Commento al Vangelo del 25 aprile 2018 – Paolo Curtaz

Oggi la Chiesa fa memoria di san Marco evangelista. E la merita, questa memoria, perché è a lui che dobbiamo l’invenzione del Vangelo. Come sempre accade per le persone geniali, ha avuto il suo bel percorso tortuoso.

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Fino a un secolo e mezzo fa, a causa della poca conoscenza degli aspetti scientifici dell’analisi dei testi, si pensava che Marco fosse un riassunto malfatto di Matteo che, in effetti, a tutt’oggi risulta come primo Vangelo negli elenchi.

Non è così: è Marco il primo ad avere scritto e, a seguire, Matteo e Luca lo hanno ampiamente copiato, aggiungendo le loro specifiche riflessioni. Oggi sappiamo parecchio di Marco che la tradizione identifica con quel Giovanni Marco adolescente del gruppo dei primi discepoli, poi discepolo di Pietro. È a Pietro che, probabilmente, dobbiamo l’idea di scrivere un resoconto su Gesù per quanti non lo avevano conosciuto, forse una comunità pagana, forse quella di Roma. La domanda che soggiace al testo di Marco è una sola: chi è Gesù di Nazareth?

Per l’autore del Vangelo è il Cristo di Dio ma alla stessa conclusione giungerà il centurione, guarda caso romano!, sotto la croce. Sia la stessa conclusione cui arriviamo nel nostro percorso di fede…

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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