Chiunque vive e crede in me, non morrร in eterno
Un tratto caratteristico del 4ยฐ vangelo รจ la coesistenza di realismo e simbolismo. Eโ solo Giovanni, tra gli autori del Nuovo Testamento, a darci ragguagli esatti circa la durata del ministero pubblico di Gesรน (tre anni) o lโora in cui avvenne la vocazione dei primi due discepoli (vedi Giov.1,39) e nello stesso tempo รจ nel suo scritto che troviamo la piรน alta valenza simbolica dei vangeli.
Tutto questo รจ molto evidente nel brano della resurrezione di Lazzaro, proprio di Giovanni.
Varie fonti attestano la storicitร dellโepisodio, che il redattore ha collocato in questo preciso punto della storia di Gesรน, sottolineandone due dirette e immediate conseguenze: a causa di questo miracolo molti giudei credono in Lui e quindi i sommi sacerdoti e i farisei, riuniti nel sinedrio, condividono la valutazione di Caifa e la preoccupazione che lโesaltazione popolare per il Nazareno potesse provocare un intervento militare dei Romani e cosรฌ โda quel giorno decisero di uccidere Gesรนโ (Giov.11,45-53).
Quanto alla valenza simbolica, essa emerge con molta chiarezza dallโintreccio di parole e azioni che caratterizzano lโepisodio, lโultimo dei miracoli narrati da Giovanni, e dunque lโultimo dei โsegniโ che nel 4ยฐ vangelo hanno precisamente la funzione di rivelare la potenza messianica del rabbi di Galilea, prima del piรน grande โsegnoโ, quello della Sua resurrezione.
Gesรน dichiara esplicitamente di essere la resurrezione e la vita (v.25) e questo trova una immediata e strepitosa conferma ed esemplificazione nel suo gesto miracoloso per cui lโamico e ospite Lazzaro di Betania torna a vivere.
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Ora, qual รจ il significato e lโannuncio contenuto in questa straordinaria pagina evangelica per il lettore di ogni tempo?
Anzitutto siamo posti dinanzi al fatto, tremendo e istintivamente inaccettabile per ogni uomo, della morte, e Giovanni ne sottolinea fortemente la bruta realtร . Al v.17 ricorda che Lazzaro era giร da quattro giorni nel sepolcro; secondo gli ebrei lโanima vaga per tre giorni intorno al cadavere, dopo di che lo abbandona alla corruzione e il soffio vitale viene richiamato da Dio che lo aveva donato alla sua creatura. Attraverso questo particolare dunque lโevangelista ci dice che Gesรน interviene solo quando la morte di Lazzaro รจ โscientificamenteโ certa e che non รจ sua intenzione alterare il ciclo normale della vita fisica, liberando lโuomo dalla morte biologica.
Anzi, di fronte a questa ineluttabile necessitร lo stesso Maestro ha una reazione molto โumanaโ: si commuove profondamente, si turba e scoppia in pianto, tanto che proprio in questo i presenti colgono la profonditร del suo affetto per lโamico: โVedi come lo amava!โ Questo pianto dirotto rivela anche un moto di ribellione contro la morte, un sentimento umano di cui Gesรน stesso non si รจ vergognato.
La prima reazione del Cristo รจ dunque quella di una intensa partecipazione al dolore delle sorelle di Lazzaro. Ma nello stesso tempo, proprio dallโabisso della sofferenza, Egli sa far scaturire un
barlume di consolazione. Significativamente Giovanni non usa lo stesso verbo per designare il pianto di Maria e quello del Maestro: il primo (in greco โklร ioโ) indica il piangere singhiozzando rumorosamente, il secondo (โdakrรนoโ) dice spargimento di lacrime, ma silenzioso. Come dire: Gesรน solidarizza con il dolore, non con la disperazione.
Perchรจ? Se con la sua partecipazione emotiva Egli testimonia che la paura della morte e la ribellione ad essa sono situazioni umane di per sรฉ insuperabili, nello stesso tempo, con la compassione e lโamicizia che, come per gli ospiti di Betania, egli ha verso tutti gli uomini, ci prende lร dove siamo e ci porta come in una terra nuova.
โNon ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?โ (v.40), dice Gesรน a Marta e a ciascuno di noi. La gloria รจ la vita di Dio al massimo grado e questa รจ una vita che non puรฒ piรน morire; non tanto dunque quella che รจ stata ridata a Lazzaro, il quale poi sarebbe comunque dovuto morire, ma quella di cui la resuscitazione di Lazzaro รจ segno, e cioรจ quella condizione nuova, di totale e perfetta comunione con Dio e con i fratelli, di cui la vita di Gesรน dopo la Sua resurrezione, quella sรฌ!, รจ stata la โprimiziaโ, ed รจ la garanzia per ogni uomo.
Nel precedente dialogo con Marta il Nazareno aveva affermato: โIo sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrร ; chiunque vive e crede in me, non morrร in eternoโ (v.25-26). Egli rivela se stesso come fonte di vita, come la resurrezione stessa personificata, chiedendo perรฒ subito dopo a Marta se credeva in ciรฒ.
โSรฌ, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondoโ (v.27): la risposta di Marta รจ notevole ed esemplare per ogni credente. Ella afferma solennemente di credere non in qualcosa, ma in Qualcuno. Non sa come Lui manterrร quello che ha promesso, ma si affida interamente alla sua Parola di vita.
Ileana Mortari – Sito Web
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V Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: Viola
- Ez 37, 12-14; Sal.129; Rm 8, 8-11; Gv 11, 1-45
Gv 11, 1-45
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betร nia, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugรฒ i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesรน: ยซSignore, ecco, colui che tu ami รจ malatoยป.
All’udire questo, Gesรน disse: ยซQuesta malattia non porterร alla morte, ma รจ per la gloria di Dio, affinchรฉ per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificatoยป. Gesรน amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentรฌ che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: ยซAndiamo di nuovo in Giudea!ยป. I discepoli gli dissero: ยซRabbรฌ, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?ยป. Gesรน rispose: ยซNon sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perchรฉ vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perchรฉ la luce non รจ in luiยป.
Disse queste cose e poi soggiunse loro: ยซLazzaro, il nostro amico, s’รจ addormentato; ma io vado a svegliarloยป. Gli dissero allora i discepoli: ยซSignore, se si รจ addormentato, si salverร ยป. Gesรน aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesรน disse loro apertamente: ยซLazzaro รจ morto e io sono contento per voi di non essere stato lร , affinchรฉ voi crediate; ma andiamo da lui!ยป. Allora Tommaso, chiamato Dรฌdimo, disse agli altri discepoli: ยซAndiamo anche noi a morire con lui!ยป.
Quando Gesรน arrivรฒ, trovรฒ Lazzaro che giร da quattro giorni era nel sepolcro. Betร nia distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udรฌ che veniva Gesรน, gli andรฒ incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesรน: ยซSignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederร ยป. Gesรน le disse: ยซTuo fratello risorgerร ยป. Gli rispose Marta: ยซSo che risorgerร nella risurrezione dell’ultimo giornoยป. Gesรน le disse: ยซIo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrร ; chiunque vive e crede in me, non morirร in eterno. Credi questo?ยป. Gli rispose: ยซSรฌ, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondoยป.
Dette queste parole, andรฒ a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: ยซIl Maestro รจ qui e ti chiamaยป. Udito questo, ella si alzรฒ subito e andรฒ da lui. Gesรน non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora lร dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesรน, appena lo vide si gettรฒ ai suoi piedi dicendogli: ยซSignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!ยป. Gesรน allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandรฒ: ยซDove lo avete posto?ยป. Gli dissero: ยซSignore, vieni a vedere!ยป. Gesรน scoppiรฒ in pianto. Dissero allora i Giudei: ยซGuarda come lo amava!ยป. Ma alcuni di loro dissero: ยซLui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sรฌ che costui non morisse?ยป.
Allora Gesรน, ancora una volta commosso profondamente, si recรฒ al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesรน: ยซTogliete la pietra!ยป. Gli rispose Marta, la sorella del morto: ยซSignore, manda giร cattivo odore: รจ lรฌ da quattro giorniยป. Le disse Gesรน: ยซNon ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?ยป. Tolsero dunque la pietra. Gesรน allora alzรฒ gli occhi e disse: ยซPadre, ti rendo grazie perchรฉ mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perchรฉ credano che tu mi hai mandatoยป. Detto questo, gridรฒ a gran voce: ยซLazzaro, vieni fuori!ยป. Il morto uscรฌ, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesรน disse loro: ยซLiberร telo e lasciร telo andareยป.
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciรฒ che egli aveva compiuto, credettero in lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 02 – 08 Aprile 2017
- Tempo di Quaresima V, Colore – Viola
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 5
Fonte: LaSacraBibbia.net
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