Commento al Vangelo del 26 novembre 2017 – dom Luigi Gioia

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Il commento alle Letture di domenicaย  26 novembre 2017 (audio e testo), XXXIV domenica del Tempo Ordinario, a cura di dom Luigi Gioia.

https://youtu.be/Ar7heMA6mrc

File audio prelevato dal sito web di dom Luigiย  ed il testo del commento รจ presente nel libro “Mi guida la Tua mano – Omelie sui vangeli domenicali. Anno A” disponibile nelle seguenti librerie:

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Il bicchiere d’acqua che trasforma la storia

Paolo ci presenta un’immagine del Signore che sembra remota, lontana: Cristo regna finchรฉ non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Quando tutto sarร  sottomesso, anche egli, il Figlio, sarร  sottomesso a colui che gli ha sottomesso tutti, perchรฉ Dio sia tutto in tutti. Il Vangelo poi ci mette di fronte ad una drammatica e angosciosa scena di giudizio, a un Gesรน adirato che proclama: Via maledetti, lontano da me, nel fuoco eterno, al supplizio eterno. Non รจ facile ispirarsi a queste immagini per capire cosa voglia dire attribuire a Cristo il titolo di โ€˜re’, come ci chiede di fare la celebrazione odierna.

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Cominciamo allora con il ricordarci che ogni volta che parliamo di re e di regno, indichiamo l’azione decisiva di Dio nella storia, quello che solo Dio puรฒ fare. Confessiamo questa veritร  nel Padre Nostro, quando ogni giorno chiediamo: venga il tuo regno. Non il mio regno, ma il tuo regno. Se la venuta del regno รจ oggetto di preghiera, vuol dire che รจ qualcosa che non compio io, ma che realizza Dio. Io lo posso solo attendere e con la preghiera affrettarne la venuta.

Ogni volta che si parla di regno, ci riferiamo poi alla sua azione nella storia, non solo quella di tutta l’umanitร , ma anche la mia personale. Ora, la storia รจ dominata da un groviglio di passioni, di istinti ciechi, di potere e di dominio. Anche quando le persone sono animate dalle migliori intenzioni, possono poco o niente contro le strutture di peccato che reggono le sorti del mondo. I progressi sociali ed economici di alcuni gruppi o nazioni hanno sempre immensi retroscena di ingiustizia. Il prezzo del benessere dei paesi occidentali รจ la condizione disumana di lavoro di milioni di persone dall’altra parte del globo. I progressi scientifici risvegliano il nostro istinto prometeico, ci danno l’illusione di poter essere noi stessi creatori di valori e artefici del nostro destino.

La buona notizia di oggi, cosรฌ difficile da accettare per l’orgoglio umano, รจ che il compimento della storia viene dal suo esterno, non รจ il risultato dell’azione umana, ma di quella del Padre nel Cristo suo figlio, per mezzo dello Spirito Santo. Solo questa azione di Dio riscatta la storia dalla sua dispersione e le da unitร . Solo il pastore raduna il suo gregge – come dice la prima lettura- e lo conduce al riposo: Su pascoli erbosi, ad acque tranquille mi conduce .

Se ci chiediamo in che modo l’azione di Dio realizzi questi obiettivi, in che modo cambi la storia, siamo sorpresi perรฒ di constatare il contrasto tra la seconda lettura e il vangelo. Nella seconda lettura abbiamo l’immagine cosmica di Cristo che regna finchรฉ non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi e poi sottomette tutto al Padre. Nel vangelo invece siamo noi che diamo da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete, che accogliamo lo straniero, vestiamo chi รจ nudo, visitiamo chi รจ malato e chi รจ in prigione .

Questo messaggio potrebbe scoraggiarci. Di fronte a tutte le sfide della storia e a tutte le ingiustizie del mondo; di fronte a tutti i problemi e purtroppo a volte anche agli scandali delle istituzioni di cui facciamo parte, compresa l’istituzione ecclesiastica; di fronte all’immenso bisogno di riforma nella societร , nella chiesa, nelle nostre istituzioni, nelle nostre comunitร , di fronte a tutto questo non ci รจ chiesto di cambiare la storia, non ci sono proposti ambiziosi progetti di riforma, non ci si chiede di costruire il futuro, non ci si chiede di salvare il mondo. La sola cosa che ci รจ richiesta รจ quella di dare ora un bicchiere d’acqua al mio vicino, a chi mi sta affianco, di vivere umilmente la missione che mi รจ affidata come una forma di dono di me stesso, per amore di Cristo, con tutta la generositร  possibile.

Il mondo ci rimprovererร  forse di evadere in questo modo la nostra responsabilitร , quando in realtร  questa non รจ una fuga dalla storia, non รจ sintomo di un pessimismo, di disfattismo o di rassegnazione, ma รจ un modo di confessare che il regno appartiene a Dio, alla sua azione: A lui solo la gloria. A lui la potenza. A lui la signoria sulla storia. Noi possiamo lasciar venire questo regno, non fargli ostacolo, e affrettarne la venuta servendo il prossimo, donandoci per amore di Cristo e pregandolo Maranatha – vieni Signore Gesรน.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 Novembre 2017 anche qui.

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
Nostro Signore Gesรน Cristo Re dell’Universo

Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondoย  Matteo

31Quando il Figlio dellโ€™uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrร  le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: โ€œVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmiโ€. 37Allora i giusti gli risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ€. 40E il re risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโ€™avete fatto a meโ€. 41Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: โ€œVia, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitatoโ€. 44Anchโ€™essi allora risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?โ€. 45Allora egli risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non lโ€™avete fatto a meโ€. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eternaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Novembre – 02 Dicembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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