Commento al Vangelo del 24 settembre 2017 – Mons. Alberto Albertazzi

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La logica di Dio รจ quella di un cuore che ama

Le correnti domeniche sfoggiano parabole esclusive di Matteo. Quella della volta scorsa era dominata da unโ€™evangelica legge del contrappasso, che concludeva col pari trattamento di due situazioni analoghe. Questa domenica, invece, abbiamo a confronto due logiche inconciliabili che prospettano pari trattamento per diverse situazioni. La logica divina, per fortuna di tutti, non funziona come quella umana. Il padrone della vigna al secondo reclutamento non si sbottona, ma si limita a dire ยซquello che รจ giusto, ve lo darรฒยป. Gli ultimi fanno venire in mente gli odierni rassegnati, che non vanno neppure in cerca di lavoro. Al padrone che domanda loro: ยซPerchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?ยป, rispondono: ยซPerchรฉ nessuno ci ha presi a giornataยป. Non sembrano neppure dispiaciuti del loro stare in panciolle, ma si adattano ad andare anchโ€™essi nella vigna. Ci sarebbe stata bene unโ€™apologia della pigrizia, ma ci ha giร  pensato Russell nel suo Elogio dellโ€™ozio! Comunque si adattano anche loro a fare i vignaioli per un frammento di giornata.

A fine lavori la retribuzione avviene a sorpresa, un poโ€™ come se il padrone della vigna pregustasse una scena giร  programmata. Dice infatti al fattore: ยซChiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primiยป. Se avesse cominciato dai primi si sarebbe perso una scena gustosa, perchรฉ questi se ne sarebbero andati col pattuito, senza fare storie. Invece cominciando dagli ultimi, lascia gongolare i primi nella presunzione di una gratifica extracontrattuale. Invece la retribuzione รจ uguale per tutti, in barba a ogni odierna logica sindacale. Cosa cโ€™รจ di piรน iniquo che riservare pari trattamento a diverse situazioni? Con la nostra logica rivendicante e rigorosamente retributiva non riusciamo a dissentire dalle rimostranze dei primi assunti: ยซQuesti ultimi hanno lavorato unโ€™ora sola e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldoยป. Ma Dio non รจ un sindacalista! Tutti ci siamo accorti che sotto gli abiti rusticani del padrone della vigna si nasconde Dio col suo pensiero logico, ma di una logica diversa e spiazzante: ยซAmico, non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a questโ€™ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?ยป.ย  รˆ una replica che merita di essere meditata nei singoli segmenti.

Innanzitutto il padrone replica in recto che non fa torto al brontolone, e ne spiega il motivo. I patti con lui sono rispettati, quindi fuori dai piedi: ยซVatteneยป. E poi: ยซNon posso fare delle mie cose quello che voglio?ยป. La risposta non puรฒ che essere: certamente!ย  E aggiunge: ยซOppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?ยป. Il greco รจ piรน suggestivo ed efficace: ciรฒ che รจ reso con invidioso recita in realtร  ยซil tuo occhio รจ malvagioยป, inasprendo la contrapposizione fra la grettezza del frignante e la liberalitร  del padrone che si autoqualifica buono, con pieno diritto. Tra bontร  e malvagitร  non ci puรฒ essere intesa nรฉ compromesso: ecco perchรฉ il querimonioso operaio viene spedito senza tentare di ravvederlo; ancora quel ยซvatteneยป deciso e per nulla conciliante. Sembra dire โ€œรจ inutile perdere tempo con uno come te โ€ฆโ€.
Grandeggia dunque lโ€™immagine della sovrana generositร  divina, larga di valori aggiunti, che quando si tratta di retribuzione non computa col bilancino del farmacista.

Ritorniamo ai secondi reclutati, quelli delle nove del mattino, ai quali il padrone promette genericamente ยซquello che รจ giustoยป. Secondo Dio, dunque, sarebbe giusta pari retribuzione a differenti orari di lavoro. La nostra logica arranca. Forse Dio, piรน che alla quantitร  del lavoro, bada alla qualitร ; e, trattandosi in definitiva di inviti paludati di vocazione, non perde di vista la qualitร  interiore della risposta, secondo un teorema giร  squillato nellโ€™Antico Testamento: ยซLโ€™uomo vede lโ€™apparenza, ma il Signore vede il cuoreยป (1 Sam 16,7). O forse Dio risarcisce con la sua grazia quanti hanno una vita insulsa e poco gratificante, come sembrano suggerire quelli che sono rimasti lรฌ โ€œtutto il giorno senza far nienteโ€. Questi da me fatti sono tentativi patetici per accordare il pensiero divino al pensiero umano. Per non smentirmi sta bene una conclusione dantesca: ยซOr tu chi seโ€™, che vuoi sedere a scranna, / per giudicar di lungi mille miglia / con la veduta corta dโ€™una spanna?ยป (Paradiso XIXย  79-81).

Mons. Alberto Albertazzi – Responsabile Uff. Catechistico presso CURIA ARCIVESCOVILE – UFFICI PASTORALI (Vercelli).

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Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 settembre 2017 anche qui.

XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondoย  Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli questa parabola:
ยซIl regno dei cieli รจ simile a un padrone di casa che uscรฌ all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordรฒ con loro per un denaro al giorno e li mandรฒ nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che รจ giusto ve lo darรฒ”. Ed essi andarono. Uscรฌ di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lรฌ e disse loro: “Perchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perchรฉ nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di piรน. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, perรฒ, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?”. Cosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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