรฒ per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese del pane, diede la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparรฌ dalla loro vista. Ed essi dissero lโun lโaltro: โNon ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando spiegava le Scritture?โ (Lc. 24, 13-35)
Eโ davvero commovente la delicatezza con cui Gesรน ci mostra quanto ci sia vicino!
Questa รจ la vera Pasqua di ogni giorno, per noi che tante volte camminiamo nella vita con la delusione dei due che ritornavano ad Emmaus. Ha detto Papa Francesco che โla vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra โEmmausโ, voltando le spalle al disegno di Dio. Ma Gesรน ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della fede e della speranzaโ.
Con lui preghiamo per noi e per i nostri fratelli di riscoprire โla grazia dellโincontro trasformante con il Signore risorto. Cโรจ sempre una Parola di Dio che ci dร lโorientamento dopo i nostri sbandamenti; e attraverso le nostre stanchezze e delusioni cโรจ sempre un Pane spezzato che ci fa andare avanti nel nostro camminoโ.
Ed รจ il mio augurio โฆ per noi, che, troppo spesso, per la nostra poca fede, tanto somigliamo ai due discepoli di Emmaus โtristiโ, ma poi capaci diโandareโ, dopo aver incontrato davvero il nostro Signore!
Antonio Riboldi โ Vescovo
www.vescovoriboldi.it
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III Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 2, 14. 22-33; Sal 15; 1 Pt 1, 17-21; Lc 24, 13-35
Lc 24, 13-35
Dal Vangelo secondo Luca
13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome รmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesรน in persona si avvicinรฒ e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
17Ed egli disse loro: ยซChe cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?ยป. Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clรจopa, gli rispose: ยซSolo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciรฒ che vi รจ accaduto in questi giorni?ยป. 19Domandรฒ loro: ยซChe cosa?ยป. Gli risposero: ยซCiรฒ che riguarda Gesรน, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autoritร lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso.
21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciรฒ, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli รจ vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non lโhanno vistoยป. 25Disse loro: ยซStolti e lenti di cuore a credere in tutto ciรฒ che hanno detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?ยป.
27E, cominciando da Mosรฉ e da tutti i profeti, spiegรฒ loro in tutte le Scritture ciรฒ che si riferiva a lui. 28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare piรน lontano. 29Ma essi insistettero: ยซResta con noi, perchรฉ si fa sera e il giorno รจ ormai al tramontoยป. Egli entrรฒ per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparรฌ dalla loro vista.
32Ed essi dissero lโun lโaltro: ยซNon ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?ยป. 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: ยซDavvero il Signore รจ risorto ed รจ apparso a Simone!ยป. 35Ed essi narravano ciรฒ che era accaduto lungo la via e come lโavevano riconosciuto nello spezzare il pane.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 30 Aprile – 06 Maggio 2017
- Tempo di Pasqua III, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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