…E con questa domenica, si chiude l’anno liturgico. Domenica prossima saremo giร in Avvento. Anno nuovo, vita nuova, dice il proverbio…
ร tempo di bilanci: com’รจ andato questo Giubileo della misericordia? siete, siamo diventati un po’ piรน misericordiosi? Speriamo di sรฌ!
E tanto per (non) cambiare discorso, il Vangelo di Luca รจ quello che, dei quattro, insiste di piรน sulla misericordia che il Signore รจ venuto ad annunciare: la parabola del figliol prodigo (cap.15) ce l’ha solo il testo di Luca; il breve dialogo di Gesรน con il buon ladrone, ce l’ha solo Luca; il particolare delle folle che, scendendo dal Calvario, se ne ritornavano a casa, percuotendosi il petto (vv.48), ce l’ha solo Luca…
[ads2]Insomma, se non abbiamo capito e imparato che il Padre celeste รจ misericordioso e che anche noi dobbiamo imparare ad esserlo, con coloro che ci hanno offesi, spegniamo pure i riflettori, usciamo di chiesa e torniamocene alla nostra vita, archiviando per sempre la fede; ci eravamo illusi di credere, ci abbiamo creduto per un po’… Ma poi la vita ha ampiamente smentito la convenienza a confidare nel Dio di Gesรน Cristo; e cosรฌ, anche noi abbiamo scelto il cosiddetto ateismo pratico, quel modo di vivere, purtroppo assai diffuso tra le nostre file, di chi cioรจ ammette l’esistenza di Dio, ma poi parla e agisce come se Dio non contasse poi cosรฌ tanto.
Bando alla tristezza, bando alla delusione e al cinismo.
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Oggi celebriamo Cristo Re dell’universo, esaltiamo la sua maestร che risplende dall’alto della croce, e in quella mortale immobilitร , conquista alla fede il centurione romano, la giร citata gente che, prima, aveva accolto Gesรน come Messia, poi aveva chiesto a Pilato la Sua testa, e ora si struggeva di dolore perchรฉ era stato crocifisso un giusto.
E c’รจ anche lui, il buon ladrone, il quale, dall’alto della sua croce, mette a segno l’ultimo colpo, il piรน grosso, un vero colpo da maestro… si mette in tasca il Paradiso. Perdonate la vena sarcastica… Il perdono dato dal Signore a un criminale costituisce il punto piรน alto dell’amore infinito di Dio, rivelato al mondo dal Figlio.
Ma giร le prime parole pronunciate dal Maestro di Nazareth, dall’alto del suo trono, “Padre, perdona loro…”, creano il clima di tutta la vicenda. In contrasto con il comportamento dei soldati, dei capi del popolo e del popolo stesso, Gesรน invoca, dunque, su tutti il perdono del Padre.
Pensate, alcuni manoscritti che riportano la narrazione di Luca, hanno censurato questa prima preghiera di Gesรน sulla croce, forse perchรฉ sembrava troppo indulgente nei confronti dei Giudei: nella polemica antigiudaica dei primi cristiani, la presa di posizione di Gesรน poteva destare scandalo e creare non poche difficoltร .
Ma l’invocazione di Gesรน รจ l’ultima proposta di conversione offerta ai suoi persecutori.
Anche nelle prediche (di Pietro) riportate sempre da san Luca negli Atti degli Apostoli, nelle quali si insiste in modo particolare sulla responsabilitร dei giudei, l’autore ispirato accenna pure alla loro ignoranza, cioรจ all’incapacitร di comprendere e seguire il progetto salvifico di Dio che passa attraverso lo scandalo della croce (cfr. 3,17 e 13,37). Il riconoscimento di questa ignoranza del piano divino รจ il presupposto della conversione.
Nel progetto teologico del terzo evangelista, Gesรน รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perduto, a chiamare i peccatori a conversione (5,32); ha condiviso la mensa dei clandestini e dei malfattori; ha accolto la testimonianza di amore dell’anonima peccatrice; รจ entrato in casa di Zaccheo, capo dei pubblicani… Ora muore tra due criminali e ne condivide il destino di esclusione e di infamia.
Possiamo dire che il Figlio dell’uomo muore, cosรฌ come era vissuto.
ร con questo ultimo, estremo gesto di solidarietร che Gesรน dร la salvezza a chi crede e si converte. In altri termini non c’รจ situazione umana di miseria e di peccato che sia esclusa a priori dalla salvezza; anche per il ladrone che muore a causa dei suoi delitti c’รจ la speranza di un futuro di redenzione.
La morte di Gesรน segna l’inizio del cambiamento, della conversione di coloro che assistono, preludio della prima comunitร cristiana: il centurione, che riconosce l’azione di Dio e come testimone ufficiale, proclama per l’ultima volta l’innocenza di Gesรน; poi la folla, che ora ritorna dalla collina della croce mostrando visibilmente i segni della sua conversione.
Infine i parenti, i conoscenti di Gesรน e le donne che stavano in disparte ad assistere alla tragedia. Luca ha risparmiato gli apostoli, stendendo un velo pietoso sulla loro fuga; menziona invece la presenza degli amici del Signore…forse si tratta proprio di loro, dei Dodici, o di alcuni dei Dodici – certo mancava Giuda -. Per ora questi sono testimoni muti della morte del loro Maestro e rimangono in attesa che si compia la sua promessa: “Dopo tre giorni risorgerรฒ.”.
Passata la Pasqua di risurrezione, la nuova comunitร si ricomporrร intorno al nucleo di questi pochi fedelissimi che avevano accompagnato il Signore fino alla sua ultima prova.
Del resto, era la Passione di Gesรน… doveva attraversarla da solo.
Fuggiamo la tentazione di giudicare il comportamento di Pietro & co.
Non perdiamo tempo ad indagare se l’abbandono dei Dodici sia stato una mancanza di fede, un oltraggio contro il loro Signore, un riprovevole peccato…
Ebbene, anche per un residuo di comunitร spaventata e demoralizzata c’รจ una speranza di futuro, fino a quando essa rimane legata a Gesรน, il martire salvatore. Se c’รจ per quei poveri e meschini pescatori di Galilea, la speranza della salvezza c’รจ anche per noi.
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Vangelo della Domenica di Nostro Signore Gesรน Cristo, Re dell’Universo
- Colore liturgico: bianco
- ย 2 Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43
Lc 23, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca
35Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, lโelettoยป. 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dellโaceto 37e dicevano: ยซSe tu sei il re dei Giudei, salva te stessoยป. 38Sopra di lui cโera anche una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป. 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!ยป. 40Lโaltro invece lo rimproverava dicendo: ยซNon hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perchรฉ riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleยป. 42E disse: ยซGesรน, ricรฒrdati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. 43Gli rispose: ยซIn veritร io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 20 – 26 Novembre 2016
- Tempo Ordinario XXXIV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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