Ogni volta che avete soccorso uno solo dei piรน piccoli, lโavete fatto a me
Tutti e tre i vangeli sinottici presentano, al termine del ministero pubblico di Gesรน, il cosiddetto โdiscorso escatologicoโ, cioรจ relativo alla fine dei tempi; in Matteo tuttavia esso รจ molto piรน lungo, con varie parti proprie del primo evangelista, incentrate soprattutto sullโesortazione alla vigilanza e sul modo corretto di viverla; questo perchรฉ nella comunitร di Matteo degli anni โ80, venuta meno lโattesa impaziente di un immediato ritorno del Cristo, la tensione ai era allentata, la vita cristiana si era affievolita, aveva perso mordente, โsi adagiavaโ nel tran-tran quotidiano e il nostro redattore si preoccupa appunto di risvegliarla alla fede operosa ed attiva. Anche la pericope odierna รจ propria di Matteo. In origine era forse una parabola, come si capisce dal paragone del pastore e delle pecore; poi si รจ gradualmente evoluta fino a diventare una sorta di โvisione profeticaโ del giudizio finale.
La scena รจ descritta in stile โapocalitticoโe richiama la famosa visione del โFiglio dellโuomoโ, cui โlโAnziano dei giorniโ conferisce โpotereโ su โtutti i popoli, nazioni e lingueโ (Daniele 7,9-14).
Lโapparato รจ quello di unโaustera seduta giudiziaria, cui saranno sottoposte โtutte le gentiโ (v.32): รจ davvero unโimmagine grandiosa, che ha fatto definire questo testo come il piรน universalistico di tutto il Nuovo Testamento.
Inizia quindi lโazione giudiziaria; per prima cosa il Figlio dellโuomo โseparerร gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri e porrร le pecore alla sua destra e i capri alla sinistraโ (vv.32-33). Nellโantichitร destra e sinistra indicavano la buona e la cattiva sorte e i capri sono presi qui come simbolo dei โcattiviโ forse perchรฉ normalmente violenti e aggressivi fra di loro e con le pecore.
Ed ecco che hanno luogo i due lunghi dialoghi del โreโ con quelli alla sua destra e con quelli alla sua sinistra. Il Figlio dellโuomo รจ riconosciuto โreโ, dal momento che โ come dice lo stesso Gesรน al termine del vangelo โ โMi รจ stato dato [da Dio]ogni potere in cielo e in terraโ (Mt.28,18); Egli agisce in totale obbedienza al Padre, โcui consegnerร il regno, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestร e potenzaโ (1ยฐ Cor.15,24 โ 2ยฐ lettura di oggi).
- Pubblicitร -
Il re-giudice si rivolge a quelli alla sua destra e li invita a ricevere in ereditร il regno, perchรฉ โho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete, etc.โ e allโobiezione di quelli: โQuando, o Signore?โ, egli risponde: โOgni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโavete fatto a meโ (v.40). Ora, lโelenco delle azioni di caritร da compiere verso i bisognosi ripete gli schemi tradizionali delle opere di misericordia previsti dallโAntico Testamento; vedi ad esempio Isaia 58,7: โNon รจ piuttosto questo il digiuno che io voglioโฆ.dividere il pane con lโaffamato, introdurre in casa i miseri, senza tetto, vestire uno che รจ nudoโฆ.?โ oppure Tobia 4, 16: โDaโ il tuo pane a chi ha fame e faโ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Daโ in elemosina quanto ti sopravanzaโฆโ.
Ma qui compare un elemento assolutamente nuovo, originale, impensabile da parte dei soggetti sottoposti al giudizio; senza saperlo, essi hanno compiuto le opere di attenzione e caritร verso Cristo stesso, che si identifica con i โfratelli piรน piccoliโ.
Dunque questo re che ora appare nella gloria si manifesta come colui che in realtร ha solidarizzato fino in fondo con i โpiccoliโ, cioรจ i deboli, gli indifesi, i disarmati, i bisognosi in ogni senso; come colui che รจ vissuto per amore e che รจ morto per amore di tutti gli uomini. Allora solo chi ha soccorso โi piccoliโ (e indirettamente il Cristo, in essi presente) riceve in ereditร il regno; non รจ richiesto altro, neppure la professione di fede.
Il testo che stiamo esaminando ha un efficace parallelo in un passo del Discorso della Montagna: โNon chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieli. Molti mi diranno: Signore, non abbiamo noi profetato, cacciato demoni e compiuto miracoli nel tuo nome?Io dirรฒ loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, operatori di iniquitร .โ (Mt.7,21-23).
Dunque perfino fare qualcosa nel nome di Gesรน รจ per Lui โiniquitร โ, se non รจ accompagnato dallโamore! La fede รจ grande, ma la caritร รจ ancora piรน grande, dice S.Paolo in 1ยฐ Corinti 13,13 e questo brano lo dimostra chiaramente, perchรฉ chi si รจ comportato allโopposto, cioรจ non ha dato da mangiare allโaffamato, etc. si sentirร dire:โVia, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeliโ (v.41).
Se in tanti passi del vangelo si parla dellโamore e della caritร misericordiosa, forse in nessuno come in questo essa รจ stata cosรฌ ampiamente esemplificata, e con lโintento di rappresentare nelle opere indicate una realtร vasta quanto รจ vasto il campo da cui sale il grido di indigenti, indifesi, sofferenti, emarginati, oppressi, sfruttati e perseguitati! Anche ai non cristiani non verrร richiesta una professione di fede, ma lโattestato della caritร ; รจ solo questโultima, che, come il sale dร sapore ai cibi, conferisce sapore e senso a tutti gli altri atti di fede e di culto.
Nel Catechismo di S.Pio X, al capitolo sulle Beatitudini segue quello โDelle opere di misericordiaโ, codificate in 7 โcorporaliโ e 7 โspiritualiโ. Val la pena ricordarle, quale sintesi ed esemplificazione dei molteplici modi in cui siamo chiamati a vivere la compassione verso i nostri fratelli, se desideriamo anche noi โricevere in ereditร il regno preparato per noi fin dalla fondazione del mondoโ (v.34)
Dal Catechismo di S.Pio X parte V cap.4ยฐ
Le opere di misericordia corporali:
- 1ยฐ – Dar da mangiare agli affamati
- 2ยฐ – Dar da bere agli assetati
- 3ยฐ – Vestire gli ignudi
- 4ยฐ – Alloggiare i pellegrini
- 5ยฐ – Visitare gli infermi
- 6ยฐ – Visitare i carcerati
- 7ยฐ – Seppellire i morti
Le opere di misericordia spirituali:
- 1ยฐ – Consigliare i dubbiosi
- 2ยฐ – Istruire gli ignoranti
- 3ยฐ – Ammonire i peccatori
- 4ยฐ – Consolare gli afflitti
- 5ยฐ – Perdonare le offese
- 6ยฐ – Sopportare pazientemente le persone moleste
- 7ยฐ – Pregare Dio per i vivi e per i morti
Ileana Mortari – Sito Web
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 Novembre 2017 anche qui.
XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
Nostro Signore Gesรน Cristo Re dell’Universo
- Colore liturgico: Verde
- Ez 34, 11-12.15-17; Sal. 22; 1 Cor 15, 20-26.28; Mt 25, 31-46
Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondoย Matteo
31Quando il Figlio dellโuomo verrร nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerร gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrร le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirร a quelli che saranno alla sua destra: โVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmiโ. 37Allora i giusti gli risponderanno: โSignore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ. 40E il re risponderร loro: โIn veritร io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโavete fatto a meโ. 41Poi dirร anche a quelli che saranno alla sinistra: โVia, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitatoโ. 44Anchโessi allora risponderanno: โSignore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?โ. 45Allora egli risponderร loro: โIn veritร io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non lโavete fatto a meโ. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eternaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 26 Novembre – 02 Dicembre 2017
- Tempo Ordinario XXXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO