Commento al Vangelo del 24 Giugno 2018 – Mons. Antonio Interguglielmi

Una promessa.
Come per Zaccaria il Signore quando si presenta a noi, quando cerchiamo il Suo volto, ci fa una promessa: come avviene per la nascita di Giovanni Battista è una promessa che va sempre al di là delle nostre possibilità, qualcosa di impensabile, che solo Lui potrebbe realizzare. Ma è un dono di felicità.
L’incredulità.
La reazione di Zaccaria nel tempio spesso è anche la nostra. Abituati a guadagnare le cose con fatica, a cercare le nostre realizzazioni, stentiamo a credere che il Signore ci possa rendere felici. Dubitiamo che davvero sappia di cosa abbiamo bisogno per esserlo. Qui è la conversione: Dio non ci chiede uno sforzo, ma di credere ad una promessa. Una promessa che all’inizio fatichiamo a comprendere nella sua bellezza, nella sua grandezza. Per questa incredulità, come continuerà il Vangelo di questa domenica, Zaccaria perderà la voce.
Una missione.
Questo incontro con la promessa che il Signore ci fa non è solo per noi. E’ un dono che ha il potere di chiamare attraverso di noi tante persone a scoprire la via della felicità, la possibilità di una vita realizzata, in cui trovare il frutto più grande, che è l’amore. La nostra missione sarà tanto più grande, quanto più noi saremo piccoli per far spazio al Signore. Come per Zaccaria, ormai anziano e con sua moglie avanti in età e quindi sterile.
“Contemptilibilia mundi elegit Deus ut fortia quaeque confundat”: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto, per confondere i sapienti e i forti” (1 lettera di Corinzi 1,27)

Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)

Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 57-66.80

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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