In questa terza Domenica del Tempo Ordinario la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesรน, entrato nella Sinagoga di Nazaret, legge il passo di Isaia laddove dice: ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con lโunzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncioโ. Quindi, conclude:
ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Dogmatica alla Pontificia Universitร Lateranense
[powerpress]
Quel sabato mattina accadde qualcosa di straordinario nella piccola sinagoga di Nazaret. Come tutti i sabati mattina erano state recitate le preghiere, le benedizioni, lo shemร , la professione di fede , la tefillร e la benedizione sacerdotale. A seguire c’era stata la lettura della torah, di alcune parti dei libri di Mosรจ (paraลกa), e ad essa doveva seguire la lettura di un brano tratto dai Profeti (haftara). A questo punto, nell’ordinarietร della liturgia sinagogale abituale, si inserรฌ, quella mattina, l’intervento di Gesรน. Egli si alzรฒ per leggere quest’ultima lettura, prima delle parafrasi e delle spiegazioni dei brani ascoltati. Dopo la sua lettura accadde qualcosa che ancora oggi non cessa di accadere. Prima di quel giorno e di quell’ora tutti erano centrati sulla Scrittura, sulle parole scritte nel rotolo, ora, ยซgli occhi di tutti erano fissi su di Luiยป. Dalla parola alla persona.
Gesรน annuncia il compimento di quelle antiche parole profetiche nella sua stessa persona. Il compimento รจ lรฌ presente in persona. Il compimento comporta uno spostamento del centro di attenzione. ยซVoi scrutate le Scritture – dirร Gesรน in altra occasione –ย credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.ย Ma voi non volete venire a me per avere la vitaยป (Gv 5, 39s.).
Siamo chiamati a ricentrare il nostro sguardo ยซtenendolo fisso su Gesรนยป che ยซdร origine alla fede e la porta compimentoยป (Eb 12,2).
Fonte: Radio Vaticana
