PROMESSI ALL’UNICO SPOSO CAPACE DI VINCERE CON L’AMORE LA DUREZZA DEL CUORE
Vi sono domande che non cercano risposte ma sono pistole puntate. Come quella posta a Gesรน da alcuni farisei sulla liceitร del divorzio. Conoscevano bene che lMosรจ (la Torah) proibisce il divorzio, per questo usano la questione del ripudio come una trappola per mettere alla prova Gesรน, coglierlo in fallo con una dichiarazione contro la Legge e contro di loro, e poterlo cosรฌ denunciare come eretico.
Spesso anche noi, discutiamo pur sapendo bene dove sia la veritร , e domandiamo, parliamo, ci scaldiamo solo per far crollare i nostri interlocutori, e viaggiare sicuri nelle nostre decisioni. Ma Gesรน conosceva il cuore dei farisei, come conosce il nostro; sa che, come loro, รจ affetto da sklerokardรฌa, l’indurimento del cuore che, secondo la cultura semitica, indica l’universo interiore dellโuomo compresa la facoltร intellettuale.
Nel Nuovo Testamento la sklerocardรฌa โdenota lโostinata insensibilitร umana agli annunci della volontร salvifica di Dio che domanda di essere accolta nel โcuoreโ, nel centro della sua vita personaleโ (Kittel). E’ dunque un irrigidimento simile a quello delle arterie che provoca l’arteriosclerosi, un rinchiudersi superbo nelle proprie posizioni che impedisce il flusso della Grazia. Sklerokardรฌa รจ un termine rarissimo nel Nuovo Testamento, usato solo nel brano di oggi, nel parallelo di Matteo, e nel finale di Marco, quando Gesรน, apparendo risorto ai discepoli, li rimprovera per la loro incredulitร e durezza di cuore.
La sklerokardรฌa nasce dunque dalla mancanza di fede. Per svelare a quei farisei il loro cuore, come giร aveva fatto con satana nel deserto, Gesรน risponde con la Scrittura, chiedendo loro che cosa Mosรจ avesse “ordinato”. Deuteronomio 24,1-4, l’unico passo della Torah che tratta del divorzio, parla del caso di un uomo che ha ripudiato la moglie e vuole sposarla di nuovo, dopo che ella รจ stata sposa di un altro uomo.
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Per questo i farisei devono rispondere che Mosรจ non ha dato nessun “ordine” in materia, ma solo un “permesso” come un’eccezione per un caso molto particolare. Ebbene risponde Gesรน, anche in questo eccezionale e rarissimo, Mosรจ ha permesso il ripudio solo a causa della durezza del cuore. Che รจ come dire che il divorzio si decide in un cuore indurito nella superbia. Non รจ una questione di liceitร o meno, perchรฉ chi รจ affetto da sklerokardรฌa non puรฒ avvicinarsi umilmente a Dio per chiedere luce sulla sua volontร nella propria situazione matrimoniale, ma cercheranno di usare Lui stesso per confermare le proprie posizioni pregiudiziali, proprio come stavano facendo quei farisei con Gesรน.
Che perรฒ non si lascia irretire dalla loro malizia, e con amore, per guarire il loro cuore, gli annuncia di nuovo la chiamata originale nella quale sono stati creati. Perchรฉ il matrimonio, tale come traspare dalle parole di Gesรน, รจ la Buona Notizia dell’amore nel quale Dio, “al principio”, ha creato l’uomo maschio e femmina perchรฉ fossero una sola carne che nessuno avrebbe dovuto mai separare.
Ma il peccato d’orgoglio di Adamo ed Eva ha rotto l’equilibrio d’amore pensato da Dio. La loro incredulitร , la durezza del loro cuore dinanzi al potere e all’autoritร di Dio ha rotto il progetto di Dio. La stessa durezza di cuore che percorre tutta la storia di Israele รจ come cristallizzata nelle parole dei farisei, nella quale possiamo scoprire la nostra. Per parlare del rapporto tra Dio e l’uomo, la Scrittura usa immagini nuziali nelle quali Dio, come uno Sposo, ha sempre avuto misericordia della sua sposa, il Popolo di Israele, anche quando ne รจ stato tradito.
Davanti agli occhi dei farisei Gesรน poneva anche una storia di secoli, storia di misericordia dalla quale attingere per comprendere il mistero del matrimonio. Ma, per la durezza del cuore, la storia sino a quel giorno non era bastata, come non basta per noi. Era necessario qualcosa di piรน, l’amore sino alla fine di Cristo. La croce infatti รจ il letto d’amore dove Dio, nel suo Figlio, ha sposato tutti noi, il Legno dove ci ha fatti carne della sua carne.
Il “principio” nel quale Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, trova il compimento nella croce del Figlio. Per questo la fede nella Parola della Croce dove risplende l’amore infinito di Dio รจ il fondamento di ogni matrimonio. Non si tratta di carattere, affinitร o farfalle nella pancia. Si tratta della fede di chi ha sperimentato l’amore di Dio capace di sciogliere un cuore indurito e vincere l’incredulitร . Adamo รจ caduto in un sonno profondo mentre Dio estraeva dal suo petto una costola per formare Eva, profetizzando cosรฌ il sonno di Cristo sulla Croce, la ferita del suo costato e la creazione della sua sposa immacolata, la Chiesa.
L’amore nuziale รจ questa opera divina, e il suo compimento รจ il risveglio di Adamo con l’incontro pieno di stupore dinanzi a quella parte di sรฉ per la quale era nato, per la quale aveva ricevuto quel corpo, e quella costola che ha dovuto offrire nel sonno del sacrificio. Il piacere esultante di Adamo dinanzi a quella donna, a quell’altro io che era quel tu cosรฌ bello, l’unico essere simile a lui capace di richiudere la ferita che gli era occorsa nel petto. Solo Eva era destinata a quell’anfratto che lo percuoteva e lo faceva sentire mancante, mendicante e incompleto: “Ciรฒ che gli era stato rubato, gli รจ stato reso, trasfigurato dalla bellezza” (Giacomo di Saroug).
Era lei la sua pienezza, lei e solo lei, e per questo, diveniva gioia, piacere, stupore. Attraverso di lei sorgeva in Adamo la speranza di conoscere la fonte di tutto quello straripamento di pace, quel senso di pienezza e di soddisfazione, la fonte inestinguibile di ogni amore, di quell’amore che, lui lo sentiva, era l’unico che dava senso a tutto, alla sua esistenza e al Paradiso nel quale era stato posto. Eva era la porta che gli dischiudeva il mistero del “Principio”, l’origine ferma e certa della sua stessa vita.
Il principio di ogni amore รจ quindi dentro un sonno fecondo, e nell’incedere sicuro di Dio che accompagna Eva al suo sposo, a quell’unico uomo per il quale e dal quale era stata tratta. Eva era un dono, ecco il segreto, il dono scaturito dal suo sonno, il frutto della Croce e della risurrezione del Signore. Eva, la sposa, l’unico approdo perchรฉ il sonno non torni, malvagio questa volta, a strappare quell’allegria piena: “Amore mio, che altro posso fare? Quale altra occupazione puรฒ avere un uomo valido su questa terra, fuorchรฉ di sposarvi? Che alternativa c’รจ al matrimonio, eccetto il sonno?” (Gilbert Keith Chesterton).
L’indissolubilitร รจ l’unica forma “lecita” di vivere un matrimonio perchรฉ รจ l’unica che realizza l’uomo nel suo essere “maschio e femmina”. Un marito รจ persona compiuta solo nell’essere una sola carne con la moglie che Dio ha preparato per lui, donandosi sino a morire per lei che รจ l’unica che puรฒ sottomettersi, mettersi cioรจ sotto la sua protezione, perchรฉ in lui รจ dischiusa la ferita dalla quale รจ stata tratta. Solo lei combacia perfettamente con essa, e solo lui porta quella ferita. Altre donne, o altri uomini, anche altri ideali della stessa moglie o del marito, resteranno irrimediabilmente fuori di loro e non potranno mai diventare una carne sola.
Anche solo guardando, o sognando un’altra persona con desiderio si commette adulterio, etimologicamente andare verso un’altra donna o uomo spingendosi cioรจ verso una fantasia inesistente nella quale si frantuma la propria persona. Molto piรน grave, ovvio, quando l’adulterio รจ consumato concretamente: non essendo creati l’uno per l’altro, anche se il piacere erotico e sentimentale sembra assicurato, sarร come unirsi con un cadavere, cioรจ con un corpo che, pur esistendo, non potrร mai accogliere l’altro nella sua totalitร .
Il peccato, che รจ un fallire l’obbiettivo della vita, consegna infatti sempre il salario della morte. Il divorzio, che suppone in ogni caso un adulterio consumato almeno nel cuore (ci si separa perchรฉ l’altro รจ diventato insopportabile o non coincide piรน alle proprie esigenze, o semplicemente perchรฉ fa soffrire) รจ sempre illecito perchรฉ รจ illecito uccidere una persona nel suo essere piรน profondo, quello creato al “principio”. Certo, accade spesso che i peccati e le differenze arrivino a costituire una barriera insuperabile tra gli sposi. Ma ciรฒ che รจ impossibile agli uomini รจ possibile a Dio! A condizione che si lascino frantumare nell’umiltร il cuore indurito.
Il principio del disegno di Dio, infatti, ci รจ consegnato ogni giorno nella Chiesa che ci offre, con la Parola e i sacramenti, la Croce gloriosa del Signore risorto e vittorioso sul peccato, nella quale gli sposi sono uniti per sempre. Il matrimonio รจ una vocazione, e per ogni vocazione sono necessarie le Grazie nelle quali vincere le tentazioni e sperimentare il perdono che rigenera. Senza la Chiesa un matrimonio non ha futuro nel suo compimento autentico perchรฉ l’uomo, con le sue sole forze, con i sentimenti e il piacere, non puรฒ restare crocifisso. Il verbo greco synezeuxen che indica “congiunto” infatti, รจ formato dalla preposizione-prefissos yn (“con”) e dalla radice zeug-, che descrive anche due animali uniti dal “giogo” (zeugos).
Il giogo che unisce gli sposi รจ dunque il giogo di Cristo, mite e umile di cuore. Esso รจ leggero e dolce perchรฉ รจ l’unico adeguato a ciascuno dei due, l’unico che li fa, giorno dopo giorno, una sola carne. Non puรฒ esservi giogo diseguale, pena inciampare, cadere, rompere l’unitร . Il giogo di Cristo, le sue braccia distese ad unire gli sposi, il suo amore infinito che ogni giorno perdona, e fa perdonare; ama e dona di amare. Che Dio conceda a tutti noi, rientrati a casa con il Signore, nel seno benedetto della comunitร cristiana dove siamo gestati nella veritร e nella libertร dei figli, la fede capace di aprire gli occhi sulla Croce, e credere all’amore che vince ogni male, la fonte di vita per ogni matrimonio, il giogo soave che conduce gli sposi, indissolubilmente uniti, sino al Cielo.
[toggle title=”Dal Vangelo secondo Marco 10,1-12” state=”close”]
Partito di lร , si recรฒ nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: ยซE’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?ยป. Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?ยป. Dissero: ยซMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarlaยป. Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creรฒ maschio e femmina; per questo l’uomo lascerร suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicchรฉ non sono piรน due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoยป. Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterioยป.
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