Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2020 – P. Antonio Giordano, IMC

Teniamo presenti questi detti:

  • “Siate santi, perché io il Signore vostro Dio, sono Santo”, (I Lettura – Libro del Levitico).
  • “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio.
  • “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano.
  • “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.
  • “Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio”. (II lettura S. Paolo Cor.)
  • Ricordiamo che la perfezione cristiana si raggiunge solo con l’eroismo e che solo Dio è perfetto in sé , oggettivamente, noi siamo perfetti  della perfezione che attingiamo da Dio, in relazione alle doti che Lui ci ha dato, e le occasioni di perfezione che continuamente ci dà (i talenti).

– Primo passo: non opporsi a quelli che ci fanno del male, ai malvagi; dobbiamo opporci al male (perché va contro Dio) non a quelli che ci fanno del male (perché questi vanno solo contro noi, e questo può risultare in un sommo bene).

– Anzi quelli che fanno del male a noi  sono da amare non solo da non opporre, perché così diamo loro l’occasione di convertirsi, e forse usiamo bene un mezzo che il Signore ci dà per la correzione personale, e raggiungimento di maggiore perfezione. 

Da parte di Dio, siamo invitatati innanzitutto alla Santità, che viene definita dal Concilio Vaticano II, “Vocazione irrinunciabile di tutti i battezzati, essa consiste nella perfezione di cui solo Dio è riferimento e si costruisce con l’integrità di vita nella fede,  speranza e carità”.

Essere Santi significa cioè essere perfetti e irreprensibili sull’esempio del Santo e del Giusto, che S. Pietro nella sua prima lettera sintetizza con le seguenti parole: “Ad immagine del Santo che vi ha chiamati, siate santi anche voi in tutta la vostra condotta.”(1Pt 1, 15).

– Sempre il Levitico, da cui è tratta la prima lettura, indica delle modalità concrete di santità: l’amore verso il fratello, opposizione all’odio, al rancore e ai sentimenti di vendetta nei confronti del prossimo, verso quale va usata anche comprensione e correzione fraterna, tutti elementi di nobiltà d’animo che portano a piacere a Dio, a instaurare una comunione con Dio e con i fratelli

– Secondo passo. Ma Gesù, il Figlio di Dio che porta a compimento la Legge e i profeti, afferma che tutto questo non è sufficiente. Per capire bisogna definire chi è “fratello” e chi è “prossimo”.

Certamente non è fratello solo colui che è consanguineo; come non è prossimo solo colui che è vicino, il nostro connazionale o il nostro coinquilino e neppure non è “prossimo” solo colui che sta più vicino ai nostri sentimenti, escludendo l’avversario e il nemico.

Nella nuova economia salvifica di Cristo il “prossimo” è estensivo a tutti coloro con cui si hanno relazioni, siano essi amici o nemici, connazionali o stranieri, vicini o lontani: tutti sono figli di Dio e quindi sono nostri fratelli da amare sempre, anche quando in apparenza vanno contro di noi. Quindi: “Io vi dico: amate anche i vostri nemici.”

La santità, allora consiste nell’eroismo del superamento di noi stessi, nel salire alla relazione filiale con Dio e alla relazione fraterna con tutti gli uomini, il che significa una perfezione sempre maggiore di vita.

Dio in Gesù si è fatto uomo per portare l’uomo a diventare Dio, nella perfezione divina: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. Come Dio è perfetto nella sua divinità, noi dobbiamo essere perfetti nella nostra umanità, secondo le capacità e le doti che Dio ci ha dato e secondo le occasioni che continuamente ci dà.

Fonte – consolata.org


Letture della Domenica
VII Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

Ama il tuo prossimo come te stesso.Dal libro del Levìtico

Lv 19,1-2.17-18

Il Signore parlò a Mosè e disse:

«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.

Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 102 (103)

R. Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono. R.

Seconda Lettura

Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 3,16-23

Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».

Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. 

Parola di Dio 

Vangelo

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore 

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