Commento al Vangelo del 3 Gennaio 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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Che senso ha tutto questo?

Come racconteremo in futuro a chi non lโ€™ha vissuto direttamente quello che sta succedendo in questo periodo storico? Non solo โ€œcosaโ€ racconteremo, cioรจ non solo i fatti (che molti sono ancora da accadere), ma come racconteremo il modo in cui li abbiamo vissuti, cosa ci hanno insegnato e come ne siamo usciti interiormente, sia come singoli che come comunitร ? E alla fine che significato daremo a tutto questo?

Cโ€™รจ uno spot pubblicitario in televisione questi giorni che immagina due genitori, in un futuro prossimo, raccontano ai loro bambini il periodo del virus con le restrizioni e come le hanno superate. Questi genitori usano il tono positivo di chi vuole trasmettere il bene imparato e i motivi di speranza per il futuro e non solo le difficoltร .

Quando gli evangelisti hanno scritto i 4 vangeli che conosciamo, i fatti storici di Gesรน di Nazareth erano passati da almeno 30 anni. In mezzo cโ€™era stata tutta la crescita della prima comunitร  cristiana, cโ€™erano stati i primi problemi del primo gruppo di discepoli che hanno dovuto affrontare il processo di comprensione di quello che era successo e anche le ostilitร  esterne. Quando anche lโ€™evangelista Giovanni, che secondo gli studiosi รจ lโ€™ultimo a scrivere il suo vangelo, stende il resoconto della vita del suo amico e maestro Gesรน, cโ€™รจ stato un lungo periodo in cui lui e la comunitร  cristiana hanno cercato di rielaborare i fatti storici, hanno ripensato i gesti e le parole che forse in un primo momento non erano cosรฌ chiari. E poi lโ€™azione dello Spirito Santo ha pian piano lavorato nel cuore e nella mente di Giovanni per portarlo a quellโ€™altezza giusta (come unโ€™aquila che tradizionalmente รจ il simbolo del quarto evangelista) per vedere la vicenda di Gesรน nella sua completezza anche prima degli stessi eventi storici sperimentati in prima persona.

Questa domenica la liturgia ci fa ascoltare ancora una volta (come la mattina del giorno di Natale) il cosiddetto โ€œprologoโ€ al Vangelo che lโ€™evangelista premette alla narrazione dei fatti di Gesรน. Sono 18 versetti che nel primo capitolo fanno iniziare tutta la vicenda non in un contesto storico, ma fuori dalla storia, direttamente nellโ€™eternitร  di Dio.

โ€œIn principio era il Verboโ€ฆโ€, scrive san Giovanni, e in quel โ€œprincipioโ€ si richiama la prima parola della Genesi quando viene narrata la creazione. Siamo fuori dal tempo, dentro Dio stesso che รจ principio di ogni cosa cosรฌ come della stessa storia di Gesรน di Nazareth. Giovanni in quel suo โ€œprologoโ€ mette quel che lui ha capito della storia di Gesรน dopo averla vissuta, pregata e testimoniata. Potremmo dire che quellโ€™inizio del Vangelo รจ in fondo la fine del cammino di fede di Giovanni, tutto quello che lui ha capito della storia di Gesรน. Nel prologo cโ€™รจ la conclusione del cammino di fede riguardo Gesรน, uomo vero e storicamente vissuto in un contesto particolare, ma che dentro fin dallโ€™inizio aveva tutto Dio, tutta la luce e la vita di Dio.

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Queste righe che stanno allโ€™inizio del racconto sono molto dense di significato e cosรฌ cariche si fede che non รจ facile leggerle velocemente e capirle tutte. Non bisogna avere fretta di capire queste parole in ogni loro parte, ma sono parole da cui farsi prima di tutto avvolgere, sono una testimonianza di fede che puรฒ contagiare la nostra fede.

Giovanni comprende che nella vita storica di Gesรน cโ€™รจ tutto Dio, tutto il desiderio di Dio di comunicare con lโ€™uomo, di abbattere ogni distanza tra la nostra piccolezza e la sua grandezza, e illuminare cosรฌ le nostre tenebre, anche le tenebre che stiamo vivendo in questo periodoโ€ฆ
Come racconterรฒ io questo periodo che sto vivendo oggi? Me lo domando principalmente come cristiano. Voglio credere che se coltiverรฒ nella mia vita lโ€™incontro con Gesรน Cristo attraverso il Vangelo, allora sarรฒ capace di leggere anche dentro queste tenebre la luce e la vita di Dio. Non sono ancora in grado di dire che tutto mi รจ chiaro, anche perchรฉ io come tutti ci sono ancora dentro. Leggendo e meditando queste parole del prologo, spero davvero che come la Parola dโ€™amore di Dio non รจ rimasta chiusa nel cielo ma si รจ fatta carne, si รจ fatta visibile e storica in modo che potesse essere sperimentata in Gesรน, cosรฌ anche per me lo sarร  nella mia storia. Anchโ€™io e cosรฌ anche tutti gli altri potremo raccontare questi giorni con una speranza e un senso profondo di vita, dicendo che davvero le tenebre non hanno prevalso sulla luce e โ€œin lui รจ la vita e la vita รจ la luce degli uominiโ€. E questa luce รจ Gesรน.


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)

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