Commento al Vangelo del 24 gennaio 2016 – don Giovanni Berti – Gioba

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Commento al Vangelo a cura di don Giovanni Bertiย 

Qualche mese fa ho conosciuto un giovane carabiniere, con il quale รจ nata subito una amicizia e anche un bel confronto di vita e di fede. Una sera sono andato a trovarlo in caserma dove vive, e tra una chiacchera e lโ€™altra siamo finiti a parlare di fede e di impegno cristiano. Ad un certo punto mi dice che vuol farmi vedere una cosa a cui tiene molto. Dalla tasca dei pantaloni dโ€™ordinanza, tira fuori un oggetto che subito non riesco a riconoscere. Sembra solo un cartoccio di carta scuro senza valore, ma poi vedo che non รจ altro che un piccolo vangelo tascabile tutto deformato. Ha preso la forma della tasca ed รจ consumato nella copertina e ai bordi delle pagine, ma รจ ancora perfettamente e interamente leggibile.

[ads2] Questo giovane mi confida che lo ha sempre in tasca, e lo accompagna ovunque da anni, anche in servizio. Non รจ un amuleto ma una vera guida, perchรฉ sente il desiderio ogni tanto di fermarsi e leggerne una pagina.

Lโ€™evangelista Luca inizia il suo Vangelo in maniera originale rispetto agli altri evangelisti. Non parte raccontando la storia di Gesรน, ma raccontando la sua storia di credente che si avvicina alla storia di Gesรน e la vuole trasmettere a qualcun altro. Luca ci racconta la sua fede in questa ricerca accurata di tutto quello che riguarda Gesรน Cristo, e ci dice che la storia di Gesรน non nasce come una favola inventata, ma nasce da testimonianze vive di chi ha conosciuto Gesรน e ne รจ diventato prima amico e poi annunciatore.
Ecco cosโ€™รจ il Vangelo: รจ un ponte tra i primi testimoni di Gesรน, e coloro che vengono dopo, cioรจ noi, chiamati a conoscere ed entrare a nostra volta in questa storia. In Teofilo, che letteralmente significa โ€œamico di Dioโ€, possiamo vedere noi stessi, che con la fede siamo amici di Dio, e come tali desiderosi di sapere tutto di Lui.
La liturgia di oggi accosta a questa introduzione del Vangelo, lโ€™episodio di Gesรน che legge il profeta Isaia nella sinagoga di Nazareth. Anche Gesรน legge la Sacra Scrittura, ma non lo fa come leggesse un libro antico e come pura e astratta ricerca storia. Gesรน legge da credente, e sente che quel che legge si sta realizzando proprio in lui, in quel momento (โ€œOggi si รจ compiuta questa Scritturaโ€ฆโ€)
Gesรน sta leggendo un passo del profeta Isaia che parla di Dio che porta liberazione, guarigione, amore per tutti e in particolar modo per i poveri. Eโ€™ un messaggio di misericordia che non rimane sulla carta come una vuota e illusoria promessa, ma si realizza in Gesรน che vede in quel passo antico la profezia della sua missione.
Questo รจ lโ€™atteggiamento giusto con il quale leggere la Scrittura e in particolare il Vangelo. Eโ€™ lโ€™atteggiamento di chi crede che ciรฒ che legge personalmente o ascolta nella celebrazione in chiesa non รจ lettera morta ma รจ viva e attuale. Il Vangelo รจ vita, ad opera dello Spirito Santo e con la nostra collaborazione di testimoni di Cristo.
Quel piccolo vangelo di cui accennavo allโ€™inizio, che ha preso curiosamente la forma del corpo del giovane che lo porta sempre in tasca, รจ per me un invito a modellare il vangelo sulla mia vita.
Questo piano piano mi fa scoprire che la mia stessa vita prende a sua volta la forma del Vangelo, con atti di misericordia, di perdono, di amore totale, che รจ la forma di vita di Gesรน.

Giovanni don

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