Commento al Vangelo del 3 Gennaio 2021 – Massimiliano Arena

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Torna in questa Seconda Domenica dopo il Natale, quasi una domenica transitoria tra il Natale e lโ€™Epifania, spesso sotto tono, il Prologo di Giovanni. Eppure esso, nellโ€™intreccio con le altre due letture di oggi, offre una riflessione profonda sul nostro essere cristiani e credenti in Cristo nella storia di oggi.

Potremmo suddividere la riflessione in tre parti: chi รจ Dio, chi รจ lโ€™uomo, cosa fa Dio per lโ€™uomo.

Chi รจ Dio? Egli si presenta come il โ€œprincipio di tuttoโ€. La Genesi nel primo versetto usa la stessa espressione, gli antichi Filosofi greci cercavano โ€œlโ€™Archรจโ€ il principio da cui tutto ha inizio. Esso รจ Dio

Possiamo dire che Dio รจ il principio, il senso delle cose, รจ la Veritร  con cui misurare tutte le altre cose, รจ la Felicitร  con cui misurare tutte le nostre felicitร , รจ lโ€™ansia di ricerca con cui misurare il nostro desidero di cose belle. Come far si che Dio sia tutto ciรฒ? Cercando i suoi segni, la sua presenza in ogni cosa, anche lontana da Lui, come se tutto parlasse di Lui, trovare in tutto e in tutti i segni di Dio che ci chiamano alla Vita, alla Missione, allโ€™Amore. Cercare la Sua Parola, perchรจ essa crea, ricrea dopo che lโ€™uomo distrugge, ed in essa confrontarci, interrogarci sulla veritร , felicitร , desideri.

Nulla di ciรฒ che esiste nellโ€™umano รจ lontano da Dio perchรจ โ€œTutto รจ stato fatto da Luiโ€ฆe niente gli รจ lontanoโ€.

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Chi รจ lโ€™uomo? Il Prologo ad un certo punto, dopo tanta poesia su Dio, smette di parlare di Dio e parla dellโ€™uomo, con lโ€™espressione โ€œVenne un uomo mandato da Dioโ€. Ci dice che Dio per parlare agli uomini, per interagire con la vita degli uomini, lo fa attraverso altri uomini. Dio sceglie delle storie, non le migliori spesso, per parlare di Amore ad altre storie. La sua storia di Amore si intreccia con la storia degli uomini attraverso storie di uomini. Non รจ un gioco di parole, รจ la veritร  profonda e bella di Dio che riempie di meraviglia la vita dellโ€™uomo, tanto appunto da decidere di farsi uomo perchรจ la nostra vita prendesse il massimo della dignitร .

Cosa fa Dio per lโ€™uomo? Dio ama la sua creatura, Dio ci ama, sempre, anche quando non ci accorgiamo del Suo Amore, quando ci allontaniamo, lo mandiamo via, lo rinneghiamo. Il testo ci dice che Egli venne โ€œNella sua casaโ€ la storia degli uomini e โ€œla sua genteโ€ noi stessi non lo abbiamo accolto. Eppure non fa marcia indietro, non scappa via. Qui due profonde domande sul come viviamo noi la storia: noi accogliamo Dio, lo vediamo nella storia? Noi accogliamo ed amiamo gli altri nonostante non meritano secondo le nostre logiche?

Qui ci sarebbe da aprire una parentesi profonda sulla pastorale, sul come interagiamo nelle nostre parrocchie, diocesi, con i lontani, come cerchiamo i lontani, come viviamo la relazione verso coloro che non sono della โ€œcerchiaโ€.

Dio ama lโ€™uomo peccatore perchรจ lโ€™uomo peccatore ami lโ€™altro uomo peccatore, certi che Dio da sempre nuove possibilitร . Il testo dice โ€œNon da sangue ma da Dio nasceโ€, non secondo i parti umani, ma secondo la rinascita in Dio, che รจ sempre possibile, anche se sei avanti con lโ€™etร , anche se la tua vita รจ piena giร  di fallimenti, puoi sempre rinascere in Dio, come ricordava il caro Nicodemo sempre nel Vangelo di Giovanni (Cfr Gv3).

Dio allora si fa carne, abita, prende dimora nella storia dellโ€™uomo, per parlare faccia a faccia, ma la sua dimora non รจ fissa, non regale, non rigida, ma una tenda, capace di muoversi li dove lโ€™uomo necessita, di spostarsi insieme allโ€™uomo, corrergli dietro. E noi? Corriamo dietro i fratelli, portiamo amore ai fratelli li dove hanno bisogno e quando non lo meritano?

โ€œGrazia su graziaโ€, si chiude cosi il testo, un eccesso di amore riempie la nostra storia. Con Dio che intreccia la nostra storia ogni storia umana non รจ mai chiusa, finita, fallita, puรฒ sempre rinascere, perchรจ come dirร  San Paolo โ€œdove abbonda il peccato sovrabbonda la graziaโ€.

Nella Prima Lettura del Libro del Siracide si parla della Sapienza che fissa la sua tenda tra gli uomini. La tenda in cui noi troviamo Sapienza, senso perduto, il senso di Dio nel senso perduto umano, il sapore nel nostro non sapore.

Nella Seconda Lettura della Lettera agli Efesini, un testo ripetuto piรน volte nei vespri, siamo chiamati โ€œpredestinatiโ€, cioรจ da sempre scelti da Dio per stare con Cristo, in Cristo. La vita umana ha dignitร  oltre misura con Dio.

รˆ possibile trovare commenti e riflessioni su www.massimilianoarena.net e su www.facebook.com/VangeloSocial

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Fonte – A cura di Massimiliano Arena

Sono nato il 16 Settembre del 1984 a Manfredonia (Provincia di Foggia- Puglia), una meravigliosa cittร  di cui sono innamorato, incastrata tra il blu cristallino del mare Adriatico ed il verde delle montagne del Gargano che proteggono le sue spalle.
Dopo un percorso di ricerca vocazionale verso il sacerdozio ho deciso di vivere il mio impegno nella societร  e nella Chiesa da laico. […]

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