Commento al Vangelo del 3 maggio 2018 – Paolo Curtaz

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Celebriamo la memoria dei santi Filippo e Giacomo, i cui corpi sono venerati nella Chiesa dei dodici apostoli a Roma.

Che senso dellโ€™ironia ha lo Spirito nel mettere insieme due santi cosรฌ diversi! Filippo, discepolo del Battista, il cui nome e le amicizie denunciano una provenienza meticcia, capofila di coloro che si aprono al dialogo con i pagani, รจ celebrato insieme a Giacomo il minore, cugino di Gesรน, che sostituirร  Giacomo il primo apostolo ucciso, alla guida della comunitร  di Gerusalemme, piuttosto conservatore.

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Eppure cosรฌ รจ la Chiesa, fatta di progresso e innovazione nella tradizione e nella tutela del deposito della fede. Filippo e Giacomo sono come i due simboli, le due facce della Chiesa che, sempre, รจ chiamata a non tradire o svendere il prezioso tesoro del vangelo consegnatoci da Cristo e, nel contempo, a non arroccarsi o chiudersi al mondo.

Cosรฌ, in questi duemila anni, la Chiesa รจ riuscita, bene o male, a restare fedele al mandato del Signore, confrontandosi con le svolte della Storia conservando lโ€™essenziale e mutando il provvisorio.

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Che i due apostoli, cosรฌ diversi nelle loro sensibilitร  e nella loro storia personale, ci insegnino a difendere la diversitร  allโ€™interno della Chiesa, senza adottare logiche mondane che tradiscono lโ€™equilibrio creato dal Maestro Gesรน.

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

Gv 14, 6-14
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, disse Gesรน a Tommaso: ยซIo sono la via, la veritร  e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete vedutoยป.
Gli disse Filippo: ยซSignore, mostraci il Padre e ci bastaยป.
Gli rispose Gesรน: ยซDa tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre รจ in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre รจ in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In veritร , in veritร  io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirร  le opere che io compio e ne compirร  di piรน grandi di queste, perchรฉ io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farรฒ, perchรฉ il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farรฒยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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