Chiesaย nessuno escluso
Nei racconti delle apparizioni di Gesรน risorto sono proprio i dettagli a diventare centrali per la nostra fede oggi. Lโevangelista Giovanni racconta che Gesรน la sera del primo giorno della settimana, il giorno iniziato con il ritrovamento della tomba vuota, si presenta al gruppo dei discepoli riuniti insieme. Lโevangelista dice precisamente โmentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavanoโฆ venne Gesรน, stette in mezzoโฆโ.
Il dettaglio delle porte chiuse non รจ messo per dire che Gesรน ha usato un particolare teletrasporto miracoloso che gli permette di attraversare porte e mura, ma รจ li per ribadire una comunitร che si trova โseparataโ dal resto del popolo e soprattutto da coloro che hanno messo a morte il loro maestro. La parola โsacroโ indica proprio โseparatoโ โdedicato al cultoโ. Quindi la scena a cui assistiamo รจ descritta come una scena sacra, dove si trova la comunitร dei soli credenti (anche se con un bel mix di paura, incredulitร , dubbi e imperfezioniโฆ come in fondo ogni gruppo umano) separata da tutti gli altri e in mezzo รจ presente il Risorto.
Gesรน sta in mezzo, nรฉ sopra nรฉ sotto e neppure davanti al gruppo, perchรฉ avrebbe significato che qualcuno aveva il โprivilegioโ di essere piรน vicino e qualcuno invece il disonore di essere piรน lontano. Giovanni per ben due volte indica la presenza di Gesรน come uno โstare in mezzoโ al gruppo riunito il giorno della resurrezione. E se manca qualcuno, in questo caso Tommaso, la riunione รจ imperfetta e cโรจ bisogno che di nuovo il Signore Risorto venga per stare in mezzo a tutti, nessuno escluso. Fondamentale รจ il racconto dei discepoli che appena torna Tommaso gli fanno lโannuncio cristiano fondamentale โAbbiamo visto il Signoreโ!
Questa รจ la migliore descrizione della comunitร cristiana che si raduna alla domenica, giorno del Signore, allora come oggi.
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Noi cristiani abbiamo nella loro riunione domenicale lโespressione massima della nostra identitร personale e come comunitร di discepoli. Quando ci troviamo insieme, il Signore รจ in mezzo a noi, vivente. Nessuno ha il privilegio di averlo piรน vicino di altri e di essere piรน cristiano di altri. Lโunica nostra preoccupazione รจ che nessuno si senta escluso e inutile per la comunitร . Non possiamo dite che lโincontro รจ perfetto finchรฉ non ci siamo tutti. Quando ci troviamo insieme nel nome di Gesรน, lui รจ in mezzo a noi, e in questo modo diventiamo uno spazio sacro, cioรจ pieno della presenza di Dio, diverso dagli altri spazi e momenti in cui ci troviamo nella vita.
Se pensiamo alle nostre chiese, gli edifici nei quali le nostre comunitร si radunano soprattutto la domenica, forse questa modalitร di incontro non sempre รจ visibile immediatamente. Dal punto di vista architettonico i nostri luoghi di culto tendono a manifestare piรน una gerarchia di vicinanza e lontananza da Dio. Lโaltare e il luogo della Parola di Dio sono generalmente in fondo alla navata della chiesa, al lato opposto dallโentrata. ร normale che ci sia chi รจ fisicamente piรน vicino e chi piรน lontano. Anche se la riforma liturgica del Concilio Vaticano Secondo ha dato indicazione di porre gli altari al centro e di celebrare il piรน possibile con un senso di circolaritร attorno allโaltare simbolo di Cristo, alla fine non รจ materialmente possibile. Ma il vero problema non รจ tanto nelle strutture ma nella mentalitร della comunitร che celebra.
E cosรฌ anche il modo di intendere la Chiesa (quella con la โCโ maiuscola, cioรจ la comunitร di persone) viene vissuto come la chiesa edificio. Gesรน sembra piรน vicino ad alcuni e piรน lontano da altri, ci sono i piรน devoti e i meno devoti. I piรน degni e i meno degni. Eppure il Signore Risorto โsta in mezzoโ a tutti coloro che si radunano la domenica, equidistante dal prete che celebra vicino alla mensa cosรฌ come dallโultimo che entra frettolosamente e rimane vicino alla porta. Il Signore risorto ha il suo luogo โsacroโ nella comunitร dove tutti si devono sentire accolti e ricercati allo stesso modo. Ci sono tantissimi โTommasoโ che non sono presenti alle nostre Eucarestie domenicali. Non possiamo fare finta di nulla, perchรฉ solo con la loro presenza la presenza del Risorto sarร perfetta.
Da qui nasce lโesigenza di essere comunitร cristiana sempre piรน inclusiva e mai esclusiva. Da qui nasce lโesigenza di metterci alla ricerca di chi si sente tagliato fuori, lontano, escluso dalla comunitร , senza giudicare ma con la voglia di ricomporre il piรน possibile la comunitร cristiana al centro della quale, nello stile della accoglienza reciproca il Signore risorto รจ vivo davvero.

