Se per definirsi โpastoreโ, Gesรน ha avvertito il bisogno di specificare che si tratta di โquello belloโ, allo stesso modo qui per definire se stesso come โviteโ, egli sente il bisogno di aggiungere questo particolare attributo, che lo caratterizza come โla vite veraโ. Pertanto, non si tratta di una โviteโ qualsiasi, ma di quella โveraโ: questi รจ Gesรน. Perchรฉ questa rivendicazione? ร evidente qui lo sfondo veterotestamentario dellโimmagine della vite e della vigna, con cui piรน volte viene identificato Israele.
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ร intenzione del Signore non solo di appropriarsi dellโimmagine, ma anche e soprattutto di evidenziarne il compimento. La vigna, scelta da Dio e da lui preparata con cura (Israele), trova il suo compimento nella persona di Gesรน di Nazaret, la vera vite, di cui vignaiolo e padrone รจ il Padre stesso. Si sta parlando, in altri termini, del raggiungimento del progetto di Dio nellโopera di amore realizzata dal Figlio, il suo pieno compimento in Gesรน.
Egli รจ โla vite veraโ, curata premurosamente dal Padre celeste. Colpisce che coloro che sono ancorati a questa โviteโ non solo vi appartengono in qualitร di โtralciโ, ma posseggono una specifica qualitร , definita come โpurezzaโ(ยซvoi siete giร puriยป; v. 3a), motivata dallโannuncio della Parola (v. 3b). Ai tralci non resta che rimanere uniti alla vera vite, per essere esattamente tralci, che portano molto frutto e che vivono, di conseguenza, la relazione del discepolato. Il verbo maggiormente presente in questa straordinaria dialettica dโamore tra la vite e i tralci รจ, per lโappunto, il verbo โrimanereโ (7 ricorrenze).
Esso esprime in modo meraviglioso il senso dellโappartenenza piena e totale alla vite, che รจ il Cristo Signore. Tra gli altri verbi, alcuni (tagliare, potare, raccogliere, gettare, bruciare) sintetizzano lโazione del Vignaiolo nei confronti dei tralci; altri (portare frutto, non poter far nulla, chiedere, volere) esprimono lโidentitร straordinaria del discepolo, il quale, poichรฉ amato e curato dal Padre, รจ chiamato a portare frutto e glorificare il Padre di Gesรน. Portare molto frutto e divenire, di conseguenza, sempre piรน discepoli del Signore: questo รจ lโunico modo per rendere gloria al Padre che รจ nei cieli, lodarlo e glorificarlo.
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O Vite meravigliosa di speranza, rendici tuoi tralci per sempre; faโ che non smarriamo mai la nostra identitร . Tienici fortemente ancorati a te; tagliaci, potaci, purificaci nel fuoco del tuo amore. Faโ che amiamo il Padre tuo e nostro, affinchรฉ portando nel nostro cuore il frutto della fede, lo glorifichiamo con tutta la nostra vita. Amen.
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V DOMENICA DI PASQUA โ ANNO B
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- Colore liturgico: Bianco
- At 9, 26-31; Sal.21; 1 Gv 3, 18-24; Gv 15, 1-8
Gv 15, 1-8
Dal Vangelo secondo Giovanni
1ยซIo sono la vite vera e il Padre mio รจ lโagricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchรฉ porti piรน frutto. 3Voi siete giร puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perchรฉ senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarร fatto. 8In questo รจ glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Aprile – 05 Maggio 2018
- Tempo di Pasqua V
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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