Dio fa nuove tutte le cose
Questa domenica Luca descrive la scena introduttiva al ministero pubblico di Gesรน, che inizia subito con uno scontro. In un certo senso Egli provoca la situazione perchรฉ proprio a Nazareth, sua terra dโorigine, proclama la propria identitร messianica profetizzata nella Scrittura.
Perchรฉ cominciare da uno scontro?
Allโorigine della nuova vita โ la vita di fede, ossia della relazione con Dio โ รจ un passaggio obbligatorio. Non si puรฒ mettere dโaccordo ciรฒ che nasce dalla carne e ciรฒ che nasce dallo Spirito, scriverร Giovanni nel suo vangelo; a Nazareth Gesรน deve rompere con la patria e con le sue origini. Non รจ possibile seguire Dio se non rinascendo, lasciandosi portare verso una nuova โidentitร โ. Per Simone di Giona lโincontro con Gesรน rappresenta il cambio del nome indicante la sua nuova nascita. Cristo proclama la sua nuova vita entrando in rotta di collisione, in un certo senso definitiva, con i propri concittadini.
La salvezza, nella Bibbia, comincia con Abramo, chiamato a uscire dalla casa paterna. Dio con noi deve fare una cosa nuova che non segue i presupposti, non si basa su ciรฒ che eravamo nellโinfanzia. Questa รจ anche la domenica in cui leggiamo lโinno alla caritร di San Paolo che parla di amore, di bellezza, della caritร meravigliosa che viene da Dio: se vogliamo vivere unโesistenza cristiana, dobbiamo capire che, per entrare nelle cose di Dio, รจ necessario rompere con ciรฒ che nasce dalla carne; non significa negare la realtร della carne, lโamore per la nostra creaturalitร , ma capire che cโรจ un di piรน. Molto di piรน.
Lโuomo si spiega solo con la Grazia e solo la Grazia compiutamente spiega lโuomo. La Grazia รจ la mia luce piรน autentica, ovvero lโamore che Dio ha per me e la sua gratuitร nei miei confronti: la Grazia mi comunica chi sono io per Lui. Gesรน entra in rotta di collisione con lโidea che i nazareni hanno di lui: deve smettere di essere โil figlio di Giuseppeโ, ciรฒ che era stato nellโinfanzia per loro e svelare il proprio segreto.
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Tutti noi dobbiamo scoprire il nostro segreto personale, il nostro rapporto con Dio, scoprirci figli del Padre. Tutti noi abbiamo nella nostra storia una matrice di Grazia, qualcosa di meraviglioso che in Dio รจ conservato e in noi si svela quando iniziamo a camminare secondo le sue strade. Le opere di Dio โ la caritร di cui parla appunto la seconda lettura โ compaiono in noi solamente quando nasciamo in Lui e smettiamo di obbedire alle nostre categorie, a quelle dellโinfanzia. Esiste una veritร piรน grande che il mondo non conosce, nessuno di noi: una veritร bella, luminosa, conservata in Dio, svelata da Dio e che dobbiamo assumerci per diventare altro, qualcosa di diverso. Numerosi Santi hanno dovuto lasciare la casa paterna; lโesempio piรน noto รจ quello di Francesco dโAssisi. Anche noi dobbiamo smettere di obbedire alle alleanze che abbiamo stabilito in questo mondo, di essere ciรฒ che gli altri si aspettano da noi per essere chi veramente siamo.
Dio rivela a noi stessi la sua Grazia, senza la quale non possiamo spiegare la nostra vita. Un matrimonio si salva solo se gli sposi entrano nella logica della Grazia del sacramento ed escono dalle rispettive famiglie. Un sacerdote รจ pienamente se stesso se si dona completamente a Dio ed รจ pienamente strappato a ciรฒ che era prima di accogliere la vocazione. Noi non siamo ciรฒ che eravamo da bambini: troppa gente resta sempre il fratello, la sorella di qualcuno, in relazione a tutta quella serie di motti e racconti che si porta dietro sin dallโinfanziaโฆ
Tu sei il figlio di Giuseppe?
No, io sono molto di piรน, sono una creatura nuova.
Dio non fa cose nuove: fa nuove tutte le cose.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
QUARTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 Febbraio 2019 anche qui.
Lc 4, 21-30 Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a dire nella sinagoga: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป. Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: ยซNon รจ costui il figlio di Giuseppe?ยป. Ma egli rispose loro: ยซCertamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafร rnao, fallo anche qui, nella tua patria!”ยป. Poi aggiunse: ยซIn veritร io vi dico: nessun profeta รจ bene accetto nella sua patria. Anzi, in veritร io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elรฌa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elรฌa, se non a una vedova a Sarรจpta di Sidรฒne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamร n, il Siroยป. All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della cittร e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro cittร , per gettarlo giรน. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.Fonte: LaSacraBibbia.net
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