Commento al Vangelo del 18 Novembre 2018 – Don Gian Franco Brusa

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Speranza, impegno, discernimento

Angoscia e speranza, attesa e impegno, compimento e inizio: sono i temi che attraversano questa domenica, prima della solennitร  di Cristo Re che concluderร  lโ€™anno liturgico. Dallโ€™ascolto attento della Parola di Dio รจ possibile, dallโ€™annuncio cristiano, far emergere e risaltare il nucleo piรน interpellante e carico di domande per gli uomini e le donne di oggi; e soprattutto per coloro che, adolescenti o giovani, vivono in maniera diretta la difficile possibilitร  di unโ€™autorealizzazione o del compimento di un sogno.

In primo luogo la speranza. Marco racconta la parabola del fico per i discepoli di tutti i tempi che, ponendosi alla sequela di Gesรน, devono scorgere e discernere la prossimitร  del regno. A loro, e quindi a noi, fa capire che non esiste e non puรฒ esistere contrapposizione tra presente e fine del tempo: la fine del mondo รจ giร  in atto, basta saperla riconoscere. Pertanto, come in tutte le parabole del Vangelo di Marco, anche qui si tratta di riconoscervi la speranza. La salvezza รจ operante e vicina.

Al secondo posto si colloca lโ€™impegno. รˆ un luogo comune affermare che la religione รจ come lโ€™oppio e rende disattenti alla realtร . Fondamentalmente รจ vero: basta guardarsi un poco attorno. Dโ€™altronde, se non ci fosse stato questo pericolo, Gesรน avrebbe potuto risparmiare i reiterati appelli alla vigilanza e allโ€™attenzione, che sono come il ritornello in tutto questo discorso di addio. La sequela di Gesรน รจ esigente, impegna. In nessun modo la fede cristiana deve confondersi con una religione-oppio, lโ€™evasione verso un futuro da sogno, cercando di bruciare in un grande calderone tutte le realtร  umane. Gesรน dice esplicitamente che a lui non interessa conoscere il giorno e lโ€™ora in cui avrร  fine la realtร  creata. Il presente รจ invece il seme da cui deve nascere lโ€™albero mirabile del regno: impegnarsi per lโ€™oggi significa costruire il futuro.

La terza voce richiama la vigilanza, lโ€™attenzione ed รจ il discernimento. Lโ€™etร  della giovinezza, come il tempo della Chiesa nella storia, รจ carica di attese, di speranze, di sogni. รˆ vero che talora mancano le giuste, necessarie certezze e quegli indispensabili punti di riferimento che possono aiutare a decidersi nella vita per la loro adeguata, realistica attuazione. รˆ vero che tali certezze sono attualmente in ribasso. Le grandi narrazioni, come le grandi ideologie, infatti, non hanno piรน presa, hanno fatto il loro corso. Quindi รจ necessaria una โ€œcura della speranza,โ€ dellโ€™impegno e della decisione, senza attendismi o tergiversazioni. E si rivela di fondamentale importanza la capacitร  di discernimento, nella consapevolezza chiara e sicura che il regno รจ giร  qui, che la salvezza รจ in corso, che la speranza รจ una realtร .

I versetti della breve parabola evangelica di questa domenica sono un invito alla vigilanza proprio per imparare a cogliere i segni dei tempi, in modo che il regno si sviluppi, per riconoscere piรน che la fine del mondo, la vicinanza di Colui che viene. La differenza tra noi cristiani e il resto del mondo non sta nelle qualitร  etiche o in opere di maggiore perfezione, ma risiede nel fatto che noi attendiamo il Signore vivendo la sua vicinanza.

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La liturgia odierna ci invita a ricordare che la vittoria suppone una lotta, che la gioia della maternitร  succede al dolore del parto, che lโ€™alba segue alla notte piรน scura, la risurrezione libera dalla morte.

Buona domenica

Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

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Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondoย Marco

24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร  piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร  gli angeli e radunerร  i suoi eletti dai quattro venti, dallโ€™estremitร  della terra fino allโ€™estremitร  del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโ€™estate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร  io vi dico: non passerร  questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโ€™ora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 – 24 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXXIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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