Lโarcangelo Gabriele ha annunciato a Maria il mistero della nascita del figlio di Dio e ha fatto riferimento alla gravidanza di Elisabetta. โCome รจ possibile?โ, si รจ interrogata Maria. ยซNon conosco uomoยป. ยซ… anche Elisabetta, tua parenteยป, ha risposto Gabriele, ยซnella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
E Maria corre da Elisabetta, consapevole, dopo il suo ยซsรฌยป, della straordinarietร di queste gravidanze, che le accomunano, ma in condizione diversa: una vergine, lโaltra sterile. E questa โimpossibile feconditร umanaโ che, nella fede, รจ invece resa possibile dalla potenza di Dio, esplode in entrambe le donne, come in entrambe le creature da esse generate, in un impeto di gioia. Il โpossibileโ, solamente umano, รจ sterile, e genera dolore e fatica.
Lโโimpossibileโ di Dio invece, sostenuto dalla volontร dellโuomo di accogliere il suo progetto, รจ contrassegnato dalla gioia. Una gioia che puรฒ passare dalla fatica, dal dolore, dalla morte, ma che ci rassicura sullโesito finale di vittoria e di esultanza.
Per sfuggire ai tanti โnoโ che ripetiamo svogliatamente a Dio che ci fa una proposta, scegliamo di far ridondare il โsรฌโ della Vergine che, nella sua semplicitร , associa il suo sรฌ a quello del Figlio. Abbiamo paura di poggiare i piedi sul terreno del credere, troppo impervio รจ il suo sentiero e faticosa la salita. In Maria il progetto divino si realizza: essa rinuncia a pensare in termini di possibilitร umane e si affida totalmente allo Spirito e alle promesse dellโangelo. Le due donne, portatrici entrambe di gioiosa novitร , superano la comprensione umana e si lasciano travolgere dalla dolce eppur rischiosa esperienza dellโamore.
Le due future madri rinunciano al proprio futuro per aprirsi allโavvenire, contemplandolo con gli occhi della fede. Due ยซfiatยป enunciati senza timore, quasi a ricordarci che se la Chiesa vuole vivere nella fedeltร allโalleanza, deve rinunciare alla semplice e accomodante ripetitivitร del passato per assecondare la potenza dello Spirito che introduce le novitร affidate da Dio, nella discontinuitร , alla creativitร di tutti coloro che vogliono rischiare, con Lui, perchรฉ la comunitร dei credenti possa testimoniare al mondo la logica evangelica.
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Daโ a noi, Signore, la consapevolezza che il mondo puรฒ essere trasformato e โsalvatoโ dallโunione della tua onnipotenza e dallโaccoglienza da parte dellโuomo del tuo progetto. Daโ a noi, Signore, la grazia di ritenere indispensabile la tua opera nella nostra vita, ma altrettanto indispensabile il nostro impegno. Daโ a noi, Signore, la ragione di ritenere che nessun miracolo prescinde da te, ma anche da noi stessi. Daโ a noi, Signore, il dono della gioia nel servirti e nel collaborare con te nella realizzazione del Regno.
