Commento al Vangelo del 26 novembre 2017 – Ileana Mortari (Teologa)

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Ogni volta che avete soccorso uno solo dei piรน piccoli, lโ€™avete fatto a me

Tutti e tre i vangeli sinottici presentano, al termine del ministero pubblico di Gesรน, il cosiddetto โ€œdiscorso escatologicoโ€, cioรจ relativo alla fine dei tempi; in Matteo tuttavia esso รจ molto piรน lungo, con varie parti proprie del primo evangelista, incentrate soprattutto sullโ€™esortazione alla vigilanza e sul modo corretto di viverla; questo perchรฉ nella comunitร  di Matteo degli anni โ€™80, venuta meno lโ€™attesa impaziente di un immediato ritorno del Cristo, la tensione ai era allentata, la vita cristiana si era affievolita, aveva perso mordente, โ€œsi adagiavaโ€ nel tran-tran quotidiano e il nostro redattore si preoccupa appunto di risvegliarla alla fede operosa ed attiva. Anche la pericope odierna รจ propria di Matteo. In origine era forse una parabola, come si capisce dal paragone del pastore e delle pecore; poi si รจ gradualmente evoluta fino a diventare una sorta di โ€œvisione profeticaโ€ del giudizio finale.

La scena รจ descritta in stile โ€œapocalitticoโ€e richiama la famosa visione del โ€œFiglio dellโ€™uomoโ€, cui โ€œlโ€™Anziano dei giorniโ€ conferisce โ€œpotereโ€ su โ€œtutti i popoli, nazioni e lingueโ€ (Daniele 7,9-14).

Lโ€™apparato รจ quello di unโ€™austera seduta giudiziaria, cui saranno sottoposte โ€œtutte le gentiโ€ (v.32): รจ davvero unโ€™immagine grandiosa, che ha fatto definire questo testo come il piรน universalistico di tutto il Nuovo Testamento.

Inizia quindi lโ€™azione giudiziaria; per prima cosa il Figlio dellโ€™uomo โ€œseparerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri e porrร  le pecore alla sua destra e i capri alla sinistraโ€ (vv.32-33). Nellโ€™antichitร  destra e sinistra indicavano la buona e la cattiva sorte e i capri sono presi qui come simbolo dei โ€œcattiviโ€ forse perchรฉ normalmente violenti e aggressivi fra di loro e con le pecore.

Ed ecco che hanno luogo i due lunghi dialoghi del โ€œreโ€ con quelli alla sua destra e con quelli alla sua sinistra. Il Figlio dellโ€™uomo รจ riconosciuto โ€œreโ€, dal momento che โ€“ come dice lo stesso Gesรน al termine del vangelo โ€“ โ€œMi รจ stato dato [da Dio]ogni potere in cielo e in terraโ€ (Mt.28,18); Egli agisce in totale obbedienza al Padre, โ€œcui consegnerร  il regno, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestร  e potenzaโ€ (1ยฐ Cor.15,24 โ€“ 2ยฐ lettura di oggi).

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Il re-giudice si rivolge a quelli alla sua destra e li invita a ricevere in ereditร  il regno, perchรฉ โ€œho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete, etc.โ€ e allโ€™obiezione di quelli: โ€œQuando, o Signore?โ€, egli risponde: โ€œOgni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโ€™avete fatto a meโ€ (v.40). Ora, lโ€™elenco delle azioni di caritร  da compiere verso i bisognosi ripete gli schemi tradizionali delle opere di misericordia previsti dallโ€™Antico Testamento; vedi ad esempio Isaia 58,7: โ€œNon รจ piuttosto questo il digiuno che io voglioโ€ฆ.dividere il pane con lโ€™affamato, introdurre in casa i miseri, senza tetto, vestire uno che รจ nudoโ€ฆ.?โ€ oppure Tobia 4, 16: โ€œDaโ€™ il tuo pane a chi ha fame e faโ€™ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Daโ€™ in elemosina quanto ti sopravanzaโ€ฆโ€.

Ma qui compare un elemento assolutamente nuovo, originale, impensabile da parte dei soggetti sottoposti al giudizio; senza saperlo, essi hanno compiuto le opere di attenzione e caritร  verso Cristo stesso, che si identifica con i โ€œfratelli piรน piccoliโ€.

Dunque questo re che ora appare nella gloria si manifesta come colui che in realtร  ha solidarizzato fino in fondo con i โ€œpiccoliโ€, cioรจ i deboli, gli indifesi, i disarmati, i bisognosi in ogni senso; come colui che รจ vissuto per amore e che รจ morto per amore di tutti gli uomini. Allora solo chi ha soccorso โ€œi piccoliโ€ (e indirettamente il Cristo, in essi presente) riceve in ereditร  il regno; non รจ richiesto altro, neppure la professione di fede.

Il testo che stiamo esaminando ha un efficace parallelo in un passo del Discorso della Montagna: โ€œNon chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร  nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร  del Padre mio che รจ nei cieli. Molti mi diranno: Signore, non abbiamo noi profetato, cacciato demoni e compiuto miracoli nel tuo nome?Io dirรฒ loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, operatori di iniquitร .โ€ (Mt.7,21-23).

Dunque perfino fare qualcosa nel nome di Gesรน รจ per Lui โ€œiniquitร โ€, se non รจ accompagnato dallโ€™amore! La fede รจ grande, ma la caritร  รจ ancora piรน grande, dice S.Paolo in 1ยฐ Corinti 13,13 e questo brano lo dimostra chiaramente, perchรฉ chi si รจ comportato allโ€™opposto, cioรจ non ha dato da mangiare allโ€™affamato, etc. si sentirร  dire:โ€Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeliโ€ (v.41).

Se in tanti passi del vangelo si parla dellโ€™amore e della caritร  misericordiosa, forse in nessuno come in questo essa รจ stata cosรฌ ampiamente esemplificata, e con lโ€™intento di rappresentare nelle opere indicate una realtร  vasta quanto รจ vasto il campo da cui sale il grido di indigenti, indifesi, sofferenti, emarginati, oppressi, sfruttati e perseguitati! Anche ai non cristiani non verrร  richiesta una professione di fede, ma lโ€™attestato della caritร ; รจ solo questโ€™ultima, che, come il sale dร  sapore ai cibi, conferisce sapore e senso a tutti gli altri atti di fede e di culto.

Nel Catechismo di S.Pio X, al capitolo sulle Beatitudini segue quello โ€œDelle opere di misericordiaโ€, codificate in 7 โ€œcorporaliโ€ e 7 โ€œspiritualiโ€. Val la pena ricordarle, quale sintesi ed esemplificazione dei molteplici modi in cui siamo chiamati a vivere la compassione verso i nostri fratelli, se desideriamo anche noi โ€œricevere in ereditร  il regno preparato per noi fin dalla fondazione del mondoโ€ (v.34)

Dal Catechismo di S.Pio X parte V cap.4ยฐ

Le opere di misericordia corporali:

  • 1ยฐ – Dar da mangiare agli affamati
  • 2ยฐ – Dar da bere agli assetati
  • 3ยฐ – Vestire gli ignudi
  • 4ยฐ – Alloggiare i pellegrini
  • 5ยฐ – Visitare gli infermi
  • 6ยฐ – Visitare i carcerati
  • 7ยฐ – Seppellire i morti

Le opere di misericordia spirituali:

  • 1ยฐ – Consigliare i dubbiosi
  • 2ยฐ – Istruire gli ignoranti
  • 3ยฐ – Ammonire i peccatori
  • 4ยฐ – Consolare gli afflitti
  • 5ยฐ – Perdonare le offese
  • 6ยฐ – Sopportare pazientemente le persone moleste
  • 7ยฐ – Pregare Dio per i vivi e per i morti

Ileana Mortari – Sito Web

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XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
Nostro Signore Gesรน Cristo Re dell’Universo

Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondoย  Matteo

31Quando il Figlio dellโ€™uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrร  le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: โ€œVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmiโ€. 37Allora i giusti gli risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ€. 40E il re risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโ€™avete fatto a meโ€. 41Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: โ€œVia, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitatoโ€. 44Anchโ€™essi allora risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?โ€. 45Allora egli risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non lโ€™avete fatto a meโ€. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eternaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Novembre – 02 Dicembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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