Commento al Vangelo del 25 marzo 2018 – P. Marko Ivan Rupnik – Congregazione per il Clero

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Domenica delle Palme – Anno B

Partiamo dal testo della lettera ai Filippesi (Fil 2, 6-11), intensamente cristologico e perciรฒ ottimo sfondo alla riflessione della liturgia di oggi.

Allโ€™inizio del versetto 6 Paolo crea una antitesi tra la forma di Dio (morphฤ“ theou) e la forma del servo (morphฤ“ doulou). Il termine morphฤ“ viene usato solo qui, due volte ma solo in questo passaggio.

Avrebbe potuto usare doxa, gloria, ad esprimere che Lui รจ la gloria di Dio, la manifestazione di Dio ma questo apparirร  solo alla fine dellโ€™inno, quando liturgicamente viene acclamato Cristo come gloria di Dio Padre.

Paolo non usa neppure eikon, icona, immagine, perchรฉ รจ un termine che dovunque si trova ha unโ€™accezione statica, rimanda a qualcosa di stabile. Morphฤ“ รจ invece una forma che giร  in sรฉ stessa annuncia un dinamismo (cf Fil 2,7), tanto รจ vero che nel greco filosofico si usa morphฤ“ per dire la forma dellโ€™idea nella materia, che รจ sempre dinamica, non รจ statica, cambia. Paolo in 2Cor 3,18 dice che noi saremo trasformati โ€“ usa la radice morphฤ“ e dunque esprime un dinamismo, un passaggio – nellโ€™immagine, cioรจ nellโ€™icona, una cosa stabile. Il modo di esistere di Cristo come Figlio di Dio giร  include lโ€™accoglienza dellโ€™uomo. In questo passaggio cโ€™รจ una drammatica kenosis, una spogliazione della forma di Dio come gloria e un assumere una forma di esistere da servo, ma sempre da Figlio di Dio. Cristo anche come uomo non vive la sua condizione divina a suo vantaggio, come testimoniano molto bene i racconti sulle tentazioni nel deserto (cf Lc 4,1-13) ma vive la sua figliolanza e la sua divinitร  a favore dellโ€™uomo, a favore dellโ€™umanitร  che Lui ha assunto: โ€œConoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesรน Cristo: da ricco che era si รจ fatto povero per voi, perchรฉ voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertร โ€ (2Cor 8,9).

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Questo passaggio kenotico in cui Cristo si umilia e lโ€™uomo si arricchisce lo compie perchรฉ mandato dal Padre. รˆ totalmente uno con il Padre (cf Gv 10,30), anzi Lui farร  tutto cosรฌ che โ€œil mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandatoโ€ (Gv 14,31). Il suo amore filiale lo porta a essere โ€œobbediente fino alla morte e alla morte di croceโ€ (Fil 2,8). Rinuncia alla condizione di Dio secondo Dio, e vive la condizione di Dio secondo gli uomini. Obbedire vuol dire affidarsi allโ€™altro, avere lโ€™epicentro della relazione nellโ€™altro.

Adamo ha creduto al tentatore, si รจ convinto che non obbedire vuol dire vivere e si รจ scoperto avvelenato dalla morte. Adesso il Figlio di Dio obbedisce per morire, per poter incontrare Adamo morto perchรฉ solo in questo modo Adamo puรฒ recuperare la vita. Cristo obbedisce perchรฉ totalmente consegnato al Padre e questa relazione ridarร  la vita ad Adamo che pensava di salvare sรฉ stesso non obbedendo. Obbedire per Adamo era morire, la paura della morte lo spingeva a salvare sรฉ stesso, e salvare se stesso significava non obbedire a Dio ma credere in un proprio progetto di divenire (cf Gn 3,5 โ€“ diventerai, diventerete).

Il tentatore รจ riuscito a convincere Adamo che se vive con Dio, Dio gli impedirร  โ€œdi diventareโ€. Allora ti devi affermare ed esaltare da solo. Invece in Cristo vediamo che รจ il Padre ad esaltarlo (Fil 2,9). Non solo, ma chi vive la vita come dono di sรฉ in una relazione dโ€™amore del Figlio non puรฒ essere ucciso, non puรฒ essere distrutto. โ€œNessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poichรฉ ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovoโ€ (Gv 10,18).

Non รจ Cristo che si esalta, Paolo รจ molto preciso nellโ€™uso dei termini, il Figlio โ€œumiliรฒ sรฉ stesso facendosi obbediente fino alla morteโ€ (Fil 2,8). Per questo allora lโ€™umiliazione รจ opera del Figlio mentre lโ€™esaltazione รจ opera del Padre (cf 2,9). Perciรฒ lโ€™umiliazione รจ la forma attiva del Figlio, lโ€™esaltazione รจ passiva.

Quando lโ€™uomo si esalta da solo compie un suicidio spirituale, perde la vita che vuole affermare (cf Gv 12, 25). Noi siamo chiamati a partecipare nel Figlio a vivere la nostra vita come dono, come kenosi, e lโ€™epilogo della kenosi รจ lโ€™azione del Padre che risuscita.

Nella Passione di Cristo รจ interessante osservare come la paura per sรฉ stessi gioca il ruolo determinante. I potenti, sia civili che religiosi, vogliono uccidere Cristo ma di per sรฉ hanno paura del popolo (cf Gv 9,22; Mc 12,12; Lc 20,19), anche Pilato (cf Gv 19,18) ha paura per sรฉ stesso, ma la paura per sรฉ stessi รจ proprio la prima conseguenza del peccato (cf Gn 3,10). Il passaggio dalla schiavitรน alla libertร  riguarda esattamente la paura, si รจ schiavi finchรฉ si ha paura per sรฉ. Mosรจ quando stava di fronte al mar Rosso con il suo popolo e lโ€™esercito del faraone alle spalle sentendo il popolo urlare dalla paura doveva prima di tutto rassicurare il popolo: โ€œNon abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi, perchรฉ gli egiziani che oggi vedete non li vedrete mai piรน!โ€ (Es 14,13). Non serve attraversare il Mar Rosso, liberarsi dallโ€™Egitto ma rimanere schiavi di sรฉ stessi. Per 40 anni dovranno camminare nel deserto per liberarsi dalla paura per sรฉ e liberarsi di Dio.

Per questo motivo lโ€™attesa del Messia ha creato delle immaginazioni sulle coordinate di questo mondo che possono rassicurare lโ€™io, che possono rafforzarlo in modo tale da allontanare le paure per sรฉ e sentirsi rassicurato. Come sappiamo bene da tante fonti, questa attesa si concentrava intorno al restauro del regno di Davide come una forte affermazione del popolo dellโ€™alleanza. Anche i discepoli, allโ€™inizio degli Atti degli Apostoli, ancora non hanno compreso la novitร  del Regno che Cristo realizza, nรฉ il modo (cf At 1,6). Questo fraintendimento รจ esplicito in quanto ascoltato nel vangelo di Marco โ€œBenedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davideโ€. Una delle parole piรน fraintese รจ il Regno e il Re. โ€œIl mio regno non รจ di questo mondoโ€ (Gv 18,36). Cristo entrava a Gerusalemme cavalcando un asinello: โ€œEsulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli รจ giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio dโ€™asinaโ€ (Zc 9,9).

Ecco la portata forte e permanente sulla vita spirituale di ogni battezzato, intendere il Messia e la venuta del suo regno secondo il Padre, dunque nella figliolanza, o secondo le attese psichiche di rivincita secondo le categorie del mondo.

P. Marko Ivan Rupnik – Fonte

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DOMENICA DELLE PALME โ€“ ANNO B

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Mc 14, 1 – 15, 47
Dal Vangelo secondo Marco

– Cercavano il modo di impadronirsi di lui per ucciderlo
Mancavano due giorni alla Pasqua e agli ร€zzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesรน con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: ยซNon durante la festa, perchรฉ non vi sia una rivolta del popoloยป.

– Ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura
Gesรน si trovava a Betร nia, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versรฒ il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: ยซPerchรฉ questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per piรน di trecento denari e darli ai poveri!ยป. Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesรน disse: ยซLasciatela stare; perchรฉ la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciรฒ che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In veritร  io vi dico: dovunque sarร  proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirร  anche quello che ha fattoยป.

– Promisero a Giuda Iscariota di dargli denaro
Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recรฒ dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesรน. Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno.

– Dov’รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
Il primo giorno degli ร€zzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: ยซDove vuoi che andiamo a preparare, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Allora mandรฒ due dei suoi discepoli, dicendo loro: ยซAndate in cittร  e vi verrร  incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Lร  dove entrerร , dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerร  al piano superiore una grande sala, arredata e giร  pronta; lรฌ preparate la cena per noiยป. I discepoli andarono e, entrati in cittร , trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

– Uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร 
Venuta la sera, egli arrivรฒ con i Dodici. Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesรน disse: ยซIn veritร  io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร ยป. Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: ยซSono forse io?ยป. Egli disse loro: ยซUno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!ยป.

– Questo รจ il mio corpo. Questo รจ il mio sangue dell’alleanza
E, mentre mangiavano, prese il pane e recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro, dicendo: ยซPrendete, questo รจ il mio corpoยป. Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: ยซQuesto รจ il mio sangue dell’alleanza, che รจ versato per molti. In veritร  io vi dico che non berrรฒ mai piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo, nel regno di Dioยป.

– Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesรน disse loro: ยซTutti rimarrete scandalizzati, perchรฉ sta scritto:
“Percuoterรฒ il pastore e le pecore saranno disperse”.
Ma, dopo che sarรฒ risorto, vi precederรฒ in Galileaยป. Pietro gli disse: ยซAnche se tutti si scandalizzeranno, io no!ยป. Gesรน gli disse: ยซIn veritร  io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegheraiยป. Ma egli, con grande insistenza, diceva: ยซAnche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherรฒยป. Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

– Cominciรฒ a sentire paura e angoscia
Giunsero a un podere chiamato Getsรจmani, ed egli disse ai suoi discepoli: ยซSedetevi qui, mentre io pregoยป. Prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciรฒ a sentire paura e angoscia. Disse loro: ยซLa mia anima รจ triste fino alla morte. Restate qui e vegliateยป. Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: ยซAbbร ! Padre! Tutto รจ possibile a te: allontana da me questo calice! Perรฒ non ciรฒ che voglio io, ma ciรฒ che vuoi tuยป. Poi venne, li trovรฒ addormentati e disse a Pietro: ยซSimone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito รจ pronto, ma la carne รจ deboleยป. Si allontanรฒ di nuovo e pregรฒ dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovรฒ addormentati, perchรฉ i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro: ยซDormite pure e riposatevi! Basta! รˆ venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce รจ vicinoยป.

– Arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta
E subito, mentre ancora egli parlava, arrivรฒ Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: ยซQuello che bacerรฒ, รจ lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scortaยป. Appena giunto, gli si avvicinรฒ e disse: ยซRabbรฌยป e lo baciรฒ. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccรฒ l’orecchio. Allora Gesรน disse loro: ยซCome se fossi un brigante siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Si compiano dunque le Scritture!ยป. Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. Lo seguiva perรฒ un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggรฌ via nudo.

– Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?
Condussero Gesรน dal sommo sacerdote, e lร  si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesรน per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro testimonianze non erano concordi. Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo: ยซLo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerรฒ questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne costruirรฒ un altro, non fatto da mani d’uomo”ยป. Ma nemmeno cosรฌ la loro testimonianza era concorde. Il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogรฒ Gesรน dicendo: ยซNon rispondi a? Che cosa testimoniano costoro contro di te?ยป. Ma egli taceva e non rispondeva a. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogรฒ dicendogli: ยซSei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?ยป. Gesรน rispose: ยซIo lo sono!
E vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cieloยป.
Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: ยซChe bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?ยป. Tutti sentenziarono che era reo di morte. Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli: ยซFa’ il profeta!ยป. E i servi lo schiaffeggiavano.

– Non conosco quest’uomo di cui parlate
Mentre Pietro era giรน nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardรฒ in faccia e gli disse: ยซAnche tu eri con il Nazareno, con Gesรนยป. Ma egli negรฒ, dicendo: ยซNon so e non capisco che cosa diciยป. Poi uscรฌ fuori verso l’ingresso e un gallo cantรฒ. E la serva, vedendolo, ricominciรฒ a dire ai presenti: ยซCostui รจ uno di loroยป. Ma egli di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro: ยซรˆ vero, tu certo sei uno di loro; infatti sei Galileoยป. Ma egli cominciรฒ a imprecare e a giurare: ยซNon conosco questโ€™uomo di cui parlateยป. E subito, per la seconda volta, un gallo cantรฒ. E Pietro si ricordรฒ della parola che Gesรน gli aveva detto: ยซPrima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegheraiยป. E scoppiรฒ in pianto.

– Volete che io rimetta in libertร  per voi il re dei Giudei?
E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesรน, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandรฒ: ยซTu sei il re dei Giudei? ยป. Ed egli rispose: ยซTu lo diciยป. I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogรฒ di nuovo dicendo: ยซNon rispondi a? Vedi di quante cose ti accusano!ยป. Ma Gesรน non rispose piรน a, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertร  per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciรฒ a chiedere ciรฒ che egli era solito concedere. Pilato rispose loro: ยซVolete che io rimetta in libertร  per voi il re dei Giudei?ยป. Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perchรฉ, piuttosto, egli rimettesse in libertร  per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: ยซChe cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?ยป. Ed essi di nuovo gridarono: ยซCrocifiggilo!ยป. Pilato diceva loro: ยซChe male ha fatto?ยป. Ma essi gridarono piรน forte: ยซCrocifiggilo!ยป. Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertร  per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesรน, lo consegnรฒ perchรฉ fosse crocifisso.

– Intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioรจ nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: ยซSalve, re dei Giudei!ยป. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

– Condussero Gesรน al luogo del Gรฒlgota
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesรน al luogo del Gรฒlgota, che significa ยซLuogo del cranioยป, e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

– Con lui crocifissero anche due ladroni
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciรฒ che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: ยซIl re dei Giudeiยป. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra.

– Ha salvato altri e non puรฒ salvare se stesso!
Quelli che passavano di lร  lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: ยซEhi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!ยป. Cosรฌ anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: ยซHa salvato altri e non puรฒ salvare se stesso! Il Cristo, il re dโ€™Israele, scenda ora dalla croce, perchรฉ vediamo e crediamo!ยป. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

– Gesรน, dando un forte grido, spirรฒ
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesรน gridรฒ a gran voce: ยซEloรฌ, Eloรฌ, lemร  sabactร ni?ยป, che significa: ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: ยซEcco, chiama Elia!ยป. Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissรฒ su una canna e gli dava da bere, dicendo: ยซAspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendereยป. Ma Gesรน, dando un forte grido, spirรฒ.

Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.

Il velo del tempio si squarciรฒ in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: ยซDavvero quest’uomo era Figlio di Dio!ยป.
Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Mร gdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

– Giuseppe fece rotolare una pietra allโ€™entrata del sepolcro
Venuta ormai la sera, poichรฉ era la Parasceve, cioรจ la vigilia del sabato, Giuseppe dโ€™Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anchโ€™egli il regno di Dio, con coraggio andรฒ da Pilato e chiese il corpo di Gesรน. Pilato si meravigliรฒ che fosse giร  morto e, chiamato il centurione, gli domandรฒ se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra allโ€™entrata del sepolcro. Maria di Mร gdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 – 31 Marzo 2018
  • Settimana Santa
  • Colore Rosso
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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