Gesรน รจ in viaggio verso Gerusalemme dove si concluderร drammaticamente la sua esistenza terrena, apparentemente da uomo sconfitto. Gesรน, quindi, sente la necessitร , attraversando la Galilea, di preparare i suoi discepoli a questo evento, richiamando alla loro memoria la visione del profeta Isaia sul servo sofferente. ร giร stato scritto. Il Figlio dellโuomo dovrร patire molto, verrร ucciso ma, dopo tre giorni risorgerร .
ร la via segnata per compiere la redenzione dellโuomo e instaurare il nuovo Regno di Dio sulla terra. I discepoli, per la seconda volta โ la prima lโabbiamo vissuta domenica scorsa โ non capiscono e tacciono, timorosi di chiedere spiegazioni al loro Maestro. Gesรน non si arrende. Giunti a Cafarnao, si rivolge direttamente ai Dodici e, dopo aver messo a nudo i loro pensieri, dice chiaramente che seguire Lui, far parte del suo gregge, non รจ inseguire onori, gloria e potere ma servire, servire gli altri, non dominarli.
ร lโinvito che, oggi, Gesรน rivolge anche a noi che, forse, non abbiamo ancora imparato la logica del crocifisso. Ci attardiamo ancora a discutere su chi fra noi devโessere il piรน grande. Lโorgoglio, lโambizione, il prestigio, lโamor proprio, i privilegi, gli onori, la popolaritร , la superioritร , il desiderio di primeggiare, lโinvidia, la faziositร , lโindifferenza diventano valori da affermare, e non importa se, per farli emergere, si calpestano gli altri.
E il Signore? Il suo insegnamento? Il suo esempio? In una competizione se predomina lโio non cโรจ posto per Dio. Lasciamo che le nostre comunitร non siano segnate dalla competizione tra chi โsaโ e โfaโ di piรน, ma restino (o diventino) i luoghi nei quali condividere anzitutto i propri bisogni, quella povertร che ci fa beati e che ci conserva accoglienti. Ascoltiamo, dunque, la Parola che ci esorta a vivere i nostri comportamenti secondo i modelli del servo e del bambino. Il servo evoca lโatteggiamento di fedeltร e di obbedienza ai comandi del padrone, il bambino quello di debolezza, dโimpotenza, ma anche di estrema fiducia: il bambino fra le braccia della mamma si sente sicuro e protetto, come noi lo potremo essere fra le braccia di Dio.
Signore, mi rendo conto che anchโio a volte sono testardo come i discepoli che tu istruivi. Aiutami, Signore, a vincere lโegoismo, a combattere lโindifferenza verso il dolore altrui, a rifuggire dai compromessi.
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XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Sap 2, 12.17-20; Sal.53; Gc 3,16 – 4,3; Mc 9, 30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato…
Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondoย Marco
30Partiti di lร , attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโuomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. 32Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. 35Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 23 – 29 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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