
Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dร uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche lโaltraยป. Gesรน si collega allโantica legge del taglione.
Questa norma biblica, al contrario di quel che normalmente si pensa, era una disposizione a suo modo benefica; tendeva infatti a mitigare e regolare la vendetta. In antico ย e purtroppo talora accade anche oggi ย la vendetta era illimitata, implacabile e feroce. E purchรฉ raggiungesse la soddisfazione, poteva essere esercitata indifferentemente sia sul colpevole, vero o presunto, sia su un familiare, sia su una persona del suo gruppo.
Si presentava senza dubbio come una delle forme piรน abiette di relazioni umane: come non paragonarla ย volendo fare un salto nellโoggi ย allo stile della mafia o della camorra? La legge veniva a porre un limite, introducendo il principio della proporzionalitร per realizzare la giustizia come reintegrazione del diritto leso. A un danno si dร la riparazione proporzionata: un dente per un dente, un occhio per un occhio, un piede per un piede, e cosรฌ via. Questa legge era, insomma, un freno allโistinto selvaggio dellโuomo.
Ebbene, anche di fronte a questa legislazione, che pure aveva un suo senso, Gesรน sconvolge tutto e presenta una visione totalmente diversa, nuova. Non solo non bisogna vendicarsi, ma neppure opporsi al malvagio. Cosa avviene tra noi? Se uno ti dร uno schiaffo sulla guancia destra (il manrovescio sulla guancia destra pare fosse considerato nellโambiente giudaico particolarmente ingiurioso), tu istintivamente, di scatto cioรจ, reagisci per restituire lโoffesa.
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Gesรน ti ferma e ti dice: ยซNo! Porgigli anche lโaltra guancia, vedrai che desisterร ; e comunque non restituire un altro male; poichรฉ in tal modo il male si allungherebbe allโinfinitoยป. Lโatteggiamento suggerito si ispira al modello del โservo sofferenteโ di Isaia che non sottrae la sua faccia agli insulti e agli sputi (Is 50,6). Gesรน vuole sconfiggere la mentalitร che cโรจ dietro la norma del diritto alla vendetta.
Tale โdirittoโ risponde in veritร a una convinzione tenacemente radicata nel cuore di ognuno di noi: io faccio a te quello che tu fai a me. ร una logica perversa che, nella sua fredda equanimitร , non ha mai tolto nรฉ mai toglierร lโingiustizia. Infatti, se ripaghi uno con la stessa moneta con cui ti ha pagato, non estirpi la radice dellโinimicizia. Al contrario la radichi ancor piรน. Il male mantiene tutta la sua forza, anche se lo si distribuisce equamente. Il male ย ed รจ qui la forza di questa pagina evangelica ย lo si vince se viene sradicato sin dalla radice, che รจ nel cuore degli uomini.
Per questo Gesรน propone una via di superamento attraverso un atteggiamento di amore sovrabbondante. Il male non lo si vince con altro male, ma con il bene. E Gesรน lo mostra con alcuni esempi tratti dalla vita quotidiana. Se hai una lite con uno che vuole toglierti la tunica, cedigli tutto, anche il mantello; e se sei costretto a fare un miglio, fanne spontaneamente due, per pura concessione; e se ti chiedono un prestito, non rifiutare mai di farlo. A tutti noi questi consigli appaiono assolutamente impossibili.
Sembra che farsi percuotere lโaltra guancia sia una vocazione per masochisti o per spiriti angelici, che guance non hanno. E chi si fa spogliare? Chi accetta di perdere ancora piรน tempo con chi ti chiede giร di perderne un poโ? Ancora una volta torna alla mente la solita obiezione: la via del Vangelo non fa per me. Semmai ย e questo lo possiamo concedere perchรฉ non ci riguarda ย รจ una cosa per persone speciali. No, non รจ cosรฌ. Chi prova ad applicare questa pagina evangelica si accorge della ricchezza di umanitร racchiusa in tali parole del Signore. Le affermazioni sulla nuova e sovrabbondante giustizia proposteci da Gesรน appaiono ancor piรน confermate se continuiamo la lettura del capitolo quinto del Vangelo di Matteo.
Gesรน dice: ยซAvete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemiciยป. Con una frase, il profeta di Nazareth cancella dal suo vocabolario, e vorrebbe che fosse cancellata anche da quello dei suoi discepoli, la parola nemico, per far restare solo lโaltra, il prossimo. Come dire che per il cristiano non esistono nemici, tutti sono il prossimo.
Non cโรจ dubbio che un Vangelo che chiede di perdonare ogni offesa รจ un Vangelo strano, diverso dal normale sentire di tutti. Ma se poi pretende che si amino anche i propri nemici, allora sembra diventare davvero troppo strano e impraticabile. Non solo: Gesรน aggiunge che bisogna anche pregare per quelli che ci perseguitano. Ce ne darร lโesempio nella confessione: ยซPadre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fannoยป (Lc 23,34).
NellโAntico Testamento in veritร non cโรจ scritto che bisogna odiare il proprio nemico, anche se il fondamentale dovere dellโamore per il prossimo era ristretto soltanto a chi apparteneva al popolo dโIsraele e a coloro che abitavano in Palestina, anche se stranieri. Cโรจ da prendere esempio anche da questa norma veterotestamentaria, vista la durezza e lโinaccoglienza di casa nostra verso gli stranieri. Se bisogna amare persino il nemico, quanto piรน si deve voler bene a chi รจ costretto dalla fame o dalla guerra a lasciare la propria casa, la propria famiglia, la propria terra.
Gesรน vuole allargare il cuore degli uomini sino agli estremi confini e superare anche quelli che ci rendono nemici lโuno dellโaltro. Questo tipo di amore diviene in certo modo il criterio per comprendere il nuovo insegnamento di Gesรน. Esso tocca il mistero stesso di Dio, il modo di essere e di agire di Dio. E infatti Gesรน parte proprio dallโagire di Dio per spiegare questo suo insegnamento.
Iddio ย dice Gesรน ย fa sorgere il sole sopra malvagi e buoni e manda la pioggia su giusti e ingiusti, indipendentemente dai meriti o dai demeriti dei singoli. A tutti egli distribuisce i suoi doni; non fa mancare nulla a nessuno, a qualsiasi nazione, popolo e fede appartenga. Dio, sta scritto, ยซnon fa preferenza di personeยป (Rm 2,11). Le distinzioni le facciamo noi. Il Signore non ripaga con il bene i buoni e con il male i malvagi.
Su tutti fa sorgere il suo sole. In tal modo rompe la logica dellโamore corporativo e interessato, in favore di un amore gratuito e universale che sa aprirsi agli estranei e ai diversi. Continua Gesรน: ยซInfatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani?ยป Lโinvito di Gesรน si fa alto: ยซVoi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteยป. La perfezione รจ legata da Gesรน alla caritร , allโamore senza confini; e Gesรน stesso ce ne ha dato lโesempio.
Per questo lโimitazione di Cristo, uomo nuovo, modello di vera umanitร , diviene la via semplice che il Vangelo mette alla portata di ognuno di noi.
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VII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: verde
- Lv 19,1-2.17-18; Sal.102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48
Mt 5,38-48
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซAvete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dร uno schiaffo sulla guancia destra, tu pรณrgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerร ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 19 – 25 Febbraio 2017
- Tempo Ordinario VII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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