Commento al Vangelo del 29 Agosto 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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La tradizione tradisce?

Quando mio zio prete, don Giuseppe, fratello di mia mamma, era vicino allโ€™ordinazione presbiterale, decise di creare da sรฉ il piccolo โ€œsantinoโ€ da dare come avviso e come ricordo per quellโ€™evento. Prese un pennarello e su un foglio disegnรฒ velocemente una spirale nera che lasciava in alto uno spazio circolare aperto, come fosse la una visione dal di dentro di un pozzo. Dietro fece scrivere queste parole โ€œSignore, ormai io vorrei aver creduto. Che il pozzo della vanitร  non chiuda sopra di me la sua boccaโ€, e poi di seguito โ€œGiuseppe Ferrari, prete, Cattedrale di Livorno, 11 settembre 1965โ€.

Io non ero ancora nato quando fu ordinato presbitero, ed eravamo in quel periodo molto intenso e particolare del post Concilio. Da quel che so quel โ€œsantinoโ€ non fu approvato dai suoi superiori che lo ritenevano poco adatto e degno, con quellโ€™immagine cosรฌ poco convenzionale e fuori dagli schemi. Ne aveva giร  stampate alcune copie, ma poi fu in qualche modo costretto a farne un altro piรน tradizionale. Quel โ€œpiccolo iniziale incidenteโ€ รจ solo uno tra i tanti che hanno portato mio zio a doversi scontrare con la rigiditร  di tradizioni e consuetudini, sia religiose che sociali, per rimanere fedele alla libertร  del Vangelo.

Anche Gesรน ha dovuto spesso misurarsi con tutto un apparato religioso, fatto di tradizioni e leggi, che rischiava in continuazione di mettere โ€œin gabbiaโ€ Dio e la sua volontร . In questo passo del Vangelo il Maestro non ha certo la mano leggera nellโ€™accusare i suoi contemporanei di aver messo in piedi una tale rete di precetti e tradizioni cultuali, che invece di portare avanti e trasmettere la fede, la bloccano alla superficie delle cose, e invece di liberare le persone le rende schiave.

La parola tradizione viene dalla parola latina โ€œtradereโ€, cioรจ consegnare, portare avanti, e nella sua concezione positiva la tradizione ha il compito che รจ necessario di trasmettere gli insegnamenti fondamentali della fede di generazione in generazione. La tradizione religiosa (ma vale per ogni contesto umano) crea un legame, come una specie di ponte, tra i credenti di diverse epoche perchรฉ il contenuto della fede non vada perso. Ma quando la tradizione diventa fine a sรฉ stessa, quando quello che si fa lo si fa solo perchรฉ โ€œsi รจ sempre fattoโ€, quando la tradizione diventa rigida e immutabile come se esistesse prima del suo stesso contenuto, allora โ€œtradisceโ€ la sua stessa origine.

Gesรน รจ questo che smaschera davanti ai suoi contemporanei. Avevano creato tutto un sistema di leggi che riguardavano la purezza, cioรจ lโ€™essere degni di Dio, ma che alla fine allontanava da Dio invece di farlo sentire vicino. Gesรน accusa i suoi contemporanei (e nel frattempo accusa anche noi perchรฉ ci rendiamo conto in che direzione andiamo) di essere superficiali, di essere piรน attenti alla forma che al cuore. Ecco che mi tornano alla mente le parole molto dure ma forti del โ€œsantinoโ€ di mio zio, quando scrive โ€œโ€ฆche il pozzo della vanitร  non chiuda sopra di me la sua boccaโ€. Vanitร  รจ tutto ciรฒ che appare ma รจ senza sostanza, รจ tutto quello che guarda al bello superficiale senza che esprima un bello interiore. La vanitร  religiosa รจ quando ci si accontenta di apparire buoni, ma non lo si รจ dentro, quando ci si preoccupa di apparire religiosi senza che il Vangelo abbia toccato il cuore e trasformato davvero la vita di tutti i giorni.

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Al funerale di mio zio, morto a 80 lo scorso 14 agosto, celebrato nella Chiesa di Santa Caterina a Livorno, erano presenti molte persone che lui aveva conosciuto nei 56 anni di vita come parroco. Ho ricevuto moltissime testimonianze della sua caritร  verso gli ultimi e i poveri, dei quali si prendeva carico anche a costo di rimetterci in salute, beni e anche reputazione.

Quando sono tornato a casa, ho cercato tra i miei libri, e ho ritrovato quel biglietto che lui con la sua arte e la sua fede aveva creato e che in nello spazio di pochi centimetri e nellโ€™essenzialitร  dellโ€™immagine racconta bene tutta la sua vita come uomo, cristiano e prete. Da innamorato del Vangelo, mio zio ha saputo, nonostante i suoi difetti di cui era consapevole, mantenere sempre la fede, e ha fatto in modo che davvero il pozzo della vanitร  non chiudesse mai la sua bocca su di lui.

Giovanni don


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)