Commento al Vangelo del 26 novembre 2017 – P. Marko Ivan Rupnik – Congregazione per il Clero

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Solennitร  Nostro Signore Gesรน Cristo Re dellโ€™Universo

Per entrare nel brano di oggi dobbiamo ricordare e collocarci nel contesto della fine del vangelo prima che cominci la passione. Il capitolo 24 finisce con โ€œpianto e stridore di dentiโ€ (Mt 24,51) e porte chiuse per il servo, che viene buttato fuori.

รˆ raccontata agli scribi, ai capi e ai sommi sacerdoti, dunque ai responsabili.

Il capitolo 25 si apre con la parabola delle vergini sapienti e stolte e si conclude con una porta chiusa e un โ€œnon vi conoscoโ€ (Mt 25,12) che suona sinistro. Qui si rivolge al popolo dellโ€™antica alleanza, agli ebrei, al popolo eletto. A quelli che conoscevano e potevano aspettare ed attendere il Messia. Questo รจ il giudizio su quelli che lo attendevano: chi attende, veglia e accoglie, chi invece pensa che รจ giร  salvato finisce male. Questo รจ anche il monito per noi che attendiamo la sua seconda venuta. Cosa vuol dire per la nostra vita e la nostra mentalitร  la visuale escatologica?

La parabola dei talenti รจ raccontata per i battezzati, per i cristiani: questo รจ il giudizio su di noi, su quelli che abbiamo ricevuto i beni del Regno. E anche qui cโ€™รจ la gioia del Signore (Mt 25, 21.23) o lo stridore di denti.

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E quelli che non credono? Ecco il Giudizio. Noi lo abbiamo chiamato universale, ma non รจ proprio cosรฌ. รˆ una scena di grande gloria, di potenza; il Figlio dellโ€™uomo – cioรจ il titolo messianico di Cristo – lโ€™uomo secondo Dio, lโ€™uomo a pienezza di Dio (cfr. Col 1,19), questo รจ Cristo, circondato di gloria, potenza e splendore. E intorno tutti popoli.

Qui รจ chiaro che non รจ per tutti gli uomini questo giudizio: perchรฉ rigorosamente nel vangelo si usa laos per il popolo di Israele ed etnรจ per i popoli pagani. E qui viene esplicitamente detto che โ€œsi sono presentati davanti a questo uomo a misura di Dio tutti i popoli paganiโ€. Perciรฒ รจ logico che dicano: ma quando mai ti abbiamo visto? Perchรฉ non lo conoscono. รˆ ovvio: questo รจ il giudizio per quelli che non conoscono Cristo. Per quelli che non fanno parte del suo corpo. E quale sarร  questo giudizio?

Vedere se nella vita si รจ agito secondo una compassione che rimane anche dopo il peccato nellโ€™umanitร . Se lโ€™io segue l’impulso di una volontร  che sorge dalla sua natura ferita e dunque cerca di salvare se stesso autoaffermandosi oppure dร  lo spazio al movimento che sorge in lui come compassione verso i suoi simili. Ma la cosa sorprendente รจ che Dio nella persona del suo Figlio si identifica con gli uomini provati. Lโ€™affamato, lโ€™assetato, il nudo, il prigioniero….

Matteo che cerca di separare attraverso tutto il vangelo, ora che รจ il momento supera il giudizio perchรฉ lo colloca in una visione, che fa vedere lโ€™unitร  inseparabile di Dio e dellโ€™uomo. รˆ la pagina della divino umanitร  in Matteo.

Lo splendore, la gloria e la potenza รจ identificata con chi ha sete, chi ha fame, chi รจ in prigione, cioรจ un malfattore, chi รจ malato, chi non si puรฒ muovere. Questa รจ una lieta e buona notizia! Dio e lโ€™uomo non si separano piรน.

Ciรฒ che rende lโ€™uomo trascendente non รจ la metafisica che lui stesso elabora. Ma il semplice vestito che presti ad una persona, un semplice gesto di caritร . E noi lo sappiamo molto bene, Paolo lo dice: โ€œLui da ricco che era si fece povero per arricchirci tuttiโ€ (2Cor 8,9). Per noi il Giudizio sarร  quello dei talenti che perรฒ include questo che tocca ad ognuno. Noi ricevendo i doni del Regno a partire dalla fede, dallo Spirito Santo sappiamo che tutte queste realtร  della fede operano nella caritร  (ci Gal 5,6). E sappiamo molto bene che niente giova se non cโ€™รจ la caritร  (cf Gv 15,12; 1Cor 13,3). E abbiamo molto chiaro che noi non siamo una religione del libro e della legge, ma che tutta la dottrina dipende dalla caritร  (cf Mt 22,37-40).

Noi conosciamo molto bene una nuova esistenza, quella della comunione. Non รจ questione di una qualche teoria ascetica ma di essere quel lievito e sale di comunione, di una umanitร  che sa che la vita di uno รจ legata alla vita dellโ€™altro. Questa รจ quella trasparenza di vita che si rende presente come bellezza a quelli che non hanno conosciuto Cristo, che non hanno avuto la grazia del Battesimo.

Questo รจ il giudizio che ci aspetta. Perchรฉ chi รจ toccato dallโ€™amore รจ toccato da Dio e prima o poi si inginocchierร  davanti al Suo volto, che sarร  il volto di uno che lo ha amato.

P. Marko Ivan Rupnik – Fonte

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 Novembre 2017 anche qui.

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
Nostro Signore Gesรน Cristo Re dell’Universo

Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondoย  Matteo

31Quando il Figlio dellโ€™uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrร  le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: โ€œVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmiโ€. 37Allora i giusti gli risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ€. 40E il re risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโ€™avete fatto a meโ€. 41Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: โ€œVia, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitatoโ€. 44Anchโ€™essi allora risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?โ€. 45Allora egli risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non lโ€™avete fatto a meโ€. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eternaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Novembre – 02 Dicembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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