Commento al Vangelo del 2 luglio 2017 – mons. Vincenzo Paglia

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19514745932_eaeae50df7_oยซChi ama il padre o la madre piรน di me non รจ degno di me; chi ama il figlio o la figlia piรน di me non รจ degno di meยป (Mt 10,37). Gesรน chiede ai discepoli un amore cosรฌ radicale da superare anche quello per i familiari. Solo chi ha questo amore รจ ยซdegnoยป del Signore. Per tre volte in poche righe si ripete: โ€œEssere degni di meโ€; unโ€™insistenza che contrasta con le parole del centurione che ripetiamo in ogni celebrazione eucaristica: ยซO Signore, non sono degno che tu entri sotto il mio tettoยป. In effetti, chi puรฒ dirsi degno di accogliere il Signore? Basta uno sguardo realistico alla vita di ciascuno di noi per renderci conto della nostra pochezza e del nostro peccato.

Essere discepoli di Gesรน non รจ nรฉ facile nรฉ scontato, e non รจ frutto di nascita o di tradizione. Si รจ cristiani solo per scelta, non per nascita. E il Vangelo ci dice di quale altezza รจ tale scelta. I discepoli di Gesรน sono coloro che condividono senza riserve la sua persona e il suo destino, sino a identificarsi con lui. In tal senso il discepolo trova se stesso trovando Gesรน. รˆ questo il senso delle parole che seguono: ยซChi avrร  trovato la sua vita la perderร : e chi avrร  perduto la sua vita per causa mia la troverร ยป.

[ads2]รˆ una delle frasi di Gesรน piรน tramandate (ben sei volte รจ presente nei Vangeli). Ovviamente la prima comunitร  cristiana ne aveva compreso lโ€™importanza e la vedeva realizzata anzitutto in Gesรน stesso. Egli ha โ€œritrovatoโ€ la sua vita (nella risurrezione) โ€œperdendolaโ€ (ossia, spendendola sino alla morte) per lโ€™annuncio del Vangelo. รˆ esattamente lโ€™opposto della concezione normale della gente che crede di essere felice quando trattiene per sรฉ la propria vita, il proprio tempo, le proprie ricchezze, i propri interessi; ma sappiamo i guasti che produce il sentimento di conservazione di se stessi e dei propri interessi a qualsiasi costo. Il discepolo, al contrario, trova la sua felicitร  nello spendere la propria vita per il Signore e per i poveri, nella rinuncia a conservare se stesso per darsi tutto al Signore. ยซSi รจ piรน beati nel dare che nel ricevere!ยปโ€, diceva Paolo ai capi della Chiesa di Efeso, citando un detto di Gesรน ignoto ai Vangeli (At 20,35).

Il โ€œmanualeโ€ dei discepoli in missione ย– cosรฌ possiamo definire il capitolo decimo di Matteo ย– viene chiuso dallโ€™evangelista con alcune note sullโ€™accoglienza loro riservata. รˆ naturale che lโ€™inviato si aspetti di essere accolto da coloro ai quali รจ mandato. Gesรน stesso se lo augura e ne sottolinea la ragione di fondo: ยซChi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandatoยป. In questo versetto si condensa il perchรฉ della dignitร  del discepolo: la totale dipendenza dal Signore, al punto che la sua presenza significa quella di Gesรน stesso. รˆ ovvio che si tratta di accogliere il discepolo come ยซprofetaยป, ossia come colui che porta il Vangelo, che non annuncia la propria parola ma la Parola di Dio. E la ricezione della Parola รจ la ricompensa che il Signore promette a coloro che accolgono i suoi discepoli. Gesรน li chiama anche ยซpiccoliยป: il discepolo, infatti, non possiede nรฉ oro nรฉ argento, non ha bisaccia e neppure due tuniche, e deve camminare senza portarsi nรฉ sandali nรฉ bastone (Mt 10,9-10).

Lโ€™unica sua ricchezza รจ il Vangelo, di fronte al quale anche lui รจ piccolo e totalmente dipendente. Questa ricchezza dobbiamo accogliere; questa ricchezza dobbiamo trasmettere.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 2 luglio 2017 anche qui.

XIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

  • Colore liturgico: Bianco
  • 2 Re 4,8-11.14-16; Sal 88; Rm 6, 3-4. 8-11; Mt 10, 37-42

Mt 10, 37-42
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli: “Chi ama il padre o la madre piรน di me non รจ degno di me; chi ama il figlio o la figlia piรน di me non รจ degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non รจ degno di me.
Chi avrร  trovato la sua vita, la perderร : e chi avrร  perduto la sua vita per causa mia, la troverร .
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrร  la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrร  la ricompensa del giusto.
E chi avrร  dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perchรฉ รจ mio discepolo, in veritร  io vi dico: non perderร  la sua ricompensa”.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 02 – 08 Luglio 2017
  • Tempo Ordinario XIII, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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